Sinergie di Scuola

Come ci è stato ampiamente raccontato dai mezzi di informazione, il raccapricciante attacco di gennaio alla redazione di Charlie Hebdo – settimanale satirico francese, mai tenero con i credi religiosi – ha suscitato ondate di sdegno e di solidarietà in tutto il mondo, almeno nella parte più “occidentalizzata”.

Tra le diverse reazioni di cui ci è giunta notizia, una poco nota riguarda le misure disposte dal governo francese per sostenere l’autorità della figura del docente e per assicurare che i valori repubblicani siano trasmessi con convinzione nelle scuole.

Il piano, che prevede finanziamenti per 250 milioni di euro nei prossimi tre anni, è stato presentato dal ministro dell’istruzione il giorno dopo che il presidente Hollande ha parlato ufficialmente dei cambiamenti che a suo giudizio sono necessari nelle scuole francesi, anche alla luce degli episodi di intolleranza che si sono verificati nei giorni successivi all’attentato.

Hollande ha preso le parti degli insegnanti, sostenendo che si trovano spesso “in prima linea” nella battaglia per difendere i valori della Francia. Sono stati infatti contati oltre 200 casi di aperto dissenso a scuola, soprattutto in quelle con maggiore presenza di immigrati, che si sono molto spesso rifiutati con veemenza di rispettare il minuto di silenzio indetto a livello nazionale per commemorare le vittime (la risposta ricorrente è stata «Perché dovrei farlo? Non potete obbligarmi... Se la sono cercata!»).

Il progetto di riforma è articolato su più fronti, che riassumiamo di seguito.

Rinforzare la laicità e i valori repubblicani. Sarà attivato un progetto formativo rivolto ai docenti per promuovere la laicità e i principi della civile convivenza. I primi mille docenti saranno formati entro il prossimo luglio.

Insegnare i valori della Repubblica. Durante il processo di assunzione, gli aspiranti insegnanti saranno testati sulla loro capacità di insegnare i valori della Repubblica Francese.

Riaffermare l’autorità del ruolo dell’insegnante. Hollande ha affermato che gli incidenti occorsi a scuola «non vanno esagerati, né sottovalutati, ma valutati con attenzione. Qualsiasi comportamento che contesti i valori della Repubblica o l’autorità degli insegnanti dovrà essere riportato al Dirigente scolastico. Ogni episodio deve avere conseguenze. Ogni volta che saranno messi in discussione la dignità delle ragazze, la loro parità rispetto ai ragazzi, o anche i valori fondamentali della scuola e della Repubblica, dovranno essere presi provvedimenti».

Accettazione della “carta dei valori laici”. Ogni settembre, genitori e studenti dovranno sottoscrivere un apposito documento, nel quale si dettaglia il codice di condotta da tenere in classe per garantire rispetto ed educazione.

Servizi sociali per gli studenti che infrangono le regole. Ogni studente che violi i principi repubblicani dovrà prestare un periodo di servizio sociale, presumibilmente presso la Croce Rossa o l’Unicef.

Corsi di cittadinanza. Tutti gli alunni delle scuole elementari frequenteranno corsi di educazione civica e di tolleranza.

Contrasto alla radicalizzazione. I Dirigenti scolastici riceveranno una formazione avanzata per metterli in grado di identificare rapidamente l’insorgenza di segnali di radicalizzazione tra gli studenti.

Giornata della laicità. A partire da quest’anno, il 9 dicembre si celebrerà questa speciale ricorrenza in tutte le scuole del Paese.

Fondo di contrasto alle diseguaglianze. Il ministro dell’istruzione ha dichiarato che il sostegno economico a favore degli studenti più poveri sarà incrementato del 20%.

Conoscenza della lingua francese. Al raggiungimento dell’ottavo-nono anno di età, sarà valutata la competenza linguistica degli alunni per identificare eventuali difficoltà e fornire «una risposta adeguata ai bisogni di ogni bambino».

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