Sinergie di Scuola

La complessità e la varietà delle competenze richieste agli insegnanti continuano a essere una sfida per tutti i sistemi educativi: come attrarre i laureati più qualificati verso questa professione e poi far sì che ci restino. Lo stipendio, insieme ad altri fattori quali le condizioni di lavoro, le prospettive di carriera, le opportunità di sviluppo e il riconoscimento professionale, è senz’altro un aspetto importante per incentivare la motivazione verso questa professione.

In occasione della passata Giornata mondiale degli insegnanti, la rete Eurydice ha pubblicato il Rapporto sugli stipendi degli insegnanti e dei capi di istituto in Europa.

La pubblicazione analizza gli stipendi degli insegnanti e dei capi di istituto nelle scuole pubbliche preprimarie, primarie e secondarie in 42 sistemi educativi europei e ha come anno scolastico di riferimento il 2017/2018. Mostra anche, per ciascun Paese, le principali variazioni degli stipendi tabellari negli ultimi tre anni e confronta gli stipendi medi effettivi degli insegnanti (comprese le indennità e altre remunerazioni aggiuntive) con il PIL pro capite e con i guadagni medi di altri laureati. Il rapporto include, infine, schede nazionali con informazioni dettagliate sugli stipendi, sulle indennità e su altri pagamenti aggiuntivi per insegnanti e capi di istituto in ciascun sistema educativo.

Tra i principali risultati emersi dal rapporto si evidenziano i seguenti:

un generale aumento, nel 2017/2018, degli stipendi tabellari degli insegnanti, normalmente dovuto all’adeguamento all’inflazione o al costo della vita. In particolare, in Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Lituania, Paesi Bassi, Romania e Slovacchia, sono state attuate riforme che hanno avuto un impatto positivo significativo sui livelli salariali degli insegnanti. La contrattazione collettiva ha inoltre comportato significativi aumenti degli stipendi dei docenti in Danimarca, Malta, Svezia e Islanda.

Dal 2014/2015 al 2017/2018, gli stipendi degli insegnanti neoassunti adeguati all’inflazione sono aumentati del 4% o più nella maggior parte dei paesi. L’aumento è stato particolarmente elevato in Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Irlanda, Lettonia, Romania, Slovacchia, Svezia e Islanda.

Gli stipendi degli insegnanti principianti aumentano in media di circa il 50% durante la loro carriera, ma la percentuale di aumento e i tempi variano significativamente tra i paesi europei. Mentre in alcuni paesi, gli insegnanti di solito raggiungono il livello più alto di stipendio prima di completare 20 anni di servizio, in altri sistemi educativi, potrebbero essere necessari 35 anni (in Italia per esempio) o anche più.

La retribuzione media effettiva degli insegnanti (comprese eventuali indennità o altre remunerazioni supplementari) è simile o superiore al PIL pro capite nella maggior parte dei sistemi educativi.

In Belgio (Comunità tedesca), Irlanda, Italia, Ungheria, Romania e Regno Unito ci sono le più ampie differenze negli stipendi tabellari tra insegnanti e capi di istituto.

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