Sinergie di Scuola

Con il mese di luglio 2022 sarà erogata, direttamente in busta paga, l’indennità una tantum prevista dal Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50 “Aiuti” (il cosiddetto Bonus 200 euro) a tutto il personale della scuola con reddito annuale inferiore a 35.000 euro.

Più precisamente ne avranno diritto tutti i lavoratori che nel primo quadrimestre del 2022 hanno percepito per almeno una mensilità una retribuzione inferiore ai 2.692 euro (parametrata su base mensile per 13 mensilità).

Il bonus è destinato anche ai precari della scuola, ovvero a tutti coloro che per il mese di giugno 2022 percepiranno la Naspi (l’indennità di disoccupazione per i lavoratori precari).

Per quanto riguarda i precari della scuola il cui rapporto di lavoro termina nel mese di giugno 2022 e che a luglio, non percependo lo stipendio né la Naspi, rischiano di non vedersi erogato -in detto mese- il bonus di 200 euro, la FLC CGIL è già intervenuta presso il Ministero dell’Istruzione affinché sia trovata un’idonea e tempestiva soluzione che assicuri l’erogazione del bonus anche a questo personale, eventualmente attraverso un’emissione speciale da parte di NoiPA nel mese di luglio.

L’erogazione dell’indennità una tantum avverrà automaticamente e non occorre presentare alcuna dichiarazione all’Amministrazione da parte del dipendente.

Su questo aspetto si sono succedute diverse e contraddittorie comunicazione dell’Inps, per cui ad una prima indicazione in base alla quale non si riteneva necessaria la dichiarazione da parte del lavoratore, ne è seguita una successiva che invece afferma che il bonus sarà erogato solo previa acquisizione di una dichiarazione del lavoratore con la quale lo stesso dichiari, ricorrendone le circostanze, “di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50”.

In ogni caso per quanto riguarda i lavoratori della scuola e più in generale i dipendenti della Pubblica Amministrazione che ricevono lo stipendio attraverso il sistema NoiPA, risulta che sia in corso di approvazione un provvedimento normativo secondo il quale, ai fini dell’erogazione dell’indennità una tantum, i dipendenti pubblici non sono tenuti a rendere alcuna dichiarazione poiché la platea dei beneficiari sarà individuata mediante apposite comunicazioni tra Mef e Inps.

Fonte: FLC CGIL

 

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