Sinergie di Scuola

La fase pandemica ha ampliato le differenze sociali, aumentando le povertà culturali ed educative oltre che quelle materiali. La sospensione dell’attività didattica in presenza, surrogata prima con la DaD e poi con la DiD, ha determinato per le famiglie un complesso impegno di cura e di sostegno educativo, evidenziando nel rapporto scuola-famiglia un maggiore senso dell’altro. Effetti gravi si sono avuti sulla dispersione e sull’abbandono scolastico.

È necessario, dunque, che il periodo giugno-settembre non rappresenti un’ulteriore pausa temporale tra la scuola e le alunne e gli alunni ma, al contrario, una opportunità dove i legami vengano rilanciati attraverso attività tese a costituire una sorta di “risarcimento” per il tempo perduto.

La scuola deve assumersi l’onere di garantire, in particolar modo ai più fragili, di accedere a spazi e attività che sappiano coniugare divertimento, crescita culturale, recupero in modo divertente e innovativo degli apprendimenti, proponendo aree culturali dove costruire le attività: natura, arte, sport, socialità, scienze sono possibili temi ove sviluppare laboratori che trasformino il problema emergenziale in opportunità di rilancio e di rinnovamento.

È fondamentale promuovere le alleanze territoriali tra scuola e attori della comunità educante. Favorire patti e accordi che nel medio periodo diventino “Patti educativi di comunità” nell’ottica di un rafforzamento delle opportunità educative e di socializzazione finalizzate, in maniera creativa, al potenziamento delle competenze di base e delle soft skills.

Una programmazione che consenta alla scuola di rafforzare i legami con il territorio e con la comunità locale a partire ad esempio:

dai soggetti del terzo settore;

dalle realtà del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’arte;

dall’associazionismo sportivo e del civismo attivo;

con l’obiettivo di attivare nella scuola e attorno ad essa laboratori e luoghi in grado di coniugare l’apprendimento formale e informale con azioni di socialità e divertimento, capaci di abilitare bellezza, talenti e creatività, con riferimento a tutte e tutti ma con attenzione particolare agli studenti più fragili, che sicuramente sono stati i più colpiti dalla scuola ad intermittenza e che più degli altri non possono essere abbandonati nel periodo estivo.

Il “Ponte per l’estate” è un’opportunità necessaria e sfidante che, sono certo, la Scuola saprà cogliere in favore dei suoi studenti e delle loro famiglie.

Leggi altri contenuti su:

© 2024 HomoFaber Edizioni Srl - Tutti i diritti riservati. Sono vietate la copia e la riproduzione senza autorizzazione scritta. Sono ammesse brevi citazioni ed estratti indicando espressamente la fonte (Sinergie di Scuola) e il link alla home page del sito.