Sinergie di Scuola

La legge n. 234 del 30 dicembre 2021 (Legge di bilancio 2022) ha introdotto delle importanti novità fiscali e previdenziali.

Tra queste, la riforma fiscale, che avrà effetti dalla busta paga di marzo.

NoiPA ha riepilogato le principali novità.

Revisione dell’IRPEF

  • Per i redditi da 15.000 a 28.000 euro l’aliquota fiscale si abbassa dal 27% al 25%;
  • Per i redditi fino a 50.000 euro l’aliquota del 38% si riduce al 35%;
  • Scompare la previgente aliquota del 41%, in quanto oltre i 50.000 euro è prevista un’unica aliquota pari al 43%.

Rimodulazione delle detrazioni

Cambia anche il sistema di calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente. Viene infatti ampliata la prima soglia di reddito cui si applica la detrazione, che passa da 8.000 a 15.000 euro.

Per la seconda soglia di reddito, che passa da 15.000 a 28.000 euro, la misura della componente fissa della detrazione passa da 978 a 1.910 euro e viene modificata la modalità di calcolo della componente variabile, che è pari a 1.190 euro per un reddito di 15.000 euro e che decresce, all’aumentare del reddito, fino ad annullarsi raggiunti i 28.000 euro.

La terza e ultima soglia di reddito per cui spetta la detrazione si abbassa da 55.000 a 50.000 euro; tuttavia la detrazione massima per tali redditi passa da 978 a 1.910 euro. In particolare, tale detrazione ammonta a 1.910 euro per redditi pari a 28.000 euro e decresce fino ad annullarsi alla soglia dei 50.000 euro.

Infine è stato previsto un aumento di 65 euro della detrazione applicabile, specificamente, alla fascia di reddito tra 25.000 e 35.000 euro.

Rimodulazione del trattamento integrativo ed abolizione dell’ulteriore detrazione

La revisione delle aliquote e del calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente, prevedendo un trattamento di maggior favore rispetto alla previgente normativa, ha comportato la necessaria rimodulazione del trattamento integrativo, che continuerà ad essere erogato direttamente dal sostituto di imposta nel cedolino stipendiale per i redditi annui fino a 15.000 euro, mentre per la fascia di reddito fino a 28.000 euro tale beneficio potrà essere riconosciuto, in presenza di determinati presupposti previsti dalla norma,  in sede di dichiarazione dei redditi. Parimenti, la rimodulazione in positivo del calcolo dei parametri fiscali anche per i redditi superiori a 28.000 euro ha compensato l’abolizione dell’ulteriore detrazione precedentemente prevista per i redditi da 28.000 a 40.000 euro, che quindi non è più dovuta dal 1° gennaio 2022.

 

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