I recenti fatti di cronaca mi spingono ad affrontare in questo editoriale il fenomeno del bullismo nella scuola italiana, problema che ha un impatto profondo sia sugli studenti coinvolti sia sul clima scolastico in generale. Le sue conseguenze si riflettono sul benessere psicologico, sul rendimento scolastico e sulle relazioni sociali. Vediamo più nel dettaglio l’entità del fenomeno e il suo impatto.
Entità del fenomeno in Italia
Stando ai dati più recenti raccolti dal Ministero, ISTAT e Save the Children, circa il 22% degli studenti tra gli 11 e i 17 anni ha subito episodi di bullismo almeno una volta al mese e il 7% ha dichiarato di essere vittima di cyberbullismo, un fenomeno in crescita con la diffusione dei social media.
Il bullismo è più frequente nella fascia di età 11-13 anni, con una maggiore incidenza nella scuola secondaria di primo grado.
Le ragazze sono spesso bersaglio di bullismo psicologico (esclusione sociale, derisione), mentre i ragazzi subiscono più frequentemente forme di bullismo fisico.
Tipologie di bullismo
- Bullismo fisico: aggressioni, spintoni, furti o danneggiamento di oggetti personali.
- Bullismo verbale: insulti, prese in giro, minacce.
- Bullismo relazionale: isolamento sociale, diffusione di pettegolezzi.
- Cyberbullismo: offese, minacce o diffusione di informazioni sensibili attraverso Internet.
Impatto del bullismo sulla scuola
Sulla vittima
- Problemi psicologici: ansia, depressione, bassa autostima e, nei casi più gravi, pensieri autolesionistici.
- Rendimento scolastico: difficoltà di concentrazione, calo delle prestazioni, assenteismo.
- Isolamento sociale: difficoltà nel creare e mantenere relazioni con i pari.
Sull’autore
- Comportamenti devianti: tendenza a sviluppare atteggiamenti antisociali e violenti.
- Scarso rendimento scolastico: disinteresse verso lo studio e difficoltà disciplinari.
- Rischio futuro: maggiore possibilità di avere problemi legali o relazionali in età adulta.
Sull’ambiente scolastico
- Clima di paura: diminuzione della percezione di sicurezza tra gli studenti.
- Disgregazione sociale: aumento dei conflitti e difficoltà nella costruzione di una comunità scolastica coesa.
- Coinvolgimento del personale scolastico: necessità di formazione continua per riconoscere e gestire i casi di bullismo.
Interventi e prevenzione
Negli ultimi anni l’Italia ha adottato diverse strategie per contrastare il bullismo, tra cui:
- Legge 71/2017: normativa specifica contro il cyberbullismo.
- Progetti educativi: programmi di educazione all’empatia e alla cittadinanza digitale.
- Sportelli di ascolto: spazi di supporto psicologico per le vittime.
- Formazione del personale: corsi per insegnanti su come riconoscere e affrontare il bullismo.
Il bullismo nella scuola italiana è dunque un fenomeno diffuso con gravi conseguenze psicologiche, sociali ed educative. È fondamentale un impegno congiunto di scuola, famiglia e istituzioni per prevenirlo e affrontarlo in modo efficace. Nel prossimo editoriale approfondirò quello che genitori, scuola e istituzioni possono fare per combattere il fenomeno.