Sinergie di Scuola

Archiviate le festività si ritorna alla scrivania. La legge di Stabilità approvata detterà l’agenda per la scuola in questo nuovo anno. Vediamo in sintesi le novità:

  • Pagamento supplenze 2014: viene autorizzata la spesa di 64,1 milioni di euro per il pagamento delle supplenze brevi. Si stabilisce, inoltre, che è possibile stornare fondi dalle spese di funzionamento alle supplenze brevi. Norma complicata, che prevedibilmente porterà ad una ulteriore riduzione dei fondi per il funzionamento. Meritorio certamente lo stanziamento, anche grazie ai buoni uffici del nuovo Direttore del Bilancio – Dott. Jacopo Greco – che ha determinato questo stanziamento consentendo così la remunerazione dei supplenti rimasti per mesi senza stipendio. Ciò nonostante, però, la cifra non è risultata sufficiente. I supplenti sono stati pagati mediamente fino a metà novembre.
  • Invalsi, Scuola dell’infanzia, AFAM, Scuole paritarie: previsto lo stanziamento di 10 milioni di euro per finanziare l’Invalsi, 200 milioni di euro per le scuole dell’infanzia, 5 milioni di euro per far fronte alle difficoltà finanziare dell’AFAM e 200 milioni per le Scuole paritarie.
  • Economie non utilizzate dalle scuole su progettazioni nazionali: nel tempo è invalso l’uso di assegnare direttamente alla Scuole fondi per progettazioni nazionali. Le economie erano normalmente usate per la continuazione dei progetti o per finanziare altre attività sotto l’egida del MIUR. Ora non sarà più possibile. I finanziamenti non utilizzati dalle scuole dovranno essere restituiti all’erario.
  • Servizio di educazione fisica: passerà nella competenza degli USR.
  • Esoneri e semiesoneri nelle scuole complesse e comandi: cancellato l’art. 459 del testo unico che riguardava esoneri e semiesoneri che saranno gestiti attraverso l’organico funzionale, sono inoltre abrogati i comandi presso le associazioni di prevenzione e recupero e presso le associazioni professionali (dall’a.s. 2016/17). Rimangono solamente i comandi al MIUR e i coordinatori regionali per l’educazione fisica.
  • Nuove assunzioni: la legge di stabilità prevede lo stanziamento di 1 miliardo di euro per il 2015 e di 3 miliardi per il 2016 per l’attuazione della riforma e il relativo piano di assunzioni che dovrebbe portare al decollo dell’organico funzionale. In verità questa scelta è stata praticamente imposta dall’Unione Europea che ha sanzionato l’Italia per la eccessiva reiterazione di contratti a tempo determinato. Ciò porterà, speriamo, all’abolizione dell’istituto delle supplenze e la relativa gestione delle graduatorie, esempio italico di inefficienza.
  • Nuove regole per le supplenze brevi Ata e docenti: dall’a.s. 2015/16 potranno essere conferite supplenze esclusivamente a (1) assistenti amministrativi nelle sole scuole con organico di diritto inferiore a tre unità; (2) collaboratori scolastici per periodi superiori a giorni di assenza. Non è invece prevista la sostituzione degli aiutanti tecnici e per il primo giorno di assenza dei docenti. Potranno essere usate le ore eccedenti per remunerare le sostituzioni. Ciò porterà ad indirizzare l’uso del MOF verso questa finalità.
  • Riduzione organici ATA e digitalizzazione: si prevedono 2.020 posti ATA in meno con riferimento alla dematerializzazione delle procedure di segreteria. È tutto da verificare, come già scritto in un precedente editoriale, che la dematerializzazione porterà ad una riduzione dei carichi di lavoro dati i problemi strutturali delle scuole e la mancata interconnessione delle basi dati e delle varie piattaforme WEB che le scuole usano. Sono previsti 10 milioni di euro per tale digitalizzazione.
  • Blocco contratto fino a dicembre 2015: sono bloccati i miglioramenti economici e l’indennità di vacanza contrattuale, che non sarà più recuperata
  • Pensioni: sono abolite le penalizzazioni (Legge Fornero) per i soggetti che maturano il diritto a pensione entro il 31/12/2017 pur non possedendo 62 anni di età anagrafica.

Annotiamo con diligenza le novità e affrontiamo il 2015 con la consueta abnegazione per una vera BUONA SCUOLA. Nei fatti la scuola siamo noi!

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