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Permessi elettorali

In vista del referendum dell’8 e 9 giugno 2025 riepiloghiamo con alcune faq permessi e agevolazioni per esercitare il diritto di voto.

Chi ha diritto a permessi retribuiti straordinari per votare in un comune diverso?

Hanno diritto a permessi retribuiti straordinari i dipendenti che, a seguito di un trasferimento di sede lavorativa in prossimità delle elezioni, non abbiano ottenuto in tempo l'iscrizione nelle liste elettorali della nuova sede di servizio e debbano quindi recarsi a votare nel comune di residenza precedente. Questa agevolazione è specificata nella circolare della Ragioneria Generale dello Stato Igop n. 23 del 10.3.1992.

Quanti giorni di permesso retribuito straordinario sono concessi per recarsi a votare in un comune diverso a seguito di trasferimento?

I giorni di permesso retribuito straordinario concessi in questa specifica situazione dipendono dalla distanza: un giorno per distanze tra 350 e 700 chilometri; due giorni per distanze superiori a 700 chilometri o per spostamenti da e per le isole.

Chi risiede in un comune diverso da quello di servizio ma non rientra nel caso di trasferimento recente ha diritto a permessi retribuiti specifici per votare?

No, chi risiede in un comune diverso da quello di servizio ma non ha richiesto il cambio di residenza o non si trova nella situazione di trasferimento recente descritta, non beneficia del permesso retribuito elettorale straordinario. Dovrà utilizzare gli istituti giuridici previsti dai CCNL, come permessi per motivi personali o familiari e ferie, per raggiungere il proprio comune di residenza ed esercitare il diritto di voto.

Quali tipi di permessi ordinari possono essere utilizzati da chi deve recarsi a votare nel comune di residenza diverso da quello di servizio?

Possono essere utilizzati diversi tipi di permessi ordinari previsti dai CCNL 2006/09 e 2019/2021. Questi includono da 1 a 3 giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari, fino a 18 ore di permesso retribuito per motivi personali o familiari (anche cumulativamente) in alternativa alle giornate intere, e fino a un massimo di 6 giorni di permesso non retribuito per motivi personali o familiari.

I docenti possono utilizzare giorni di ferie per recarsi a votare nel comune di residenza?

Sì, i docenti possono fruire da 1 a 6 giorni di ferie per recarsi a votare nel comune di residenza, da utilizzare con gli stessi criteri e le stesse modalità dei giorni di permesso per motivi personali o familiari, come previsto dall'art. 15, comma 2 e art. 13, comma 9 del CCNL 2006/09.

Quali agevolazioni sono previste per le spese di viaggio per recarsi a votare?

Sono previste diverse agevolazioni sulle spese di viaggio, presentando la tessera elettorale. Queste includono riduzioni sulla tariffa ordinaria per viaggi in treno (60%), nave (60% sulla tariffa ordinaria), aerei (30% con ITA). Sono previste anche riduzioni maggiori o gratuità in alcuni casi specifici (es. treni, nave) e la gratuità del pedaggio autostradale.

Come si ottengono le agevolazioni sulle spese di viaggio?

Le agevolazioni sulle spese di viaggio si ottengono presentando la tessera elettorale al momento dell'acquisto del biglietto o del passaggio. Le modalità specifiche possono variare a seconda del mezzo di trasporto.

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