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Un dipendente che accusa un malore, può legittimamente allontanarsi dal luogo di lavoro anche senza aver avvertito il suo superiore. È infatti sufficiente che abbia avvisato i colleghi.

A stabilirlo è la Corte di Cassazione, sezione Lavoro, che con la sentenza n. 21215/2010 ha respinto il ricorso di un datore di lavoro che aveva licenziato il proprio dipendente adducendo come giusta causa di licenziamento proprio l’assenza ingiustificata del lavoratore.

Secondo la Corte, nel caso di specie, l'allontanamento dal posto di lavoro deve intendersi "giustificato su un piano di buona fede". Il dipendente, reduce da un grave infortunio sul lavoro e rientrato dopo un periodo di riposo, un pomeriggio si era sentito male e aveva avvisato i colleghi che sarebbe tornato a casa, dove era poi rimasto per altri tre giorni.

Per il datore di lavoro l’allontanamento doveva ritenersi ingiustificato, ma il Tribunale del Lavoro e i giudici d'appello hanno ordinato il reintegro del lavoratore e anche il diritto al risarcimento dei danni morali.

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