Sinergie di Scuola

Prove Invalsi

Oggi, 9 luglio, è stato presentato il Rapporto Nazionale INVALSI 2025 presso la Camera dei deputati. Le prove hanno coinvolto oltre 2,5 milioni di studenti in tutta Italia, dalla primaria alla secondaria di secondo grado. Le rilevazioni si sono svolte regolarmente grazie alla collaborazione tra scuole, Ministero dell’Istruzione e INVALSI, con una partecipazione molto ampia.

Principali risultati:

  • Calo significativo della dispersione scolastica esplicita (ELET): dal 12,7% (2021) al 10,2%, raggiungendo in anticipo l’obiettivo PNRR 2026.
  • Obiettivo UE del 9% di abbandono scolastico precoce entro il 2030 ora appare raggiungibile.
  • L’ampliamento della platea scolastica ha aumentato la complessità del sistema e portato a un leggero calo degli esiti medi, che riflette un accesso più inclusivo, non un peggioramento qualitativo.

Scuola primaria:

  • II primaria: lieve calo in Italiano (66% raggiunge il livello base vs. 67% nel 2024), stabili i risultati in Matematica (67%).
  • V primaria: stabile l’Italiano (75%), calo in Matematica (66% vs. 68% nel 2024). Contrazione in Inglese (Reading: 91% vs. 95%; Listening stabile all’86%).

Scuola secondaria di primo grado:

  • Stabilità in Italiano (59%) e Matematica (56%).
  • Miglioramento in Inglese: Reading 83% (82% nel 2024), Listening 70% (68%). Dal 2018, aumenti rispettivamente di 9 e 16 punti percentuali.
  • Persistono divari territoriali, con risultati più bassi nel Mezzogiorno.

Scuola secondaria di secondo grado:

  • Classi seconde: Italiano stabile (62%), lieve calo in Matematica (54% vs. 55%).
  • Competenze digitali (DIGCOMP): risultati positivi e più omogenei rispetto a Italiano e Matematica. Quasi il 90% degli studenti raggiunge livelli adeguati nelle 4 aree testate.
  • Ultimo anno: calo in Italiano (52% vs. 56%), Matematica (49% vs. 52%), Inglese Reading (55% vs. 60%) e Listening (44% vs. 45%). Resta forte il divario tra Centro-Nord e Mezzogiorno.

Dispersione implicita:

  • Aumento nel 2025 all’8,7% (dal 6,6% nel 2024), ma trend in calo dal 2021.
  • Le regioni del Sud mostrano segnali positivi dove sono stati attivati progetti mirati (Puglia, Basilicata, Calabria).
  • Il contrasto duraturo alla dispersione richiede interventi a partire dalla scuola dell’infanzia.

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