Sinergie di Scuola

Con il sì definitivo della Camera dei deputati il decreto "Madia" sulla Pubblica amministrazione (Decreto-legge 24 giugno 2014 n.90) è diventato legge. I voti a favore sono stati 303, 163 i contrari, 9 gli astenuti.

Non ci sono state modifiche al testo già approvato in Senato, per cui resta fuori la norma che avrebbe consentito ai circa 4.000 "Quota 96" della Scuola di andare in pensione.

Di seguito alcune delle modifiche apportate rispetto al testo varato dal Consiglio dei Ministri, così come illustrate sul sito www.governo.it.

Disciplina in materia di risoluzione unilaterale del contratto

Estesa anche ai dirigenti la norma, riformulata dalla Camera, che prevede il pensionamento anticipato d'ufficio per i dipendenti delle P.A. che abbiano raggiunto il massimo dei contributi pensionistici (attualmente pari a 42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne) e i 62 anni di età (al di sotto della quale opererebbero riduzioni percentuali del trattamento pensionistico).

Mobilità obbligatoria e volontaria

I dipendenti delle PA possono essere trasferiti in sedi della stessa Amministrazione, o di un'altra Amministrazione, collocate nel territorio dello stesso comune ovvero a distanza non superiore a 50 chilometri dalla sede in cui prestano servizio. Sono esclusi da tale obbligo i dipendenti con figli di età inferiore ai tre anni, che hanno diritto al congedo parentale, e i soggetto tutelati dalla legge 104/1992.

Consulenze e incarichi dirigenziali a personale in quiescenza

Esteso anche agli Enti e alle Società partecipate il divieto di conferimento di incarichi di studio e di consulenza a titolo oneroso, a qualsiasi persona in quiescenza, si tratti di lavoratore privato o pubblico, già appartenente a quella o altra amministrazione. Gli incarichi a titolo gratuito sono invece consentiti con una durata non superiore ad un anno, non prorogabile, né rinnovabile, presso ciascuna Amministrazione.

Divieto di richiedere al cittadino informazioni e dati

Inserito il divieto alle PA di richiedere al cittadino informazioni e dati già presenti entro l'Anagrafe nazionale della popolazione residente.

Per ulteriori informazioni vedi anche la scheda elaborata dalla Uil Scuola

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