Con la nota 27001 del 12/11/2020 il Ministero dell’Istruzione, d’intesa con il Ministero delle Finanze, ha disposto per tutti i termini previsti dall’art. 5, commi 8 e 9 del D.I. 129/2018 (nuovo Regolamento di contabilità) una proroga di 45 giorni, in relazione al disagio che la pandemia da Coronavirus ha provocato nelle scuole.

Pertanto le tempistiche per la predisposizione del Programma annuale 2021 subiscono le seguenti modifiche rispetto alla norma, che prevedeva la predisposizione entro il 30 novembre 2020 e l’approvazione entro il 31 dicembre 2020:

La nota chiarisce che tale proroga è riferita esclusivamente al Programma annuale 2021 e ricorda infine che, in caso di quesiti, è possibile richiedere assistenza scrivendo all’Help Desk Amministrativo Contabile (HDAC). È possibile accedere al servizio HDAC tramite il seguente percorso: SIDI > Applicazioni SIDI > Gestione Finanziario Contabile Help Desk Amministrativo Contabile.

Controlli dei revisori

Precedentemente, con la nota 26810 del 9/11/2020, il Ministero dell’Istruzione aveva emanato disposizioni sui controlli di regolarità amministrativo-contabile con indicazioni operative per i revisori dei conti delle Istituzioni scolastiche ed educative statali in merito alle modalità di espletamento dei controlli.

Tenuto conto del perdurare dell’emergenza epidemiologica, dell’ultimo D.P.C.M. del 3/11/2020 relativamente agli spostamenti fra regioni, e dei riferimenti normativi (artt. 51 e 52 del D.I. 129/2018) che consentivano la possibilità per i revisori di assolvere le proprie funzioni mediante l’uso di strumenti informatici sia per la trasmissione e ricezione di atti e per scambi di comunicazioni, la nota dispone quanto segue:

Inoltre, il Ministero ha dettato anche istruzioni per la compilazione dei verbali e sulle modalità della tracciabilità dei controlli effettuati:

[...] al fine di garantire la tracciabilità dei controlli effettuati, tutte le attività svolte dai revisori dei conti, anche tramite video-conferenza, devono essere indicate nel verbale che si andrà a redigere. La modalità di svolgimento della riunione dei revisori dei conti dovrà essere riportata nelle premesse del verbale redatto in questo periodo di emergenza, con l’indicazione che “il verbale è redatto all’atto della situazione di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e, pertanto, a seguito di controllo a distanza mediante l’uso di strumenti informatici”.

Per ciò che concerne la formalizzazione dei citati verbali sull’applicativo Athena, si ricorda che entrambi i revisori sono abilitati alla compilazione degli stessi, ma che la medesima può essere effettuata da un solo revisore alla volta. Pertanto, prima di formalizzare tali verbali sull’applicativo con la relativa protocollazione, che dà avvio ai controlli previsti da parte della Ragioneria territoriale dello Stato competente, le bozze dei verbali dovranno essere previamente condivise da entrambi i revisori.

A titolo esemplificativo, al termine delle attività svolte in video-conferenza, finita la stesura del verbale, il revisore che ha inserito i dati chiude il collegamento per consentire all’altro revisore di leggere l’ultima bozza salvata. Una volta condiviso il verbale (che in caso di disaccordo tra i due revisori indicherà le relative motivazioni) uno dei due revisori procederà alla protocollazione e invierà il verbale protocollato all’Istituzione scolastica e, per conoscenza, all’altro revisore, con l’indicazione che la firma sul verbale sarà effettuata in presenza, nella prima riunione utile.

Nuovi fondi da inserire nel PA2021

I DSGA neoassunti, che in questi giorni hanno iniziato a usufruire della formazione disposta dal Ministero, avranno dunque un tempo più dilatato per poter predisporre il Programma annuale 2021, che si preannuncia più complesso dei precedenti per le continue disposizioni amministrativo-contabili e finanziarie che arrivano alle scuole per sostenere la didattica digitale integrata e lo smart working.

La nota M.I. 33100 del 16/11/2020 conferma alle scuole l’incremento di 85 milioni di euro ad esse destinati per il Piano nazionale Scuola Digitale.

I fondi sono prontamente arrivati alle scuole dopo un’equa distribuzione, effettuata con i criteri del numero alunni e del collocamento in aree disagiate, e devono essere impegnati dalle scuole per i seguenti acquisti:

  1. dispositivi e strumenti digitali individuali per la fruizione delle attività di didattica digitale integrata (tablet, notebook, pc), da concedere in comodato d’uso alle studentesse e agli studenti meno abbienti, anche nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità;
  2. piattaforme digitali per l’apprendimento a distanza, anche attraverso pagamenti di canoni necessari per la loro piena fruizione;
  3. connettività di rete, tramite acquisto di SIM con traffico dati, dispositivi per la connettività mobile (router/internet keys), attivazione/aggiornamenti (upgrade) di abbonamenti per la connettività fissa del plesso scolastico, necessaria ai fini della didattica digitale integrata, che prevedano la fruizione della velocità massima di connessione disponibile sul territorio in cui è collocato il plesso, compresi gli eventuali apparati necessari per il potenziamento della connettività.

Occorre ricordare che, prima di avviare le procedure di acquisizione dei beni, è necessario acquisire il Codice Unico di Progetto (CUP), che dovrà essere indicato in tutti i relativi documenti e in sede di rendicontazione, secondo quanto previsto dall’art. 41 della Legge 11/09/2020, n. 120.

L’ammissibilità delle spese decorre dalla data di pubblicazione sul sito internet del Decreto M.I. 155/2020 di riparto e destinazione dei fondi, ovvero dal 5 novembre 2020. Considerato che la misura richiede il potenziamento della didattica digitale integrata alla luce dell’emergenza epidemiologica, il M.I. raccomanda di tenere in debito conto la necessità di acquisire i beni e i servizi descritti con modalità atte a garantire la loro pronta disponibilità.

Si precisa che tali risorse dovranno essere iscritte, in conto competenza, nell’Aggregato “03 – Finanziamento dallo Stato”, Voce “06 – Altri finanziamenti vincolati dallo Stato” e imputate ad apposita scheda illustrativa finanziaria, denominata “Risorse art. 21 D.L. 137/2020”, con categoria di destinazione “A03 – Didattica”. I beni e le attrezzature acquistati dovranno essere collaudati e, quindi, inventariati, in coerenza con quanto previsto dal D.I. 129/2018.

Con la possibilità di avere tempi più distesi per la stesura e approvazione del Programma annuale 2021, si forniscono di seguito alcuni approfondimenti, speriamo utili ai neo DSGA, legati all’Avanzo di amministrazione, prima posta del Programma annuale, alle Variazioni di bilancio, necessarie per ogni ulteriore finanziamento disposto a favore della scuola a modifica del Programma deliberato, la Relazione Tecnica del DSGA, il Fondo economale e l’utilizzo delle carte di credito.

Avanzo e disavanzo di amministrazione

L’art. 7 del D.I. 129/2018 dettaglia le modalità di rappresentazione, all’interno del Programma annuale, dell’avanzo o disavanzo di amministrazione.

Nello specifico, l’avanzo/disavanzo di amministrazione è rappresentato dal saldo tra fondo di cassa esistente in un determinato momento, più residui attivi, meno residui passivi anche degli anni precedenti. Il saldo di segno positivo costituisce un avanzo di amministrazione; quello di segno negativo costituisce invece un disavanzo di amministrazione.

Tali elementi indicano rispettivamente se l’Istituzione scolastica sia, o meno, in una situazione di equilibrio finanziario. Essi rappresentano, pertanto, la sussistenza o meno della capacità di far fronte alla liquidazione e al pagamento dei debiti di bilancio accumulati nelle gestioni passate e tendenzialmente destinati a scadere a breve termine.

L’avanzo o disavanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente cui il bilancio si riferisce, è iscritto nel Programma annuale come posta a sé stante, rispettivamente delle entrate e delle spese in termini di competenza. Quest’anno sarà possibile iscrivere un avanzo certo poiché il Programma sarà approvato dopo la chiusura dell’anno finanziario al 31 dicembre.

Al Programma annuale, inoltre, deve essere allegata una tabella dimostrativa del predetto avanzo di amministrazione e un prospetto nel quale sono indicati i singoli stanziamenti di spesa correlati all’utilizzazione dell’avanzo.

Detti stanziamenti possono essere impegnati solo dopo la realizzazione dell’effettiva disponibilità finanziaria e nei limiti dell’avanzo effettivamente realizzato.

Ciò sta a significare che l’utilizzazione dell’avanzo di amministrazione potrà avvenire solo successivamente alla riscossione dei crediti (residui attivi) che ne hanno generato l’entità.

Resta ferma la possibilità, in caso di progettualità finanziate in itinere, ovvero a seguito della realizzazione di determinate attività (ad esempio, progetti finanziati dall’Unione Europea o progetti finanziati a valere sulla ex Legge 440/1997), di impegnare i relativi stanziamenti anche prima dell’effettiva disponibilità finanziaria. In tali casistiche, risulta tuttavia necessario che l’Istituzione scolastica sia in possesso di una formale attestazione che certifichi il diritto della stessa a ricevere, da parte dell’ente finanziatore, la somma in esame.

Nella formulazione del Programma annuale si deve tenere conto anche dell’eventuale disavanzo di amministrazione al fine di pervenire al suo assorbimento.

L’ipotesi del disavanzo di amministrazione, inserita nel nuovo Regolamento di contabilità, costituisce una novità assoluta rispetto al precedente (D.I. 44/2001).

Si precisa che il suddetto disavanzo potrebbe generarsi solo in seguito ad eventi eccezionali (quali ad esempio la radiazione di residui attivi nel corso dell’esercizio finanziario, in quanto ritenuti inesigibili). L’eventuale disavanzo di amministrazione deve essere assorbito, di norma, nell’esercizio finanziario di riferimento del Programma annuale, fatte salve specifiche indicazioni fornite, caso per caso, dal Ministero.

Il Consiglio d’istituto, nella deliberazione del Programma annuale, deve illustrare i criteri adottati per pervenire all’assorbimento del disavanzo medesimo.

Il Consiglio d’istituto, inoltre, deve definire un piano di rientro dell’eventuale disavanzo nel quale siano individuati i provvedimenti necessari a ripristinare il pareggio, l’analisi delle cause che hanno determinato il disavanzo, l’individuazione di misure strutturali dirette ad evitare ogni ulteriore potenziale disavanzo. Ai fini del rientro possono essere utilizzate le economie di spesa e tutte le entrate, ad eccezione di quelle provenienti dall’assunzione di prestiti e di quelle con specifico vincolo di destinazione, nonché i proventi derivanti da alienazione di beni patrimoniali disponibili.

In altri termini, la presenza di un eventuale disavanzo di amministrazione diminuisce le facoltà di spesa delle Istituzioni scolastiche poiché obbliga, in via prioritaria, a riassorbire nel corso dell’esercizio l’intera consistenza del disavanzo registrato a chiusura dell’esercizio finanziario precedente.

Variazioni di bilancio

Il Programma annuale può essere modificato a seguito di nuove entrate, finalizzate o meno, e relative uscite. Le possibili variazioni sono le seguenti:

a) Variazioni nell’ambito delle spese del progetto senza variare l’importo totale della spesa prevista

In tal caso le variazioni di spesa non modificano la disponibilità del progetto e possono essere disposte con decreto del Dirigente, che non è obbligatorio trasmettere per conoscenza al Consiglio d’istituto.

b) Variazioni per nuove o maggiori entrate finalizzate

In tal caso le variazioni di entrata e di spesa del Programma annuale possono essere disposte con decreto del Dirigente, da trasmettere per conoscenza al Consiglio d’istituto.

c) Variazioni allo stanziamento dei progetti utilizzando il fondo di riserva

In tal caso il Dirigente può disporre il prelievo con proprio decreto da comunicare al Consiglio d’istituto nella prima riunione utile per la conseguente modifica del Programma annuale; lo stesso può, comunque, ordinare la spesa eccedente, nel limite massimo del 10% della dotazione originaria del progetto, anche prima della riunione Consiglio.

d) Variazioni per nuove o maggiori entrate non finalizzate

Il Consiglio d’istituto approva le modifiche necessarie, con deliberazione motivata e seguendo l’iter completo di predisposizione del Dirigente, proposta della giunta al Consiglio d’istituto e approvazione da parte di quest’ultimo.

e) Variazioni per utilizzo della disponibilità da programmare (Z01)

Il Consiglio d’Istituto approva le modifiche necessarie, con deliberazione motivata e seguendo l’iter completo di predisposizione del dirigente, proposta della giunta al Consiglio d’istituto e approvazione da parte di quest’ultimo.

Pertanto, nei casi in cui sia necessario variare lo stanziamento dei progetti/attività o inserirne di nuovi, il Consiglio d’istituto approva le modifiche necessarie con deliberazione motivata, seguendo l’iter completo previsto per l’approvazione del PTOF e cioè: predisposizione del Dirigente su proposta della Giunta.

Relazione Tecnica

L’art. 5, comma 8 del D.I. 129/2018 prevede che al Programma annuale sia allegata una relazione stilata dal Dirigente scolastico in collaborazione con il Direttore SGA per la parte di sua competenza.

La relazione deve descrivere dettagliatamente gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse, in coerenza con il PTOF, e dovrebbe toccare i seguenti punti:

Per le scuole in cui sono presenti gestioni economiche separate, la relazione deve indicare: l’indirizzo economico produttivo, gli obiettivi da realizzare, le risorse umane e strumentali da utilizzare e le entrate e le spese programmate per raggiungere il pareggio.

Naturalmente la parte affidata al DSGA sarà quella relativa all’analisi delle entrate e delle spese e le voci di spesa in cui vengono destinate le varie entrate di ogni scuola che provengono da contributi liberali e raccolta fondi in modalità crowdfunding.

Tutta la parte programmatica e la risposta alla necessità di miglioramento, desunta dal RAV e attuata con attività e i vari progetti, è a cura del Dirigente scolastico che elencherà gli obiettivi a breve, media e lunga scadenza da raggiungere con il finanziamento del PTOF effettuato con il Programma annuale.

Costituzione e gestione fondo economale

Il nuovo Regolamento D.I. 129/2018 detta una disciplina maggiormente specifica, rispetto al precedente, in merito alle modalità di costituzione e gestione del fondo economale per le minute spese.

In particolare, l’art. 21 prevede la possibilità di utilizzare il fondo per l’acquisizione di beni e servizi di modesta entità, e vieta l’utilizzo dello stesso per acquisti per i quali l’Istituzione scolastica ha un contratto d’appalto in corso.

Le spese da porre a carico del fondo sono da intendersi ad esempio: le spese postali, le spese di facile consumo, materiale di cancelleria, di ferramenta, per piccoli lavori di manutenzione, per l’acquisto di giornali e pubblicazioni, di consumo per stampanti ecc.

Tutte quelle spese, quindi, di modesta entità, per le quali potrebbe risultare anche dispendioso, per risorse umane e tempo impiegati, predisporre una delle attività negoziali previste dal D.Lgs. 50/2016 (Codice dei contratti). Per tali spese quindi è ammesso l’utilizzo del denaro in contanti.

Per queste spese, non deve essere acquisito lo Smart CIG, né predisposta una determina di spesa o un ordinativo o un documento contrattuale. Esse non rientrano nella normativa relativa allo split payment, come chiarito la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 1/E del 12/02/2015.

Inoltre, il Consiglio d’istituto, in sede di approvazione del Programma annuale, con apposita autonoma delibera deve determinare:

Successivamente, e solo se ne ravvisa l’esigenza, il Consiglio d’istituto può approvare una ulteriore delibera di variazione in aumento dell’importo massimo del fondo.

Si precisa che l’importo della singola spesa minuta non può, in ogni caso, superare il limite massimo previsto dalla vigente normativa in materia di antiriciclaggio e utilizzo del denaro contante (D.Lgs. 231/2007 e smi).

Costituzione del fondo

Gestione del fondo

Chiusura del fondo

Al termine dell’esercizio finanziario il DSGA provvede alla chiusura del fondo economale per le minute spese. In particolare, il DSGA provvede alla restituzione delle somme risultanti dai mandati di pagamento emessi in suo favore e delle eventuali ulteriori somme non utilizzate.

In merito al funzionamento del fondo si evidenzia che all’inizio dell’esercizio finanziario lo stesso è anticipato, in tutto o in parte, con mandato in conto di partita di giro, dal DS al DSGA. In particolare:

  1. qualora all’inizio dell’esercizio finanziario, il DS anticipi solo una parte del fondo al DSGA (ad esempio, vengono anticipati 250 euro su un fondo di 500 euro), all’esaurirsi di tale quota il DS può disporre il reintegro del fondo, fermo restando la consistenza massima individuata dal Consiglio d’istituto (nell’esempio, il DS può disporre uno o più reintegri del fondo, fino alla soglia di 500 euro);
  2. qualora all’inizio dell’esercizio finanziario, il DS anticipi tutto il fondo al DSGA (ad esempio, vengono anticipati 500 euro su un fondo di 500 euro), allora il DS non può disporre ulteriori reintegri (la consistenza massima individuata dal Consiglio d’istituto, può essere superato solo con apposita variazione al Programma annuale, proposta dal DS ed approvata dal Consiglio medesimo).

In entrambi i casi, il DSGA, a seguito di acquisti effettuati tramite il fondo, presenta le note documentate delle spese sostenute, che gli sono rimborsate con mandati emessi a suo favore. Tali mandati sono imputati al funzionamento amministrativo e didattico generale, nonché ai singoli progetti, sulla base delle finalità di utilizzo delle risorse in esame. L’emissione dei mandati in favore del DSGA, a seguito di acquisti effettuati con il fondo, è un’operazione necessaria per consentire la quadratura delle partite di giro in entrata e in uscita.

Gestione delle Carte di Credito

Il nuovo Regolamento di contabilità si occupa, in modalità innovativa, di un altro tema importante per la gestione amministrativo-contabile: la tenuta e gestione di carte di credito.

Il tema è veramente degno di approfondimento, poiché le scuole, in maggioranza, non utilizzano questo strumento che invece può velocizzare alcune procedure e anche far risparmiare.

L’utilizzo della carta di credito permette alle scuole una semplificazione relativa agli acquisti perché elimina i seguenti passaggi:

Con tale tipo di pagamento infatti, anche in base alla C.M. 74 del 5/01/2019, tali procedure vengono meno.

 

Il Regolamento disciplina la facoltà di utilizzare la carta di credito per i pagamenti all’art. 19, che così prevede:

  1. L’utilizzazione della carta di credito, nel limite dell’assegnazione allo scopo disposta nel Programma annuale e con l’osservanza delle vigenti disposizioni in materia di autorizzazione alla spesa, è consentita, qualora non sia possibile o conveniente ricorrere alle procedure ordinarie, nel rispetto delle norme in materia di utilizzo dello strumento da parte delle Amministrazioni pubbliche.
  2. Il titolare della carta di credito è il Dirigente scolastico, il quale ne può altresì autorizzare l’uso da parte del DSGA o di docenti in servizio presso l’Istituzione scolastica.
  3. Per i pagamenti così effettuati, documentati da ricevute intestate all’Istituzione scolastica, il DSGA provvede al riscontro contabile entro cinque giorni dal ricevimento dei relativi estratti conto. La carta di credito non può, in ogni caso, essere utilizzata per prelievi di contante.
  4. I rapporti con gli istituti di credito o con altri enti emittenti le carte di credito sono disciplinati con apposita convenzione, da inserirsi eventualmente nell’atto di affidamento di cui all’art. 20.

Pertanto la scelta di dotarsi e utilizzare la carta di credito per gli acquisti per una scuola viene fatta dal Dirigente scolastico e Giunta esecutiva nella proposta di approvazione del Programma annuale, dove si proporrà anche il limite di relativa assegnazione.

Il Dirigente scolastico inserirà tale modalità di pagamento nella relazione illustrativa al Programma annuale e il Consiglio d’istituto l’approverà nella stessa delibera di approvazione del Programma stesso.

Il nuovo Regolamento di contabilità prevede un utilizzo molto più esteso della carta di credito per le scuole, rispetto al precedente D.I. 44/2001, perché non pone limitazioni se non quella delle disposizioni generali di contabilità per le P.A. Pertanto la carta di credito può essere utilizzata per tutti gli acquisti, anche per quelli on-line.

Il titolare della carta di credito è sempre il Dirigente scolastico nella sua posizione di legale rappresentante dell’Istituto. Egli può autorizzarne l’uso anche al DSGA e ad altri docenti in servizio presso l’Istituto, docenti particolarmente impegnati nei progetti che prevedono acquisti per viaggi in Italia e all’estero, rappresentazioni teatrali, cinematografiche, testi e documenti difficilmente reperibili ecc.

I docenti autorizzati possono essere scelti anche al di fuori della rosa degli stretti collaboratori del Dirigente scolastico e comunque, come già detto, con la carta di credito possono effettuare acquisti di materiale di consumo didattico e inventariabile quando si possa circostanziare che non era possibile ricorrere alle altre procedure di acquisto.

L’individuazione del personale da delegare e l’autorizzazione da parte del Dirigente scolastico al DSGA e ai docenti per l’utilizzo della carta deve risultare da un provvedimento scritto, in cui il Dirigente scolastico specificherà tutti gli ambiti e i limiti di tale utilizzo.

Queste carte di credito sono nominative e per la loro emissione è necessaria la stipula di un’ulteriore convenzione con l’Istituto cassiere o altro istituto che le rilascia.

Sia il DSGA che i docenti autorizzati all’utilizzo di carta di credito, al termine del periodo di utilizzo, consegnano al Dirigente scolastico (o al DSGA) la documentazione relativa agli acquisti fatti con allegate fatture intestate all’Istituzione scolastica e ricevute fiscali.

In ogni caso è fatto espresso divieto di utilizzare la carta di credito per il prelievo di contanti: quindi le carte rilasciate dall’Istituto cassiere o da altri non potranno mai essere abilitate a questo uso.

Il DSGA è tenuto al riscontro contabile dei pagamenti effettuati con carte di credito e della documentazione presentata dai possessori e utilizzatori entro cinque giorni dal ricevimento dell’estratto conto inviato dall’Istituto cassiere. Il DSGA annota i suddetti pagamenti nelle scritture contabili obbligatorie previste dal D.I. 129/2018.

Gestione delle carte prepagate

A differenza della carta di credito che è personale, la carta prepagata è intestata all’Istituto e consegnata al Dirigente scolastico con il rilascio di un PIN, che lui eventualmente potrà rendere noto al DSGA o ai docenti impegnati in attività che potrebbero beneficiare dell’utilizzo della carta prepagata.

La carta viene caricata dall’Istituto cassiere con fondi prelevati dalle varie attività e progetti del Programma annuale così come indicato dall’Istituzione scolastica. Anche per la carta prepagata è necessario stipulare una convenzione con l’Istituto cassiere che specifichi le operazioni da effettuare.

Il riscontro viene fatto dal DSGA sull’estratto conto inviato dall’Istituto cassiere nei tempi stabiliti anche per la carta di credito.

Sia per le carte di credito che per le carte prepagate l’Istituto può redigere un regolamento interno che stabilisca le caratteristiche e i limiti dell’utilizzo scelto dalla scuola stessa.

Conclusioni

A breve sarà approvata la Legge finanziaria 2021, e dalle proposte del Governo al momento in cui scriviamo, sappiamo che arriveranno ulteriori finanziamenti alle scuole per aumentare il numero delle attrezzature informatiche e le varie connessioni, migliorare le strutture degli edifici scolastici e la loro sicurezza, stabilizzare personale, come gli assistenti tecnici nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Questo può farci solo piacere e sperare che nel futuro non serva una pandemia per avere per la Scuola l’attenzione dovuta, vista l’importanza che questa ha sempre avuto nella crescita del tessuto sociale di ogni nazione.

Ai DSGA neoassunti gli auguri di buon lavoro per questa prima prova importante nella loro professione appena iniziata.

 

Buon Programma annuale 2021!

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