Sinergie di Scuola

Gli alunni che quest’anno dovranno sostenere il nuovo esame di Maturità sperimenteranno l’introduzione di molte novità e anche l’effetto di sostanziali modifiche intervenute su un percorso curriculare introdotto con la Legge sulla Buona Scuola.

Mi riferisco all’Alternanza scuola-lavoro, alla quale proprio questa Legge aveva dato un’importanza e un rigore pari a quelli di altri paesi europei e che la Legge Finanziaria 2019 ha modificato sia nel nome che nella durata.

Il nome di ASL cambia in “Percorsi per le competenza trasversali e per l’orientamento” e il numero delle ore passa da 400 per Istituti Tecnici e Professionali e 200 per tutti i Licei nel triennio a 210 per gli Istituti Professionali, 150 per gli Istituti Tecnici e 90 per i Licei.

Il MIUR, con nota prot. n. 3380 del 18/02/2019, ha comunicato queste novità alle Scuole insieme alla riduzione drastica dei finanziamenti, peraltro già resi noti con la circolare del settembre 2018 propedeutica alla stesura del Programma annuale 2019.

La modifica del segmento di alternanza riguarda anche il nuovo Esame di Stato 2019, poiché la frequenza del tirocinio di ASL per gli studenti dell’ultimo anno non costituirà più requisito di ammissione agli esami. Questo non significa che la ASL sparirà del tutto nell’esame: infatti, secondo le dichiarazioni dell’attuale Ministro Bussetti, «una parte dell’orale sarà dedicata all’alternanza, che è un potente strumento di orientamento e di acquisizione di competenze trasversali».

Inoltre, i Percorsi entreranno nella valutazione complessiva dello studente al momento del calcolo dei crediti scolastici.

In base al nuovo Regolamento sugli esami di Stato, fatto 100 il punteggio massimo che uno studente può raggiungere, dalle due prove scritte e dall’orale i candidati possono arrivare fino a 60 punti mentre gli altri 40 provengono dal tesoretto accumulato nel triennio, vale a dire dalla media dei voti ottenuti dallo studente nelle varie materie in terza, quarta e quinta superiore.

Come si legge nell’O.M. n. 205 dell’11/03/2019, «gli eventuali percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, previsti dal D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77, e così ridenominati dall’art. 1, c. 784, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, concorrono alla valutazione delle discipline alle quali tali percorsi afferiscono e a quella del comportamento, e contribuiscono alla definizione del credito scolastico». Ciò significa che il consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, al momento di decidere l’attribuzione del punteggio per il credito maturato nel triennio, dovrà tener conto anche delle esperienze di alternanza scuola-lavoro.

Novità

Le novità che le norme di riferimento hanno prodotto sull’esame 2019 sono le seguenti:

Requisiti di ammissione dei candidati interni

Sono ammessi agli esami, salvo quanto previsto dall’art. 4, comma 6 del D.P.R. 249/1998, gli studenti in possesso dei seguenti requisiti:

  1. frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, salvo le deroghe previste dall’art. 14, comma 7 del D.P.R. 122/2009;
  2. aver conseguito la sufficienza in tutte le discipline, fatta salva la possibilità per il consiglio di classe di ammettere l’alunno, con adeguata motivazione, anche con un voto inferiore a sei decimi in una disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto;
  3. aver conseguito la sufficienza in condotta. Sarà possibile ammettere un candidato pur in presenza di una o più insufficienze a differenza di quanto avveniva negli anni passati.

Credito scolastico

Il credito scolastico passa da 25 a 40 punti. I 40 punti, conseguibili negli ultimi tre anni, sono così distribuiti: max 12 punti per il terzo anno; max 13 punti per il quarto anno; max 15 per il quinto anno. I consigli di classe hanno provveduto a convertire, secondo le nuove tabelle, il credito scolastico attribuito alle attuali classi per la classe terza e quarta.

Prove d’esame

Le prove d’esame non sono più quattro ma tre: prova d’italiano; seconda prova di indirizzo; prova orale. Non si effettuerà più la terza prova che veniva predisposta dalla commissione.

È abolita la tesina

I candidati, su proposta della commissione, devono:

  • analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi affinché la commissione verifichi l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità argomentativa e critica del candidato;
  • esporre, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza di alternanza scuola-lavoro.

Entra a far parte della prova orale anche l’alternanza scuola lavoro. La commissione, inoltre, dovrà verificare le competenze di cittadinanza e costituzione degli studenti.

Griglie nazionali di valutazione

Le prove scritte saranno corrette utilizzando le griglie fornite dal MIUR, in modo da assicurare omogeneità nelle correzioni in tutta Italia.

Esito finale

Il voto finale resta in centesimi e deriva dalla somma di: credito scolastico (max 40 punti); prima prova (max 20 punti); seconda prova (max 20 punti); colloquio (max 20 punti).

Punteggio massimo conseguibile 100/100. Il punteggio minimo, ai fini del superamento dell’esame, è di 60/100.

Curriculum dello studente

Superato l’esame di Stato, ai candidati viene rilasciato il diploma con allegato il curriculum dello studente, che contiene la carriera scolastica dell’alunno: dalle discipline studiate ai livelli di apprendimento conseguiti nella prova Invalsi, dalle competenze in lingua inglese alle attività di alternanza scuola-lavoro svolte.

Il colloquio

I riferimenti normativi da tenere presenti sono:

Ai sensi di queste norme i candidati all’Esame dell’anno 2019 nel corso del colloquio esporranno attraverso una breve relazione o un prodotto anche multimediale le esperienze vissute durante gli stage effettuati in azienda nel corso del triennio, le competenze acquisite, l’importanza del vissuto sulle scelte successive sia di studio che di lavoro nel post-diploma.

La relazione

Proviamo a elencare i punti che la breve relazione sulle esperienze degli alunni in ASL dovrebbe contenere:

1. Introduzione
2. La struttura ospitante
   2.1 Composizione dell’azienda: chi è, di cosa si occupa, quante persone ci lavorano
   2.2 Obiettivi del progetto formativo: i compiti previsti e gli obiettivi finali da raggiungere
   2.3 Durata del progetto: numero di ore svolte, specificando se in orario scolastico o extrascolastico ecc.
3. L’attività di alternanza
   3.1 Tutoraggio: periodo di affiancamento, attività svolte insieme
   3.2 I compiti assegnati: Di cosa dovevi occuparti e con chi
   3.3 Eventuali criticità: Ci sono stati momenti di difficoltà? Se sì, come li hai superati?
4. Obiettivi e crescita personale e professionale
   4.1 Gli obiettivi sono stati raggiunti?
   4.2 Cosa hai imparato a livello professionale?
   4.3 Nuove conoscenze e capacità relazionali: esempi
   4.4 Eventuali criticità riscontrate e soluzioni proposte
5. Considerazioni finali

La breve relazione, come sopra accennato, potrebbe essere redatta anche come elaborato multimediale e rappresenterebbe veramente, per i candidati, un momento di riflessione globale su questa esperienza unica e determinante per la propria crescita individuale.

La verifica sui percorsi e le aziende

In conclusione si ritiene che il percorso di alternanza sia veramente utile e importante per gli studenti, per introdurli gradualmente al mondo del lavoro che li attende dopo il diploma o l’università, preparandoli e formandoli dal punto di vista pratico e di rapporti sociali che si instaurano in ambito lavorativo. L’obiettivo finale e auspicato è sicuramente quello di ridurre il tasso di disoccupazione giovanile.

Le critiche sull’utilità del percorso scuola-lavoro, che ha portato il Governo a proporre le modifiche alla norma precedente, sono state sollevate proprio da alcuni studenti che hanno lamentato di aver trascorso le ore obbligatorie dell’alternanza a preparare caffè, fare fotocopie e svolgere altre mansioni di bassa manovalanza per l’azienda, senza arricchire minimamente il proprio bagaglio di esperienza professionale.

In un’ottica di ottimizzazione del percorso in futuro quindi, aldilà della definizione terminologica (ASL o PCTO) e del numero di ore, sarebbe importante e opportuno intervenire in modo da verificare veramente la qualità dei percorsi progettati e attivati e la serietà delle aziende scelte per il percorso di stage.

© 2024 HomoFaber Edizioni Srl - Tutti i diritti riservati. Sono vietate la copia e la riproduzione senza autorizzazione scritta. Sono ammesse brevi citazioni ed estratti indicando espressamente la fonte (Sinergie di Scuola) e il link alla home page del sito.