Sinergie di Scuola

Studenti dai 16 anni in su appassionati di tecnologia, dimostrate la vostra inventiva e il vostro valore. Sono aperte le  iscrizioni all’edizione 2013 del campionato mondiale Imagine Cup, indetto come ogni anno da Microsoft per premiare gli studenti che in campo tecnologico riescono a ideare applicazioni software innovative, legate ai prodotti Microsoft, per affrontare i problemi più complessi della società.

Giunto all’XI edizione, il concorso è aperto a squadre di studenti dei sistemi di istruzione secondaria di secondo grado e dell’università, a partire dai 16 anni (compiuti entro il 30 agosto 2012), provenienti da tutto il mondo. Nei dieci anni trascorsi, hanno già partecipato olte un milione e mezzo di ragazzi provenienti da più di 100 nazioni.

La Imagine Cup è una gara di competenze organizzata in tre categorie, a loro volta suddivise in sfide multiple. L’iscrizione inizia ogni anno il 30 agosto (termine ultimo di registrazione 15 marzo dell’anno seguente); la selezione dei partecipanti  ha inizio a livello locale, nazionale e on-line, per culminare nel luglio successivo nella Finale Mondiale, ospitata ogni anno da un paese diverso. Per la finale 2013 è stata scelta la Russia, con città ospitante San Pietroburgo.

Le squadre selezionate, accompagnate da un “mentore”, viaggeranno verso la sede della finale e alloggeranno a spese dell’organizzazione. I  premi per i finalisti sono decisamente ricchi, più che raddoppiati con l’apertura dell’edizione 2013: oltre a quanto eventualmente messo in palio dalle filiali locali Microsoft per i vincitori delle selezioni nazionali, la squadra prima classificata si aggiudicherà 50.000 dollari (da dividere tra i componenti); 10.000 dollari per il secondo piazzamento; 5.000 per il terzo.

Nelle edizioni passate i partecipanti premiati hanno presentato progetti variegati e interessanti, quali un’applicazione per smartphone in grado di diagnosticare la malaria, che sfrutta la diffusione del telefonino anche in zone isolate e poverissime, o un sistema che riduce lo spreco alimentare stabilendo connessioni tra gli avanzi prodotti (e scartati) dalla ristorazione e le realtà che si occupano di poveri e senzatetto.

Gli studenti italiani sono ben rappresentati. Nell’ultima edizione, conclusa a Sidney (Australia) il 6-10 luglio 2012, il team italiano “Italian Ingenium Team”, composto da quattro studenti universitari, ha vinto il primo premio nella categoria Health Awareness (sensibilizzazione ai temi della salute) nell’ambito dei nuovi concorsi introdotti quest’anno da Microsoft e Coca-Cola, partner dell’iniziativa, con l’obiettivo di premiare i più significativi progetti focalizzati su problematiche legate all’ambiente e alla salute.

Con il progetto “The 5th Element Project”, dedicato ai bambini autistici, i finalisti italiani si sono aggiudicati un premio di 10.000 dollari, con cui potranno perfezionare il prototipo e trasformarlo in un’idea imprenditoriale, anche a seguito dell’interesse di alcuni centri specializzati che si sono già mostrati disponibili per una sperimentazione.

Il team italiano, che a maggio aveva vinto le finali nazionali sfidandosi con oltre 40 studenti provenienti da varie università, si è confrontato infine a Sydney con 106 team internazionali, per un totale di oltre 350 studenti provenienti da 75 paesi.

Tra le molteplici applicazioni sviluppate per migliorare la qualità della vita e contribuire allo sviluppo del pianeta in linea con i Millenium Goals delle Nazioni Unite, “The 5th Element Project” è stato riconosciuto come il più brillante progetto in ambito salute conquistando il nuovo Health Awareness Award.

L’Italian Ingenium Team, costituito da Antimo Musone, Antonio Vecchio, Daniele Midi e Matteo Valoriani, provenienti dal Politecnico di Milano, dall’Università di Napoli, dall’Università del Salento e dall’Università degli Studi di Roma Tre, ha infatti sviluppato un progetto di particolare interesse dedicato ai disturbi dello spettro autistico: un software pensato come piattaforma per l’assistenza alle famiglie e ai centri per bambini autistici, con l’ausilio di giochi a fini educativi, comunicativi e relazionali.

Il progetto, che fa leva su diverse tecnologie Microsoft, si pone fondamentalmente quattro obiettivi: creare interesse e motivazione nei bambini, aumentare l’attività motoria e la comunicazione, favorire la socializzazione, accrescere l’interazione sociale e la partecipazione tramite il contatto con altre persone. Congratulazioni ai vincitori!

Per info: www.imaginecup.com.


Muoversi (studiando) in Europa con LLP

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Call for proposal 2013 con indicazioni e scadenze per presentare le candidature.

Forse per l’ultima volta (dal 2014 il Programma LLP lascerà il posto a “Erasmus per tutti”) gli interessati potranno presentare la propria candidatura per partecipare ad una delle tante iniziative previste nell’ambito del Lifelong Learning.

La Call for proposal 2013, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 3 agosto 2012, contiene i requisiti di ammissione e le scadenze relative ai vari programmi.

I termini principali sono i seguenti:

  • Comenius – mobilità individuale degli alunni: 3 dicembre 2012
  • Comenius, Grundtvig – formazione permanente: primo termine il 16 gennaio 2013, termini successivi il 30 aprile e 17 settembre 2013
  • Comenius assistentati: 31 gennaio 2013
  • Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig – progetti multilaterali, reti e misure di accompagnamento: 31 gennaio 2013
  • Leonardo da Vinci – progetti multilaterali per il trasferimento dell’innovazione: 31 gennaio 2013
  • Leonardo da Vinci – mobilità (compreso il certificato di mobilità Leonardo da Vinci) ed Erasmus (corsi di lingua intensivi EILC): 1 febbraio 2013
  • Programma Jean Monnet: 15 febbraio 2013
  • Partenariati Comenius, Leonardo da Vinci, Grundtvig, Partenariati Comenius Regio e seminari Grundtvig: 21 febbraio 2013
  • Erasmus – programmi intensivi (PI), mobilità degli studenti per studi e tirocini (incluso il certificato di tirocinio del consorzio Erasmus) e mobilità del personale (incarichi di insegnamento e formazione del personale): 8 marzo 2013
  • Grundtvig – assistentati, progetti di volontariato degli anziani: 28 marzo 2013
  • Programma trasversale – attività chiave 1 – Visite di studio: primo termine 28 marzo 2013, secondo termine 15 ottobre 2013
  • Programma trasversale – tutte le altre attività: 28 febbraio 2013.

Per le visite e gli scambi Grundtvig e per le visite preparatorie nel quadro di tutti i programmi settoriali, esistono vari termini specifici per ogni paese. È quindi consigliabile visitare il sito dell’Agenzia nazionale pertinente del proprio paese.

Principale novità di quest’anno è l’ingresso dei paesi dei Balcani occidentali, come Albania, Bosnia e Erzegovina, Montenegro e Serbia, seppur limitatamente ad alcune azioni.

Inoltre, anche i candidati della ex Repubblica Jugoslava di Macedonia possono partecipare alle azioni centralizzate e alla mobilità individuale in uscita: formazione in servizio Comenius e Grundtvig, visite e scambi Grundtvig, mobilità degli studenti Erasmus a fini di studio, mobilità del personale Erasmus per incarichi di insegnamento, visite di studio e mobilità Leonardo da Vinci.

Il bilancio totale dell’invito è stimato in 1.276 milioni di euro.


“L’Europa a scuola”, c’è tempo fino a metà settembre

Un questionario per raccogliere le esperienze di chi ha partecipato ad un programma europeo.

L’Agenzia LLP sta conducendo un’indagine sul ruolo che la partecipazione ai Programmi europei, in special modo al Lifelong Learning Programme, può avere sull’innovazione nella scuola, considerata nella sua dimensione di internazionalizzazione di organizzazione e processi.

Negli ultimi mesi sono stati raccolti molti pareri in materia tramite il blog di LLP “Il Tema in Discussione”, sul quale numerosi insegnanti e dirigenti hanno raccontato la loro esperienza, confermando il contributo importante del lavoro in partenariato per un cambiamento sostanziale nei comportamenti e negli atteggiamenti, sia sul piano personale sia su quello della comunità scuola.

Successivamente un campione di 420 scuole è stato invitato a rispondere ad un questionario on-line. Visto l’interesse mostrato, il questionario è stato aperto agli interventi di tutti coloro che desiderino esprimere il proprio parere in materia di Europa e di scuola.

L’intero questionario contiene circa 40 domande, rivolte in particolare a individuare quali cambiamenti si sono manifestati all’interno della singola scuola, avendo come quadro di riferimento il contesto nel quale essa si colloca, i processi che vi si esercitano, i prodotti che vi si generano.

Fino a metà settembre sarà possibile partecipare all’indagine collegandosi al sito www.programmallp.it.


Strumenti tecnologici e invasione della privacy a scuola

Telefonini, tablet, videosorveglianza: le regole da ricordare nella nuova guida del Garante della privacy.

A pochi giorni all’apertura delle scuole, il 6 settembre il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato una breve guida che fornisce a insegnanti, studenti e famiglie, sulla base dei  provvedimenti adottati e dei pareri resi finora, alcune indicazioni generali in materia di tutela della privacy.

Molti i temi affrontati, soprattutto con riferimento all’utilizzo delle nuove tecnologie.

L’uso di cellulari e smartphone è in genere consentito per fini strettamente personali, ad esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone. Spetta comunque agli istituti scolastici decidere nella loro autonomia come regolamentare o se vietare del tutto l’uso dei cellulari. Non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese. La diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la dignità delle persone  può far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati.

Stesse cautele vanno previste per l’uso dei tablet, se usati a fini di registrazione e non soltanto per fini didattici o per consultare in classe libri elettronici e testi on-line.

Sull’installazione delle telecamere, il Garante ribadisce ancora che è consentita all’interno degli istituti scolastici, ma devono funzionare solo negli orari di chiusura degli istituti e la loro presenza deve essere segnalata con cartelli. Se le riprese riguardano l’esterno della scuola, l’angolo visuale delle telecamere deve essere opportunamente delimitato. Le immagini registrare devono essere cancellate in generale dopo 24 ore.

Nessuna indicazione specifica, invece, su pagella elettronica, iscrizioni e registri on-line, ma il documento del Garante contiene un semplice auspicio sull’adozione di adeguate misure di sicurezza a protezione dei dati.

Altre questioni riguardano più direttamente la didattica: non lede la privacy l’insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardanti il loro mondo personale. Sta invece nella sensibilità dell’insegnante, nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe, trovare l’equilibrio tra esigenze didattiche e tutela della riservatezza, specialmente se si tratta di argomenti delicati.

Così come non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono raccolte a fini personali e destinati ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse pubblicarle o diffonderle in rete, anche sui social network, è necessario ottenere il consenso delle persone presenti nei video o nelle foto.

Sulla pubblicazione di dati personali, il Garante ricorda che è illecito diffondere sul sito della scuola il nome e cognome degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa. Lo stesso vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio mensa in quanto appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on-line devono avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si deve rivolgere con comunicazioni di carattere individuale. A salvaguardia della trasparenza sulla gestione delle risorse scolastiche, restano ferme le regole sull’accesso ai documenti amministrativi da parte delle persone interessate.

Su altri due temi di interesse per le istituzioni scolastiche il Garante si esprime poi così: per quanto riguarda la formazione e l’inserimento professionale, le scuole, su richiesta degli studenti, possono comunicare e diffondere alle aziende private e alle pubbliche amministrazioni i dati personali dei ragazzi.

Invece, l’attività di ricerca con la raccolta di informazioni personali tramite questionari da sottoporre agli studenti è consentita solo se ragazzi e genitori sono stati prima informati sugli scopi delle ricerca, le modalità del trattamento e le misure di sicurezza adottate. Gli studenti e i genitori devono essere lasciati liberi di non aderire all’iniziativa.

Infine, i voti dei compiti in classe e delle interrogazioni, gli esiti degli scrutini o degli esami di Stato per il Garante sono pubblici. Le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette ad un regime di trasparenza e il regime della loro conoscibilità è stabilito dal Ministero dell’istruzione.

è necessario però, nel pubblicare voti degli scrutini e degli esami nei tabelloni, che l’istituto eviti di fornire, anche indirettamente, informazioni sulle condizioni di salute degli studenti: il riferimento alle “prove differenziate” sostenute dagli studenti portatori di handicap, ad esempio, non va inserito nei tabelloni, ma deve essere indicato solamente nell’attestazione da rilasciare allo studente.


Quando il bullismo non coinvolge solamente gli studenti

Un famoso caso ai danni di una accompagnatrice si è trasformato in una campagna di solidarietà, e ora in una fondazione che si pone l’obiettivo di arrivare a fare “massa critica” e affrontare a livello globale il problema.

Nel giugno scorso aveva scatenato forte indignazione il caso di Karen Klein, anziana accompagnatrice su uno scuolabus americano, sottoposta a pesanti insulti e maltrattamenti da parte di quattro tredicenni. I ragazzi avevano pubblicato su internet (YouTube e Facebook) i filmati delle loro vessazioni, che in breve tempo avevano totalizzato milioni di contatti. Con risultati diversi da quelli che si attendevano gli autori della bravata, divertiti dalle lacrime trattenute a stento dalla donna per le umiliazioni subite.

In brevissimo tempo gli studenti sono stati identificati e sospesi per un intero anno, oltre ad avere ricevuto numerose minacce di morte da ignoti, in ragione delle quali la Klein ha rinunciato a ogni azione legale, con la richiesta di essere assegnata a una tratta di scuolabus differente. Ma, potenza della rete, gli utenti e i media si sono mobilitati per offrire supporto alla signora. è partita così una raccolta fondi, con l’obiettivo di raccogliere 5.000 dollari per offrirle una vacanza con i suoi otto nipoti; nel giro di pochi giorni tuttavia, le offerte hanno superato il mezzo milione di dollari totali.

Ora la signora Klein ha deciso di usare 100.000 dollari per dare vita ad una fondazione contro il bullismo. Commossa e ispirata dagli atti di generosità ricevuti,  desidera creare «un punto di incontro per milioni di persone per sostenere il movimento contro gli atti di bullismo» e «riuscire così a cambiare il mondo».

La fondazione servirà a finanziare servizi appositi nelle scuole, a creare «un curriculum educativo per gli insegnanti per imparare a gestire il bullismo», per supportare le organizzazioni già esistenti che si battono contro il problema, e per creare campagne di sensibilizzazione sui media. Il primo atto sarà infatti una serie di concerti, il No Bully Tour 2012.

La signora Klein si è impegnata ad evitare che il denaro stanziato sia assorbito da costi amministrativi e di gestione. «I soldi della fondazione andranno tutti a finanziare progetti utili alla causa» ha detto. «Se la rete è stata in grado di raccogliere 700mila dollari per una sola persona (la sottoscritta), sono certa che insieme riusciremo a raccoglierne molti di più per i tanti ragazzi che subiscono atti di bullismo ogni giorno».


Studenti all’estero con Intercultura

Sono aperte le iscrizioni per partecipare ai programmi che avranno inizio dall’estate 2013.

Il bando di concorso per i programmi 2013/14 di Intercultura mette a disposizione centinaia di posti e di borse di studio per gli studenti delle scuole superiori interessati a partecipare a un programma scolastico di scambio interculturale all’estero, a partire dall’estate 2013.

Ben 447 borse di studio totali o parziali sono messe direttamente a disposizione dall’Associazione. Altre centinaia di borse di studio “sponsorizzate” sono a carico di aziende, enti e banche italiane, grazie alla collaborazione con la Fondazione Intercultura.

Il bando è rivolto agli studenti delle scuole superiori di tutta Italia. Sono già disponibili circa 500 borse di studio per programmi della durata da poche settimane all’intero anno scolastico in tutti e cinque i continenti. Nel corso delle prossime settimane e in autunno verranno aggiunte altre centinaia di borse di studio.

Tutti i programmi di studio all’estero di Intercultura sono a concorso. I candidati devono sostenere delle prove di selezione che si tengono poche settimane dopo la scadenza delle iscrizioni in una sede definita dal Centro locale di Intercultura della propria zona. Le selezioni intendono valutare l’idoneità del giovane a partecipare ad un programma interculturale, in una famiglia, una scuola e una comunità sociale di un altro Paese. Gli incontri prevedono un test di idoneità ai programmi di Intercultura, colloqui individuali ed attività di gruppo con i ragazzi che hanno già fatto questa esperienza, un incontro con i genitori degli studenti, l’acquisizione dei risultati scolastici degli ultimi due anni. Le selezioni servono a Intercultura per acquisire gli elementi di valutazione per l’assegnazione dei posti all’estero e delle borse di studio disponibili.

Per iscriversi è sufficiente collegarsi al sito internet di Intercultura e compilare il modulo di iscrizione on-line. È richiesto il pagamento della quota di iscrizione di 50 euro (che non verranno rimborsate in alcun caso), mediante versamento su conto corrente postale o pagamento con carta di credito. In alternativa è possibile aderire inviando la scheda di iscrizione allegata al depliant informativo, unitamente alla ricevuta del versamento.

Le iscrizioni devono pervenire entro il 10 novembre 2012. Se pervenute successivamente e comunque entro il 20 gennaio 2013, saranno prese in considerazione solo per l’assegnazione di eventuali posti residui.

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