"Dare" è il videogioco che racconta l’amicizia tra Zeno e Violetta, due adolescenti chiamati a confrontarsi con i pregiudizi e le emozioni legate alla disabilità e alla malattia inguaribile.
Scopo di questo strumento è avvicinare i più giovani al tema, far conoscere le emozioni che possono scaturire durante l’incontro con una persona malata e stimolare un dibattito.
Il giocatore veste infatti i panni di un adolescente ricoverato in ospedale a causa di un incidente. Il suo mondo è a pezzi e vede la sua vita in frantumi. Durante la notte una ragazza del reparto di neurologia pediatrica si rifugia in camera del ragazzo per sfuggire al turno di notte. La sua missione è raggiungere il distributore automatico al piano terra per prendere dei dolci. Il gioco presenta diversi livelli di difficoltà e l’utente dovrà combattere contro un nemico: l’avatar del pregiudizio.
In Italia sono 30mila i minori affetti da patologia inguaribile.
La Fondazione Maruzza ha creato uno strumento che parla il linguaggio dei ragazzi e li incoraggia ad essere aperti allo scambio e a non farsi spaventare dalle emozioni, nemmeno da quelle negative che possono emergere nell’incontro con un coetaneo ammalato. Il gioco, infatti, mostra come superando paure e pregiudizi sia possibile scoprire la profondità di valori universali come l’amicizia e il coraggio.
Il percorso educativo di CPP – Come Partire Pari per comunicare le cure palliative pediatriche nelle scuole secondarie ha previsto, oltre al videogame, la redazione di un manuale formativo dedicato ai ragazzi. Il kit verrà distribuito a un campione di scuole e sarà distribuito fra gli studenti.