Sinergie di Scuola

Le prove INVALSI 2022 si sono svolte a conclusione del secondo anno scolastico dopo la prima ondata pandemica che ha causato la sospensione delle lezioni in classe per lunghi periodi. L’a.s. 2021-22 si è caratterizzato per il ritorno alle lezioni in presenza, anche se in modo graduale e, giocoforza, con alcuni necessari aggiustamenti. Proprio per questa ragione, anche nel presente anno scolastico è stata sospesa la natura di propedeuticità delle prove INVALSI della terza secondaria di primo grado e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado all’ammissione all’esame di Stato conclusivo dei due cicli d’istruzione. Nonostante ciò, la partecipazione alle prove INVALSI è stata altissima, anche se in alcuni casi sono rimasti esclusi gli allievi più fragili e più in difficoltà.

Il 2022 ha visto anche il ritorno della prova in II secondaria di secondo grado dopo due anni di interruzione, sempre a causa della pandemia. Pur non essendo una prova collegata all’esame di Stato, essa riveste un’importanza particolare per il suo valore formativo, ossia di supporto al miglioramento degli allievi che hanno di fronte a loro ancora tre anni di scuola prima dell’esame conclusivo.

Le prove INVALSI 2022 hanno coinvolto oltre 920.000 allievi della scuola primaria (classe II e classe V), circa 545.000 studenti della scuola secondaria di primo grado (classe III) e poco più di 953.000 di studenti della scuola secondaria di secondo grado (classe II e ultimo anno).

I principali risultati

Scuola primaria

La scuola primaria riesce a garantire risultati analoghi a quelli riscontrati nel 2019 e nel 2021, e sono abbastanza simili in tutte le regioni del Paese e difficilmente le differenze sono significative in senso statistico. Emergono tuttavia alcune indicazioni importanti che, se osservate con attenzione, possono fornire una spiegazione dei grossi divari che si evidenziano nella scuola secondaria, di primo e di secondo grado. In particolare, si registrano i buoni risultati degli allievi della primaria della Valle d’Aosta, di alcune regioni del Centro (Umbria e Marche) e della Provincia Autonoma di Bolzano, limitatamente all’Inglese.

Scuola secondaria di I grado

La prova CBT (computer based testing) per la III secondaria di primo grado (grado 8) consente di fornire gli esiti mediante livelli crescenti di risultato (da 1 a 5 per l’Italiano e la Matematica e da pre-A1 ad A2 per l’Inglese). Rispetto ai traguardi delle Indicazioni nazionali si può ritenere adeguato il livello 3 per Italiano e Matematica. Per l’Inglese il livello A2 è esplicitamente previsto dalle Indicazioni nazionali per la scuola secondaria di primo grado. I risultati del 2022 indicano che si è fermato il calo in Italiano e Matematica riscontrato tra il 2019 e il 2021, gli esiti di Inglese (sia listening sia reading) sono invece stabili o in leggero miglioramento.

Scuola secondaria di II grado

Le prove sono costruite per fornire risultati su una scala unica per Italiano, Matematica e Inglese (solo per l’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado) in funzione dei traguardi previsti dalle Indicazioni nazionali/Linee guida. Indipendentemente dal percorso di studi frequentato, le prove sono costruite in modo tale da fornire a ciascun allievo la possibilità di raggiungere i risultati più alti.

II secondaria di secondo grado:

  • In Italiano il 66% degli studenti (- 4 punti percentuali rispetto al 2019) raggiunge almeno il livello base (dal livello 3 in su). In tutte le regioni l’esito medio raggiunge il livello base (L3).
  • In Matematica il 54% degli studenti (- 8 punti percentuali rispetto al 2019) raggiunge almeno il livello base (dal livello 3 in su). In sei regioni del Mezzogiorno l’esito medio si ferma al livello 2, quindi al di sotto della soglia attesa dopo dieci anni di scuola (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).
  • Si allargano i divari territoriali osservati al termine del primo ciclo d’istruzione. Gli allievi che non raggiungono il livello base in Italiano superano la soglia del 40% in tutte le regioni del Mezzogiorno (escluso l’Abruzzo). Sempre nelle stesse regioni si fermano al massimo al livello 2 tra il 55% e il 60%, fino ad arrivare a quasi al 70% in Sardegna.

Ultimo anno della secondaria di secondo grado:

I risultati del 2022 indicano che si è fermato il calo in Italiano e Matematica riscontrato tra il 2019 e il 2021. Gli esiti di Inglese (sia listening sia reading) sono invece in leggero e costante miglioramento. I principali risultati a livello nazionale possono essere riassunti come segue:

  • In Italiano il 52% degli studenti (invariato rispetto al 2021) raggiunge almeno il livello base (dal livello 3 in su). In sei regioni del Mezzogiorno l’esito medio si ferma al livello 2, quindi al di sotto della soglia attesa dalle Indicazioni nazionali/Linee guida (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna);
  • In Matematica il 50% degli studenti (invariato rispetto al 2021) raggiunge almeno il livello base (dal livello 3 in su). In sette regioni del Centro-Sud l’esito medio si ferma al livello 2, quindi al di sotto della soglia attesa dopo tredici anni di scuola (Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna);
  • In Inglese il 52% degli studenti raggiunge il B2 nella prova di reading (+2 punti percentuali rispetto al 2021) e il 38% in quella di listening (+1 punto percentuale rispetto al 2021). Solo nelle regioni del Settentrione (escluso Piemonte e Liguria) l’esito medio nella prova di listening è in linea con l’atteso B2.
  • Si allargano ulteriormente i divari territoriali osservati al termine del secondo ciclo d’istruzione. Gli allievi che non raggiungono il livello base in Italiano superano la soglia del 60% in Campania, Calabria e Sicilia. In Matematica gli allievi sotto il livello 3 arrivano al 70% in quattro regioni (Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna). Sempre nelle stesse regioni non raggiungono il B2 il 60% degli studenti nella prova di reading e l’80% in quella di listening.

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