Sinergie di Scuola

Il 9 novembre, con la nota prot. 25683, il Ministero dell’Istruzione ha comunicato alle Scuole la possibilità di approvare il Programma annuale 2022 entro il 15 febbraio 2022, anziché entro il 31 dicembre 2021.

Questa proroga è molto importante per la stesura del Programma annuale perché permette la determinazione dell’avanzo di amministrazione dell’anno 2021 in forma definitiva e non presunta.

Infatti, dovendo predisporre il Programma annuale entro il 15 gennaio, la prima posta presente nel documento, cioè l’avanzo di amministrazione, potrà essere calcolata con certezza perché entro il 31 dicembre 2021 saranno definite tutte le operazioni contabili presenti nei registri obbligatori della scuola.

La gestione delle risorse finanziarie di una Istituzione scolastica è supportata da una serie di strumenti obbligatori, stabiliti nel D.I. 129/2018 attuale Regolamento amministrativo contabile, che così si possono riassumere:

1) Il giornale di cassa

Nel giornale di cassa dell’Istituzione scolastica si trascrivono tutte le operazioni di pagamento e riscossione, in conto competenza e in conto residui nel giorno in cui sono emessi i relativi mandati e reversali.

2) Registri partitari delle entrate e delle spese

In tali registri si aprono tanti conti quante sono le aggregazioni di entrata (Poste Entrate Mod. A) e di spese (Attività, Progetti, Gestioni economiche) e si annotano le operazioni di accertamento e di impegno e quelle di incasso e pagamento.

3) Registro delle minute spese o Fondo economale

In questo registro si annotano i progetti e attività ai quali vengono imputate le spese da rimborsare al DSGA per la successiva chiusura della partita di giro aperta con l’anticipazione della somma stabilita in Consiglio di Istituto e prelevata all’inizio dell’anno scolastico.

4) Registro del c/corrente postale

Nel registro del c/corrente postale vengono riportati in ordine cronologico tutti i versamenti effettuati dagli alunni e genitori nel conto corrente postale e i girofondi da questo al conto corrente ordinario della scuola. L’apertura del c/corrente postale non è obbligatoria per la scuola, ma chi possiede il conto è obbligato alla tenuta del registro.

5) Inventari

Nei registri degli inventari (beni mobili, immobili, di valore artistico e culturale, valori mobiliari, veicoli e natanti) si iscrivono i beni che costituiscono il patrimonio delle Istituzioni scolastiche. I beni si iscrivono nei differenti inventari sulla base delle categorie di appartenenza.

Al 31 dicembre 2021 tutti questi registri devono essere chiusi perché le loro risultanze sono importanti e determinanti per la corretta apertura della gestione finanziaria della scuola nel successivo anno finanziario. Quest’anno ancora più importante perché si effettua il rinnovo inventariale decennale.

La chiusura del giornale di cassa e dei registri partitari impatta sulla definizione dell’avanzo di amministrazione che è la prima posta del Programma annuale.

Avanzo di amministrazione

L’art. 7 del D.I. 129/2018 indica come calcolare l’avanzo o il disavanzo di amministrazione.

L’avanzo/disavanzo di amministrazione è rappresentato dal saldo tra fondo di cassa esistente in un determinato momento, più residui attivi, meno residui passivi. Il saldo di segno positivo costituisce un avanzo di amministrazione; quello di segno negativo, invece, un disavanzo di amministrazione.

Il disavanzo potrebbe essere presente solo in casi eccezionali, per esempio la radiazione di residui attivi individuati come inesigibili. Il disavanzo, in genere, deve essere estinto nell’anno di riferimento del Programma annuale, in questo caso entro il 2022. Si dovrà procedere alle seguenti soluzioni possibili, o alla combinazione di entrambe, approvate dal Consiglio di Istituto nella delibera di approvazione del Programma annuale 2022:

  • riduzione di pari ammontare delle uscite;
  • utilizzo di entrate straordinarie.

Quando il Programma annuale viene approvato entro il 31 dicembre dell’anno finanziario precedente, la prima posta sarà definita da un avanzo di amministrazione presunto.

L’avanzo di amministrazione presunto è così calcolato: fondo di cassa esistente in un momento stabilito (per esempio 30 novembre 2021) più i residui attivi, meno i residui passivi.

Il DSGA poi farà una stima delle operazioni che potrebbero susseguirsi da lì al 31 dicembre 2021 arrivando alla determinazione dell’avanzo presunto. La rappresentazione dell’avanzo di amministrazione presunto è presente nella compilazione dell’Allegato C (figura 1) al Programma annuale.

Con la possibilità di approvare il Programma annuale entro il 15 febbraio 2022, il DSGA potrà determinare l’avanzo di amministrazione definitivo seguendo l’inserimento dei dati proposto nell’Allegato J (figura 2) al Conto consuntivo 2021.

Il Fondo economale

Il nuovo Regolamento D.I. 129/2018 detta una disciplina maggiormente specifica, rispetto al precedente, in merito alle modalità di costituzione e gestione del Fondo economale per le minute spese.

In particolare, l’art. 21 prevede la possibilità di utilizzare il Fondo economale per le minute spese per l’acquisizione di beni e servizi di modesta entità, e vieta l’utilizzo dello stesso per acquisti per i quali l’Istituzione scolastica abbia un contratto d’appalto in corso.

Inoltre, stabilisce che il Consiglio d’Istituto, in sede di approvazione del Programma annuale, con apposita autonoma delibera determini:

  • la consistenza massima del Fondo;
  • l’importo massimo di ogni spesa minuta. Si precisa che l’importo della singola spesa minuta non può, in ogni caso, superare il limite massimo previsto dalla vigente normativa in materia di antiriciclaggio e utilizzo del denaro contante. Il Consiglio di Istituto delibera un regolamento interno sulla gestione e utilizzo del Fondo economale ai sensi dell’art. 21, comma 2 del D.I. 129/2018.

Il Fondo economale è anticipato, in tutto o in parte, con apposito mandato in conto partite di giro, dal DS al DSGA.

La costituzione del Fondo deve avvenire – nel rispetto dell’art. 3, comma 3 della Legge 136/2010 – mediante bonifico bancario o postale o altro strumento che ne garantisca la tracciabilità, quali, ad esempio, assegni bancari e postali, vaglia cambiari e postali, carte prepagate ecc.

La gestione del Fondo economale spetta al DSGA, e avviene secondo modalità semplificate sia per quanto riguarda il pagamento (per pronta cassa) contestuale all’acquisto indifferibile del bene o servizio, sia per quanto concerne la documentazione giustificativa della spesa, fermo restando il rispetto della normativa di antiriciclaggio e utilizzo del denaro contante (D.Lgs. 231/2007 e s.m.i.). Pertanto, è consentito l’utilizzo del contante per la gestione del Fondo, fermo restando l’obbligo di documentazione della spesa da parte del DSGA.

Le registrazioni contabili sono riportate nell’apposito registro informatizzato di cui all’art. 40, comma 1, lett. e (cfr. Registro delle minute spese).

Qualora il DS anticipi al DSGA solo parte del suddetto Fondo e la somma anticipata sia prossima ad esaurirsi, nel caso in cui fosse necessario il ricorso a ulteriori somme, il DS provvede al reintegro nel limite della consistenza massima stabilita dal Consiglio d’Istituto.

Ogni volta che la somma anticipata è prossima ad esaurirsi, il DSGA presenta le note documentate delle spese sostenute, che gli vengono rimborsate attraverso mandati a suo favore emessi dal DS.

Il rimborso deve essere in ogni caso chiesto e disposto prima della chiusura dell’esercizio finanziario.

All’inizio dell’esercizio finanziario il fondo è anticipato, in tutto o in parte, con mandato in conto di partita di giro, dal DS al DSGA. In particolare:

  1. qualora all’inizio dell’esercizio finanziario, il DS anticipi solo una parte del Fondo al DSGA (ad esempio, vengono anticipati 250 euro su un Fondo di 500 euro), all’esaurirsi di tale quota il DS può disporre il reintegro del Fondo, fermo restando la consistenza massima individuata dal Consiglio d’Istituto (nell’esempio, il DS può disporre uno o più reintegri del Fondo, fino alla soglia di 500 euro);
  2. qualora all’inizio dell’esercizio finanziario, il DS anticipi tutto il Fondo al DSGA (ad esempio, vengono anticipati 500 euro su un Fondo di 500 euro), allora il DS non può disporre ulteriori reintegri (la consistenza massima individuata dal Consiglio d’Istituto, può essere superato solo con apposita variazione al Programma annuale, proposta dal DS e approvata dal Consiglio medesimo).

In entrambi i casi, il DSGA, a seguito di acquisti effettuati tramite il Fondo, presenta le note documentate delle spese sostenute che sono a lui rimborsate con mandati emessi a suo favore. Tali mandati sono imputati al funzionamento generale, amministrativo e didattico, nonché ai singoli progetti, sulla base delle finalità di utilizzo delle risorse in esame.

Al termine dell’esercizio finanziario il DSGA provvede alla chiusura del Fondo economale per le minute spese. In particolare, il DSGA provvede alla restituzione delle somme risultanti dai mandati di pagamento emessi in suo favore e delle eventuali ulteriori somme non utilizzate.

Chiusura del Fondo economale

Prima del termine di ciascun esercizio è necessario procedere alla chiusura della partita di giro che, nel caso del Programma annuale delle Istituzioni scolastiche, è solo quella del Fondo Economale.

Tale operazione dovrà essere effettuata entro la prima metà del mese di dicembre o entro il termine ultimo stabilito dalla Banca Tesoriera per l’accettazione dei movimenti.

All’inizio dell’anno il DSGA acquisisce un fondo di anticipazione per le minute spese che utilizzerà durante l’anno. Al termine, il DSGA dovrà restituire il fondo anticipato reintegrando la cifra attraverso tanti mandati riferiti alle Attività o Progetti in cui necessitavano tali spese sostenute.

Reintegrata la cifra attraverso i mandati emessi, si effettuerà a chiusura una reversale di pari importo della cifra anticipata (figura 3).

Con i reintegri viene ripristinata la cifra anticipata di € 500 e con una reversale si chiude la partita di giro attivata con un mandato di anticipazione di € 500 all’inizio dell’anno.

Registro conto corrente postale

In questo registro vengono riportati in ordine cronologico tutti i versamenti di rette, tasse, contributi e depositi effettuati da alunni e genitori nel conto corrente specifico e i girofondi da questo al conto corrente ordinario della scuola.

Il Registro di c/corrente postale è un registro obbligatorio se le scuole scelgono di dotarsi di un c/corrente postale. Tuttavia la stessa Amministrazione Centrale suggerisce la tenuta del conto per dare più opportunità a famiglie e altri interessati al versamento di contributi di vario genere, che esuli dal conto corrente bancario ed eventuale POS.

Nel registro vengono riportate le seguenti informazioni:

  • le annotazioni di tutti i versamenti effettuati dai debitori;
  • le voci del piano dei conti delle entrate (aggregato, voce e sottovoce);
  • l’ammontare che viene accreditato al momento dell’incasso dalle Poste nella colonna somme accreditate;
  • l’ammontare che viene addebitato dalle Poste al momento del girofondo nella colonna somme addebitate.

Ogni singolo versamento deve essere registrato facendo molta attenzione all’aggregato, la voce e, se presente, la sottovoce per il quale viene effettuato. Questo è importante anche perché ogni 15 giorni la scuola provvede a riscuotere il totale registrato tramite emissione di tante reversali a favore dell’Istituto quanti sono gli insiemi aggregati, voci e sottovoci ai quali sono stati imputati i versamenti.

La chiusura del Registro di c/corrente postale è importante per il versamento di tutti i finanziamenti lì depositati nell’anno e rimasti dopo dette operazioni quindicinali di trasferimento nel c/corrente bancario.

I fondi presenti in tale conto produrranno l’accantonamento di interessi che saranno comunicati alle scuole e inseriti nella posta di entrata specifica del Programma annuale 2022, Mod. A.

Chiusura registri inventario

Entro il 31 dicembre 2021 è necessario effettuare la chiusura dei registri inventariali dopo aver provveduto a tutte le operazioni previste dal rinnovo inventariale decennale stabilito dall’art. 9 del D.I. 129/2018 e dalle Linee Guida del M.I. del 23/02/2021.

Le operazioni di rinnovo inventariale presuppongono lo svolgimento delle seguenti attività:

  • nomina della Commissione;
  • ricognizione dei beni e formalizzazione delle operazioni compiute;
  • sistemazioni contabili;
  • aggiornamento dei valori;
  • redazione dei nuovi inventari.

Fanno parte della Commissione (composta di 3 o 5 commissari):

  • il DS – membro di diritto – o un suo delegato;
  • il DSGA – membro di diritto – delegabile solo in casi eccezionali;
  • gli altri componenti scelti dal DS tra il personale docente e ATA in possesso di competenze tecniche.

La Commissione, con la collaborazione degli altri soggetti impegnati nelle attività di gestione dei beni (subconsegnatari, affidatari ecc.), effettua la ricognizione inventariale che consiste nel rilevare la presenza e la consistenza dei beni confrontando le risultanze inventariali, desumibili dai registri, con l’effettiva presenza dei beni.

Tutte le attività della Commissione saranno inserite in appositi verbali posti agli atti della scuola.

Le operazioni di ricognizione dovranno rilevare in apposito verbale:

  • i beni esistenti in uso, anche quelli rinvenuti e non assunti in carico e inoltre gli eventuali errori materiali rispetto alla precedente documentazione riscontrati durante la ricognizione;
  • i beni non più utilizzabili o posti fuori uso per cause di obsolescenza o di diversa utilizzabilità, che devono essere destinati alla vendita o ceduti gratuitamente o destinati all’eliminazione in quanto individuati come rifiuti (da smaltiti in base alla normativa vigente);
  • i beni mancanti per varie cause (furto, calamità ecc.)

I lavori della Commissione per il rinnovo inventariale saranno sinterizzati nei modelli allegati alle Linee guida:

  • Mod. PV base – Processo verbale che deve essere sottoscritto da tutti i componenti della Commissione e al quale vanno allegati tutti i modelli PV1, PV2, PV3, PV4.

Il verbale della Commissione sugli esiti della ricognizione inventariale potrà rilevare che i beni esistenti (situazione di fatto) corrispondono con quelli risultanti dalle scritture contabili (situazione di diritto) e allora l’operazione potrà considerarsi conclusa. Se invece le situazioni non dovessero concordare dovranno essere effettuate le relative sistemazioni contabili:

  • Se la Commissione rinviene beni non inseriti in inventario e non ancora trascritti, questi devono essere assunti in carico nella categoria di appartenenza annotando ogni notizia utile ai fini della collocazione e identificazione del bene. Il valore da attribuire dovrà essere desunto dalla documentazione presente a scuola; se mancante, dovrà essere attribuito dalla Commissione stessa.
  • Se si riscontra un errore materiale di registrazione del bene, sia rispetto alla quantità sia rispetto al valore ad esso assegnato questo deve essere rettificato regolarizzando con le variazioni in aumento o in diminuzione le varie situazioni individuate.
  • Se si individuano errori materiali di duplicazioni di numeri, erronea distribuzione di categoria, iscrizione di beni non inventariabili, mancato aggiornamento dello scarico dei beni dismessi ecc., si dovrà procedere correggendo tali errori.
  • Se si individuano beni mancanti o distrutti, il DS – appurata la natura, il quantitativo dei beni e il motivo della deficienza – emetterà apposito provvedimento di discarico sentita la Commissione tecnica ex art. 34 del D.I. 129/2018. Il provvedimento di discarico sarà corredato dalla copia dei documenti giustificativi dai quali si evince che il danno subito dall’amministrazione o la diminuzione del valore dei beni mobili non è imputabile al consegnatario.

Se durante la ricognizione la Commissione individua beni non più utilizzabili per le esigenze primarie o obsoleti, questi potranno essere eliminati dall’inventario con le procedure previste all’art. 33 del D.I. 129/2018.

Completate le operazioni di ricognizioni dei beni e delle eventuali sistemazioni contabili la stessa Commissione che ha effettuato la ricognizione procederà all’aggiornamento dei valori dei beni esistenti in uso, che costituiranno il nuovo inventario alla data del 1° gennaio 2022.

I valori di tutti i beni mobili dovranno essere aggiornati basandosi sul criterio dell’ammortamento come stabilito dalle Linee guida ministeriali.

Effettuate tutte le operazioni sopra descritte potranno essere impiantati i nuovi registri di inventario dall’anno 2022. Si dovrà ripartire con una nuova numerazione che inizierà dal numero 1 per ogni registro inventariale e con il nuovo valore stabilito dalla Commissione con le modalità vigenti e sopra descritte.

Attività legate alla contrattazione integrativa

In base a quanto stabilito dal CCNL 2016-2018 la contrattazione integrativa di istituto è avviata entro il 15 settembre e la sua durata, ai sensi dell’art. 7, commi 6 e 7 del Contratto, non può protrarsi oltre il 30 novembre.

I predetti commi prevedono il protrarsi del negoziato al massimo di 60 o 90 giorni nei casi in cui non si raggiunga l’accordo anche su singole materie.

Pertanto, anche se spesso tali scadenze non vengono rispettate, a chiusura dell’anno finanziario 2021 il DSGA potrebbe essere impegnato nelle procedure di propria competenza per la definizione del Contratto Integrativo di Istituto.

Per avviare la contrattazione il DS ha assoluta necessità di conoscere dal DSGA l’elenco e il totale delle somme a disposizione della contrattazione, che non sono solo le somme comunicate dall’Amministrazione Centrale afferenti al MOF. Infatti il DSGA dovrà aggiungere a tali somme le eventuali economie degli anni precedenti e il fondo per la valorizzazione del personale che precedentemente non veniva gestito in contrattazione ed era fruito solo dal personale docente.

Negli ultimi due anni tale fondo è gestito in contrattazione e assegnato al personale docente e ATA in base alle attività svolte che hanno richiesto un maggior impegno professionale e orario.

Considerato inoltre che l’art. 22, comma 4, lett. C3 del CCNL 2016-2018 prevede che siano oggetto di contrattazione di istituto anche i criteri per l’attribuzione di compensi accessori, ai sensi dell’art. 45, comma 1 del D.Lgs. 165/2001 al personale docente, educativo e ATA, inclusa la quota delle risorse relative all’alternanza scuola-lavoro e delle risorse relative ai progetti nazionali e comunitari, eventualmente destinate alla remunerazione del personale, è necessario che nella comunicazione il DSGA comprenda anche le risorse per i PCTO (ex alternanza scuola-lavoro), quelle per i PON e gli Erasmus, eventuali risorse previste dalla ex Legge 440/1997 e fondi per progetti finanziati da enti locali e altri soggetti pubblici e privati.

Quest’anno devono essere considerate anche le risorse aggiuntive messe a disposizione dal M.I. per l’emergenza Covid-19.

Successivamente il DS potrà sottoscrivere l’ipotesi di contratto di istituto e potrà richiedere al DSGA supporto amministrativo-contabile.

Relazione tecnico-finanziaria

Dopo la firma dell’ipotesi di contratto, il DSGA deve predisporre una Relazione tecnico-finanziaria che accompagnerà l’ipotesi stessa e dovrà inviare il tutto ai Revisori dei conti.

La relazione è redatta in base allo schema standard predisposto dal Dipartimento della Ragioneria Centrale dello Stato, d’intesa con il Dipartimento della Funzione Pubblica e pubblicato con circolare n. 25 del 19/07/2012.

La relazione prevede i seguenti 4 moduli:

Costituzione del Fondo per la contrattazione integrativa

Il Modulo 1 si compone di cinque sezioni che riepilogano la costituzione del fondo per i compensi accessori:

  • risorse fisse, previste da norme contrattuali consolidate (fondo istituzione, funzioni strumentali, incarichi ATA, pratica sportiva e ore di sostituzioni per docenti assenti per brevi periodi, fondi forte processo immigratorio ed aree a rischio)
  • risorse variabili, non aventi caratteristica della certezza per gli anni successivi (economie anni precedenti su fondo istituzione, funzioni strumentali, incarichi ATA, pratica sportiva e ore di sostituzioni per docenti assenti per brevi periodi).
Definizione delle poste di destinazione del Fondo per la contrattazione integrativa

II Modulo 2 è composto da sei sezioni in cui si riassume la programmazione delle risorse indicate al Modulo 1, distinguendo le destinazioni non disponibili alla contrattazione integrativa (Quota indennità di direzione al DSGA e al suo sostituto, ore di sostituzione per docenti assenti per brevi periodo ed eventuale fondo di riserva) dalle destinazioni specificamente regolate dal contratto d’istituto (fondo FIS, funzioni strumentali, incarichi specifici, forte processo immigratorio...).

II modulo contiene infine una attestazione motivata, dal punto di vista tecnico-finanziario, del rispetto dei vincoli di carattere generale.

II DSGA attesta che:

  • i fondi previsti in spesa non superano la disponibilità totale in entrata (rispetto di copertura delle destinazioni di utilizzo del Fondo aventi natura certa e continuativa con risorse del Fondo fisse aventi carattere di certezza e stabilità), indicando la percentuale di utilizzo delle risorse;
  • sono state detratte le risorse non disponibili per la contrattazione (indennità al DSGA e suo sostituto, ore eccedenti per la sostituzione del personale assente);
  • la parte disponibile del fondo è stata ripartita tra il personale docente e ATA secondo le percentuali stabilite in contrattazione (è opportuno indicare anche le unità di personale in organico di diritto, distinte in docenti e ATA), fatte salve le risorse specificamente destinate ai vari profili professionali;
  • le risorse relative alla valorizzazione del personale sono state ripartite in misura percentuale tra il personale docente e il personale ATA (es. 90% + 10%).
Schema generale riassuntivo del Fondo per la contrattazione integrativa

Il Modulo 3 riporta uno schema generale riassuntivo del Fondo per la contrattazione integrativa e il confronto con il corrispondente Fondo certificato dell’anno precedente.

Compatibilità economico-finanziaria e modalità di copertura degli oneri del Fondo

Il Modulo 4 si compone di tre sezioni che certificano:

  • l’esposizione della struttura contabile, indicando gli strumenti di verifica del rispetto dei limiti di spesa (assegnazioni MOF ed eventuali fondi stanziati in appositi aggregati di spesa nei modelli B del Programma annuale);
  • la verifica a consuntivo che il limite di spesa del Fondo dell’anno precedente risulta rispettato;
  • l’esatta verifica delle disponibilità finanziarie ai fini della copertura delle diverse voci di destinazione del Fondo.

Tutti gli importi presenti nella relazione vanno indicati al lordo Stato, aggiungendo cioè i contributi a carico dello Stato (24,20% di contributi assistenziali e previdenziali a carico Stato + 8,50% di Contributo IRAP a carico Stato, per un totale di 32,70%) agli importi lordo dipendente che sono quelli comunicati dal M.I. e assegnati nel piano di riparto.

Entro 10 giorni dalla sottoscrizione l’accordo sottoscritto dalle parti, corredato dalle due relazioni (illustrativa del DS e tecnica del DSGA) va inviato, per l’emissione del prescritto parere, ai Revisori dei conti, i quali hanno 15 giorni di tempo per effettuare il controllo sulla compatibilità dei costi ed esprimere eventuali osservazioni.

Trascorsi 15 giorni senza alcuna comunicazione da parte dei Revisori, il testo dell’accordo si intende approvato (silenzio-assenso), viene quindi sottoscritto in via definitiva e produce i suoi effetti a decorrere dal giorno successivo alla firma; se invece ci sono dei rilievi (ovviamente non di merito ma di carattere amministrativo-contabile), la contrattazione sarà riaperta entro i successivi 5 giorni.

I Revisori rilasceranno poi, con apposito verbale, la loro Certificazione di compatibilità finanziaria della Contrattazione Integrativa di Istituto.

Entro 5 giorni dalla sottoscrizione definitiva, il contratto, assieme alle due relazioni di accompagnamento, deve essere trasmesso per via telematica all’ARAN e al CNEL.

La procedura è unificata e basta un solo invio, all’ARAN o al CNEL, per rispondere al requisito della trasmissione a entrambi gli organismi. La procedura richiede l’accredito, sul sito ARAN, del DS in qualità di Responsabile legale dell’ente o amministrazione (RLE) che sarà pertanto in possesso delle relative credenziali di accesso. Il DS deve poi nominare un Responsabile del procedimento (RP) di trasmissione dei contratti integrativi, che spesso è il DSGA, che riceverà a sua volte specifiche credenziali per la trasmissione del contratto.

Importante, soprattutto quest’anno, in caso di trasferimenti/cessazioni e nuovi incarichi, sollecitare il DS a cancellare i vecchi nominativi e registrare, nell’Area riservata alle Pubbliche Amministrazioni, i nuovi responsabili che riceveranno le credenziali necessarie alla trasmissione del contratto.

Conclusioni

Come si evince da quanto sopra esposto, le operazioni di fine anno finanziario a cura del DSGA sono molteplici e delicate.

Questa trattazione non è certamente esaustiva rispetto alle fasi della gestione finanziaria che prevedono, per esempio, un’altra operazione importante propedeutica ad ottenere un Conto consuntivo 2021 corretto, e cioè l’attuazione e verifica delle variazioni al Programma annuale in relazione a tutte le modifiche apportate agli accertamenti e impegni previsti in fase di programmazione.

Auguriamo quindi ai DSGA, soprattutto neoassunti in ruolo, e ai rispettivi staff una buona e corretta chiusura dell’anno 2021, per aprire un 2022 foriero di attività e iniziative progettuali tutte in presenza.

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