Sinergie di Scuola

È di oggi, 26 febbraio, la direttiva della Funzione Pubblica, a firma della Ministra Dadone, con le prime indicazioni per le pubbliche amministrazioni.

Queste le principali misure:

  • spinta sul lavoro agile in favore del personale complessivamente inteso e sul lavoro flessibile con un occhio di riguardo per i dipendenti delle Pa affetti da patologie pregresse, che usano i trasporti pubblici o che hanno carichi familiari ulteriori connessi alle eventuali chiusure di asili e scuole dell’infanzia
  • preferenza per riunioni, convegni e momenti formativi svolti con modalità telematiche che possono sostituire anche gran parte delle missioni nazionali e internazionali, escluse quelle strettamente indispensabili
  • misure organizzative ad hoc per le prove concorsuali, in modo da evitare un’eccessiva vicinanza tra i candidati
  • rafforzamento della pulizia e dell’aerazione dei locali di lavoro, raccomandazione di evitare sovraffollamenti, ma anche una maggiore dotazione di presidi di igiene
  • diffusione del decalogo di regole di comportamento utili alla sicurezza dei pubblici dipendenti e dell’utenza.

"Sono questi i contenuti principali della direttiva - leggiamo sul sito del Ministero, nel comunicato che accompagna la direttiva - emanata dalla Funzione pubblica e indirizzata a tutte le amministrazioni, escluso il comparto scuola, ... ". Questa esclusione non è riportata all'interno della Direttiva, che è rivolta a tutte le P.A. Ma tant'è...

Quindi, al momento, sembra non esserci nessuna indicazione specifica per il personale scolastico, che attende da giorni alcune risposte.

In particolare, appurato che nelle Regioni in cui è stata disposta la chiusura delle scuole le assenze di dirigenti, docenti e ATA sia considerata assenza per causa di forza maggiore e quindi regolarmente retribuita come si fosse in servizio, come comportarrsi nei casi di personale in quarantena, perché entrato in contatto con persone affette da COVID19 o perché transitato nelle aree a rischio? In questi casi, l'assenza viene giustificata come assenza per malattia? E come tale dunque soggetta alle decurtazioni stipendiali previste dal decreto Brunetta?

E come comportarsi se, durante la chiusura delle scuole, il dipendente aveva già richiesto un'altra tipologia di congedo? Oppure era già assente per altre ragioni?

Altre domande in attesa di risposta, in questo caso non di competenza della Funzione Pubblica, riguardano la proroga di scadenze fiscali (CU 2020 - F24) o adempimenti (conto consuntivo) o lo slittamento delle Prove Invalsi.

Non ci resta che attendere l'evolversi degli eventi...

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