La formazione del personale scolastico non è un adempimento accessorio, ma un diritto–dovere che incide sulla qualità del servizio educativo e sulla tutela effettiva del diritto allo studio degli alunni. In un’istituzione che ha come missione la crescita delle persone e della comunità, l’aggiornamento professionale di docenti, ATA e figure di staff, rappresenta il primo presidio di equità: solo lavoratori formati possono garantire ambienti di apprendimento sicuri, inclusivi e capaci di rispondere ai bisogni educativi che cambiano. Sotto il profilo giuridico, il tema si colloca all’incrocio tra principi costituzionali (promozione del lavoro, tutela dell’istruzione e rimozione degli ostacoli), normativa di settore e contrattazione collettiva, che definiscono prerogative, risorse e tempi della formazione in servizio e i connessi diritti allo studio del personale.
La trasformazione digitale ha accelerato questo bisogno. La scuola è oggi chiamata a integrare metodologie didattiche innovative, strumenti digitali, gestione dei dati, sicurezza informatica, accessibilità e nuove forme di comunicazione scuola–famiglia.
L'argomento viene approfondito in un articolo di Luciano Grasso pubblicato in Sinergie di Scuola num. 153 - Novembre 2025.
L’articolo propone una panoramica della cornice normativa, che disciplina formazione e diritto allo studio del personale scolastico, evidenziandone i principi, gli istituti e le ricadute organizzative, con particolare attenzione alle esigenze poste dalla digitalizzazione e dallo sviluppo dei ruoli professionali.
A seguire, sempre nel numero 153 di Sinergie, Rita Manzara Sacellini propone un approfondimento su "Piano Annuale di Formazione: monitoraggio, rendicontazione e verifica".
SULLO STESSO ARGOMENTO:
Monografia La formazione del personale ATA
