Sinergie di Scuola

Con l’inizio del nuovo anno Nadia Lopez, preside della scuola media pubblica di Brownsville, Brooklyn – il sobborgo più povero di New York – era decisa a lasciare l’incarico che rivestiva dal 2010, quando la scuola era stata aperta anche grazie alla sua determinazione a promuovere l’istruzione tra i ragazzi difficili del quartiere. Ora, dopo quattro anni, nonostante la scuola sia nel frattempo diventata una delle poche zone protette per bambini e ragazzini, circondati da violenza, povertà, droga e mancanza di prospettive, era rassegnata all’idea che il suo lavoro sembrasse non produrre effetti concreti sulla comunità.

Ma poi è successo qualcosa, che ha improvvisamente cambiato la prospettiva sul quartiere e sulla scuola. Si dà il caso che esista su internet un fotoblog intitolato “Humans of New York”, uno dei più seguiti della rete (solo su Facebook conta più di 12 milioni di like), il cui curatore, il noto fotografo Brandon Stanton, gioca ad esplorare la varia umanità che popola la metropoli americana. Un giorno di gennaio, Stanton ha trovato interessante un ragazzino, Vidal Chastanet: l’ha fermato, gli ha chiesto se poteva fotografarlo e, come fa sempre, gli ha fatto qualche domanda per inquadrare il personaggio per il suo sito.

Alla domanda «Chi ha influenzato di più la tua vita?», il ragazzo ha risposto: «La signora Lopez, la mia preside». Incuriosito, il fotografo ha chiesto le ragioni. «Perché quando ci ficchiamo nei guai, lei non ci sospende. Ci chiama nel suo ufficio, e ci spiega come la società sia stata costruita attorno a noi. E ci dice che ogni volta che qualcuno abbandona la scuola, in una prigione preparano una nuova cella. Pensa che una volta ha fatto alzare in piedi tutti gli studenti, uno alla volta, e ha detto a ognuno che lui era importante».

Impressionato dalla risposta, Stanton ha chiesto di incontrare la preside, dedicando poi un reportage alla scuola, studenti e insegnanti, per raccontarne speranze e difficoltà. L’obiettivo a cui tende la scuola è dare un’istruzione ai ragazzi, proteggerli dal crimine, ma soprattutto convincerli che non sono condannati a un destino già scritto: con lo studio e l’impegno possono desiderarne uno diverso, senza preclusioni. «Voglio che i miei studenti sappiano che anche se vivono in case popolari appartengono a un gruppo di individui che hanno sopportato così tanto nella storia e che ce l’hanno comunque fatta. Quando dici alle persone che sei di Brownsville, fanno le smorfie. Ma qui ci sono bambini che hanno bisogno di sapere che ci sono aspettative su di loro, che ce la possono fare».

Con l’enorme interesse suscitato dalla storia, Stanton e Lopez hanno lanciato una raccolta fondi per accompagnare ogni anno i ragazzini delle nuove classi in gita a Harvard, una delle università più prestigiose al mondo. Dall’obiettivo iniziale di raccogliere almeno 100mila dollari per garantire il progetto per tre anni, il fondo ha ricevuto finora oltre 1,2 milioni di dollari di donazioni.

La storia di Chastanet, Lopez e della loro scuola è diventata rapidamente molto famosa, ed è stata ripresa da giornali e programmi tv. Alla fine è arrivato anche l’invito della Casa Bianca: il presidente Obama ha ritenuto la loro storia esemplare, e ha voluto incontrarne i protagonisti. Stanton ha pubblicato le foto di loro quattro insieme su Humans of New York, accompagnandole da questo commento: «Lopez mi ha insegnato che prima che uno studente sia pronto per l’istruzione accademica deve capire che merita il successo: questa può essere la sfida più difficile dell’istruzione. Lopez dice sempre che non c’è posto a cui i suoi studenti non possano appartenere. Recentemente abbiamo ricevuto un invito che l’ha confermato».

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