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Dal 2 aprile scorso, le persone con autismo non dovranno più sottoporsi alla visita presso la commissione Inps per ottenere l'invalidità civile.

Una notizia pubblicata su Superabile.it riporta le parole di Rosi Pennino, del comitato Autismo, che ha accolto con favore la direttiva trasmessa a tutte le sedi provinciali dell'Inps, con la quale di fatto viene eliminato un passaggio che costituiva "un appesantimento burocratico, un abbrutimento umano e un onere per le casse pubbliche".

Considerata la peculiarità del disturbo autistico, una sindrome comportamentale con deficit sociale che deve essere valutato da strutture specializzate e accreditate dal Ssn, la direttiva dispone che, in presenza di documentazione sanitaria probante da centri di riferimento, si debba procedere ad accertamento su atti. E' necessario infatti evitare "inutili disagi ai miniroi e alle famiglie per un accertamento diretto medico legale le cui evidenze clinico-obiettive sarebbero comunque insufficienti in assenza di documentazione sanitaria attestante ripetute osservazioni nel tempo".

In pratica, da ora in poi, l'invalidità sarà riconosciuta sulla base delle recenti Linee guida sull'autismo dell'Inps e avverrà sulla base della diagnosi documentata da un centro o da un professionista del Servizio sanitario nazionale. La famiglia della persona autistica dovrà pertanto recarsi al centro di riferimento per ottenere il certificato con la diagnosi, che poi trasmetterà all'Inps per la richiesta dell'invalidità. L'Inps quindi verificherà la documentazione e risponderà con l'invalidità civile.

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