Sinergie di Scuola

L’anno scolastico da poco iniziato vede un assetto di personale in gran parte rinnovato e aumentato nel numero, che permetterà di svolgere il servizio sicuramente meglio degli anni precedenti nonostante gli effetti della pandemia da Covid-19.

Finalmente infatti, dopo gli ultimi concorsi, quest’anno scolastico ha visto l’immissione in ruolo di molti Dirigenti scolastici e Direttori SGA (anche se purtroppo molte scuole ne sono tuttora sprovviste).

Dirigente scolastico e Direttore SGA appena nominati e quelli che, per vari motivi, hanno raggiunto una nuova sede dovranno capire al più presto lo stato della gestione precedente, trovandosi subito nella necessità di prendere in mano il Programma annuale, l’atto contabile in cui vengono previsti i contenuti dell’attività gestionale e finanziaria che si traduce principalmente in operazioni di entrata e di spesa, in coerenza con quanto previsto e organizzato nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa. In altre parole, il documento contabile che è la traduzione in termini finanziari degli elementi progettuali e delle attività previste e organizzate nel PTOF dell’Istituzione scolastica ed educativa.

Le prime azioni da effettuare sono quindi: verificare lo stato di effettuazione di Attività e Progetti, la consistenza di cassa, l’utilizzo dell’Avanzo di amministrazione, in un anno in cui – nonostante l’assenza degli alunni a partire dai primi di marzo – l’attività gestionale è stata comunque molto presente per tutte le iniziative legate al blocco del contagio e poi, nell’estate, alla preparazione per la ripresa della scuola.

L’assegnazione dei fondi alle scuole

Proprio per questo motivo, per cercare di attutire le problematiche messe in campo dalla pandemia Covid 19 e sostenere gli alunni e le famiglie in difficoltà, il governo in più riprese ha inviato fondi alle scuole da poter utilizzare per una lunga serie di bisogni. Tutte le risorse stanziate sono state riepilogate dal M.I. con nota 29072 del 30/09/2020 recante indicazioni per il Programma annuale 2020 e 2021.

L’Ufficio IX della Direzione Generale per le risorse umane, finanziarie e i contratti del Ministero dell’Istruzione, ai sensi dell’art. 231, comma 9 del D.L. 34/2020, ha infatti provveduto alla tempestiva comunicazione e assegnazione delle risorse alle scuole sulla base dei criteri e parametri vigenti per la ripartizione del fondo per il funzionamento delle Istituzioni scolastiche.

Trattandosi di risorse finalizzate, il Dirigente scolastico avrà disposto la necessaria variazione al Programma annuale con decreto da trasmettere per conoscenza al Consiglio d’Istituto.

Il Direttore SGA avrà provveduto ad effettuare la variazione, e per gli Istituti in cui l’organico non era a regime è sicuramente necessario che ciò sia fatto al più presto.

A seguito della comunicazione e assegnazione delle risorse da parte del Ministero dell’Istruzione, le Istituzioni scolastiche avranno poi provveduto a:

  • Accertare le somme in parola, in conto competenza, nell’Aggregato “03 Finanziamento dallo Stato”, Voce “06 Altri Finanziamenti vincolati dallo Stato”, sotto-voce “Risorse ex art. 231, comma 1, D.L. 34/2020”.
  • Imputare, tenuto conto della pianificazione degli interventi da attivare, le risorse in entrata nelle diverse destinazioni di spesa in funzione delle finalità di utilizzo delle risorse medesime. A titolo meramente esemplificativo, qualora si decida di attivare tre diversi interventi: acquisto di dispositivi e di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, acquisto di servizi professionali di formazione per il personale e acquisto di strumenti per la didattica a distanza, gli stessi andranno imputati, rispettivamente: o categoria “A01 – Funzionamento generale e decoro della scuola”, scheda di destinazione “Risorse ex art. 231, comma 1, D.L. 34/2020”; o categoria “P04 – Progetti per “Formazione/aggiornamento del personale”, scheda di destinazione “Risorse ex art. 231, comma 1, D.L. 34/2020”; o categoria “A03 – Didattica”, scheda di destinazione “Risorse ex art. 231, comma 1, D.L. 34/2020”.
  • Allocare le spese per natura in ciascuna scheda di destinazione di cui sopra, secondo la sezione spese del piano dei conti.
  • Monitorare l’avanzamento dei singoli interventi e curare le ordinarie operazioni di registrazione contabile. Il Ministero chiarisce che è rimessa alla discrezionalità della singola istituzione scolastica la possibilità di aumentare con risorse proprie la dotazione di uno o più interventi da attivare con le risorse di cui all’art. 231, comma 1 del D.L. 34/2020, fermo restando la necessità di mantenere una contabilità separata ai fini della rendicontazione.

Cosa hanno acquistato le scuole

I beni, servizi e lavori che le scuole hanno potuto acquistare con le risorse messe a disposizione dal decreto rilancio, a titolo esemplificativo sono:

  • servizi di formazione e aggiornamento del personale, con riferimento all’adozione e applicazione del lavoro agile (anche per il personale ATA nel rispetto delle relative mansioni), alla didattica a distanza, alla sicurezza sui luoghi di lavoro per la ripresa dell’attività scolastica in modo adeguato rispetto alla situazione epidemiologica;
  • servizi professionali e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per la didattica a distanza e per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica;
  • servizi di lavanderia;
  • servizi di rimozione e smaltimento di rifiuti, anche speciali;
  • fornitura di dispositivi di protezione e di materiali per l’igiene individuale (es. mascherine chirurgiche o di comunità, FFP2, FFP3, guanti monouso, gel disinfettanti);
  • fornitura di prodotti di igiene degli ambienti (es. disinfettanti per arredi, per pavimenti);
  • fornitura di ogni altro materiale, anche di consumo, in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (es. termoscanner, pannelli in plexiglass, kit pronto soccorso, macchinari per pulizie);
  • acquisto di piattaforme e strumenti digitali di supporto al recupero delle difficoltà di apprendimento, anche per la didattica a distanza, per studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali;
  • acquisto e/o noleggio di dispositivi digitali e di connettività per gli studenti meno abbienti, anche con eventuale possibilità di rimborso del costo dell’abbonamento per la connettività per la durata dell’emergenza (es. notebook, personal computer, tablet);
  • acquisto e/o noleggio e leasing di hardware, comprensivi di servizi di installazione e formazione per utilizzo;
  • servizi di manutenzione di hardware, software e altri sistemi informatici;
  • acquisto licenze software;
  • acquisto e/o noleggio e leasing attrezzature per l’adeguamento dei laboratori per le nuove modalità didattiche compatibili con la situazione emergenziale (es. attrezzature per laboratori scientifici, attività agro-alimentare);
  • acquisto biglietti per visite guidate virtuali (es. musei, gallerie d’arte);
  • fornitura di strumenti editoriali e didattici innovativi;
  • servizi di progettazione degli spazi didattici per garantire le condizioni di sicurezza rispetto alla situazione epidemiologica;
  • fornitura di arredi scolastici, anche con riferimento alla didattica a distanza (es. banchi modulari componibili);
  • servizi di progettazione e gestione delle aree esterne per garantire le condizioni di sicurezza rispetto alla situazione epidemiologica (es. adeguamento e gestione delle aree verdi);
  • servizi di progettazione e fornitura di apposita segnaletica per garantire la ripresa dell’attività scolastica in condizioni di sicurezza rispetto alla situazione epidemiologica;
  • fornitura e installazione di prodotti per la sorveglianza (es. videocamere e monitor);
  • piccola manutenzione e servizi di pulizia straordinaria, sanificazione e disinfestazione;
  • servizi di manutenzione degli arredi cancelli e attrezzature (es. attrezzature laboratori, attrezzature palestra);
  • altri interventi di adattamento di spazi interni ed esterni e delle loro dotazioni allo svolgimento dell’attività didattica in condizioni di sicurezza.

Il Ministero chiede alle Scuole tempi stretti in quanto gli acquisti dovranno essere effettuati entro il 30 settembre 2020 o comunque dovranno essere completate le procedure di affidamento.

Ogni Istituzione scolastica dovrà rendicontare quanto ricevuto tramite invio telematico dell’apposta scheda, completa della validazione da parte del revisore dei conti e secondo le modalità descritte nella guida allegata alla nota sotto indicata entro il 30 ottobre 2020.

La rendicontazione, come riferisce la nota M.I. prot. 19192 del 7/07/2020, avviene direttamente sull’apposita piattaforma “PNSD – Gestione Azioni”, alla quale è possibile accedere sia dall’area riservata del portale del Ministero dell’Istruzione sia dal sito tematico del PNSD, compilata in tutte le sue parti completa della relazione finale di monitoraggio, sottoscritta digitalmente dal Dirigente scolastico e validata, direttamente tramite applicativo, dal revisore dei conti del Ministero dell’Istruzione.

La data ultima di inoltro della rendicontazione da parte del Dirigente scolastico, tramite piattaforma, alla validazione del revisore dei conti è fissata in ogni caso al 20 ottobre 2020.

Si segnala inoltre che con nota 23435 del 5/10/2020 il M.I. ha dato il via al monitoraggio sullo stato di utilizzo delle risorse, per definire un eventuale piano di redistribuzione delle somme non impegnate entro il 30 settembre 2020. A tal fine è stata implementata, sul Bilancio Integrato Scuole (BIS), un’apposita funzionalità che consente alle Istituzioni scolastiche la visualizzazione delle risorse assegnate, la loro rendicontazione e l’eventuale richiesta di fondi aggiuntivi. Tale funzione è disponibile fino al 16 ottobre. Le risorse finanziarie rimaste inutilizzate entro il 30 settembre dovranno essere versate entro il 16 ottobre in conto entrata del bilancio dello Stato.

Il Programma annuale

Dirigente scolastico e Direttore SGA, dopo queste operazioni preliminari necessarie a verificare lo stato dell’arte delle necessità della scuola e la verifica di quanto didatticamente è stato fatto dal punto di vista soprattutto progettuale fino ai primi di marzo, dovranno prepararsi anche a stendere il Programma annuale dall’anno finanziario 2021 che sarà redatto secondo l’iter seguente:

  • predisposto dal Dirigente scolastico con la collaborazione del DSGA per la parte economico-finanziaria;
  • proposto dalla Giunta Esecutiva, insieme alla relazione illustrativa, entro il 30 novembre dell’anno precedente a quello di riferimento, al Consiglio di Istituto che deve poi approvarlo (entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, anche nel caso di mancata acquisizione del parere dei revisori dei conti entro la data fissata per la deliberazione stessa);
  • sottoposto, insieme alla relazione illustrativa, sempre entro il 30 novembre, ai revisori dei conti per il parere di regolarità contabile; i revisori rendono, di norma, il parere entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento (il parere può essere acquisito anche telematicamente ed essere verbalizzato successivamente).

Il M.I., ai fini della tempestiva elaborazione del Programma, entro il 30 settembre di ciascun anno eroga alla scuola la quota del fondo di funzionamento relativa al periodo settembre-dicembre e comunica quella relativa al periodo gennaio-agosto dell’anno relativo alla nuova programmazione.

La quota gennaio-agosto va erogata entro e non oltre il 28 febbraio dell’esercizio finanziario cui fa riferimento il Programma annuale.

Nella predisposizione del Programma annuale intervengono diverse componenti della scuola, alle quali vengono assegnate differenti responsabilità e attribuzioni che possono essere schematizzate come in questa tabella.

La relazione al Programma annuale

L’art. 5, comma 8 del D.I. 129/2018, nuovo Regolamento di contabilità delle II.SS. Autonome, prevede che al Programma annuale sia allegata una relazione stilata dal Dirigente scolastico in collaborazione con il Direttore SGA per la parte di sua competenza, e cioè l’indicazione di tutte le entrate aggregate secondo la loro provenienza, nonché gli stanziamenti di spesa aggregati per le esigenze di funzionamento amministrativo e didattico generale.

La relazione deve descrivere dettagliatamente gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse, in coerenza con il PTOF, e dovrebbe toccare i seguenti punti:

  • normative di riferimento;
  • dati che caratterizzano l’Istituto (alunni, personale, beni e locali disponibili);
  • rapporti istituzionali e socio-economici instaurati nel contesto territoriale;
  • obiettivi da realizzare;
  • analisi delle entrate e delle spese;
  • finalità e voci di spesa cui vengono destinate le entrate derivanti dal contributo delle famiglie, da erogazioni liberali e da quelli reperiti mediante sistemi di raccolta fondi e piattaforme di finanziamento collettivo;
  • risultati della gestione in corso e quelli raggiunti nel precedente esercizio finanziario.

Per le scuole in cui sono presenti gestioni economiche separate, la relazione deve indicare: l’indirizzo economico produttivo, gli obiettivi da realizzare, le risorse umane e strumentali da utilizzare e le entrate e le spese programmate per raggiungere il pareggio.

Il Programma annuale dopo il D.I. 129/2018

Per la stesura del nuovo Programma annuale il M.I. con nota prot. 25674 del 20/12/2018 ha inviato alle scuole i nuovi schemi di bilancio, il nuovo piano dei conti e il nuovo piano delle destinazioni per rendere conforme al D.I. 129/2018 la rappresentazione grafica dei processi contabili delle Istituzioni scolastiche.

In questo nuovo processo hanno subito modifiche sia la rappresentazione delle Entrate, classificate per fonte di finanziamento distinte in 3 livelli (aggregato, voce, sottovoce) sia le Spese, classificate per natura, anch’esse in 3 livelli (tipo, conto e sottoconto).

Il piano delle destinazioni è articolato per le spese in Attività, Progetti e Gestioni economiche. Quindi tutto ciò che le Istituzioni scolastiche programmano nel PTOF è distinto in queste 3 finalità di spesa.

Le Attività sono tutte quelle azioni senza le quali le Istituzioni scolastiche non potrebbero funzionare: funzionamento generale, amministrativo, didattico, orientamento, PCTO ex Alternanza scuola-lavoro, viaggi e visite guidate.

I Progetti, vero carattere distintivo di ogni scuola, vengono riorganizzati in 5 aree:

  1. Progetti in ambito “Umanistico e sociale”
  2. Progetti in ambito scientifico, tecnico e professionale
  3. Progetti per “Certificazioni e corsi professionali”
  4. Progetti per “Formazione / aggiornamento professionale”
  5. Progetti per “Gare e concorsi”

Per esempio, un eventuale progetto riguardante l’inclusione sociale e lotta al disagio, indipendentemente dalla fonte di finanziamento, potrà essere classificato all’interno dell’aggregato P02 – Progetti in ambito “Umanistico e sociale” (Es: P02-01 – Progetto inclusione sociale; P02-02 – Progetto lotta al disagio giovanile).

Nel modello B, cioè la scheda finanziaria allegata ad ogni progetto e attività in fase di programmazione, ogni scuola dovrà inserire:

  1. il nome dello specifico progetto (es. Inclusione sociale e lotta al disagio 2019 – fondi PON FSE);
  2. le entrate che saranno utilizzate per il progetto;
  3. le spese che si prevede di sostenere.

Ciascuna scuola potrà definire e descrivere i singoli progetti/attività come preferisce, ma dovrà classificarli in funzione delle opzioni disponibili.

Non vi sono, pertanto, cambiamenti rispetto ai precedenti schemi per quanto riguarda la descrizione dei singoli progetti e attività, ma esclusivamente con riferimento alla classificazione degli stessi.

Si elencano alcuni esempi di progetti per il regolare inserimento nella specifica categoria:

Ambito “Umanistico e sociale”
  • arte, musica, spettacolo (es. storia della musica)
  • benessere, salute e sicurezza
  • cittadinanza e legalità (es. educazione civica)
  • discipline e arti motorie
  • giochi e attività ludiche per la crescita
  • integrazione, inclusione, parità, solidarietà
Ambito “Scientifico, tecnico e professionale”
  • design e progettazione architettonica (es. workshop di design)
  • discipline sanitarie;
  • enogastronomia e cultura dell’alimentazione (es. laboratori di cucina)
  • telecomunicazioni (es. alfabetizzazione informatica)
  • meccanica, elettronica, impiantistica, energia (es. sistemi elettrici ed elettronici)
  • scienze matematiche (es. algebra, analisi)
  • scienze naturali ambiente e territorio, astronomia (es. studio degli ecosistemi)
“Certificazioni e corsi professionali”

Spese per percorsi di studio e corsi professionalizzanti nelle diverse discipline che prevedono il rilascio di certificazioni o attestati (es. certificazione sportiva).

“Formazione / aggiornamento del personale”

Rientrano in tale aggregato spese per corsi funzionali alla formazione o aggiornamento del personale con riferimento ad ogni tematica (es. lingua, formazione dei neo assunti).

“Gare e concorsi”

Attivazione di progettualità relative alla partecipazione a gare e concorsi.

La nota MIUR prot. 4939 del 20/02/2019 ha comunicato alle scuole, per ciascuna iniziativa autorizzata dall’Autorità di Gestione nell’ambito dei Progetti PON FSE e FESR, la relativa categoria di riferimento per la classificazione delle spese.

Da tale classificazione si evince che i PON FESR sono da riferirsi all’Attività A03 – Didattica e che i PON FSE dedicati all’Orientamento e all’Alternanza scuola-lavoro sono da riferire alle relative Attività A06 – Orientamento e A04 – ASL (Alternanza scuola-lavoro) del Programma annuale.

Verifica e modifica del Programma annuale

L’art. 10 del D.I. 129/2018 stabilisce che almeno una volta durante l’esercizio finanziario, il Consiglio di Istituto entro il 30 giugno verifichi le disponibilità finanziarie dell’Istituto, lo stato di attuazione del Programma e le modifiche che si rendono eventualmente necessarie. Il Dirigente scolastico può richiedere ulteriori verifiche nel corso dell’anno, oltre a quella già specificata.

La necessità di apportare modifiche alla programmazione finanziaria di cui al relativo Mod. A, approvata dal Consiglio di Istituto, può essere determinata dalle seguenti motivazioni:

  • variazioni, in aumento o in diminuzione, delle entrate inizialmente iscritte nel Programma annuale, comprese nuove e ulteriori fonti di finanziamento regolarmente accertate;
  • adeguamento della programmazione iniziale all’andamento del funzionamento amministrativo e didattico generale e dei progetti inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa, in relazione agli impegni di spesa effettivamente assunti, anche mediante storni da effettuarsi o all’interno di un singolo progetto/attività o tra differenti progetti/attività;
  • utilizzo del fondo di riserva: l’art. 8 del D.I. 129/2018 dispone che, all’atto della predisposizione del Programma annuale, sia iscritto tra le spese un fondo di riserva determinato in misura non superiore al 10% della dotazione ordinaria, da utilizzare nel caso in cui la realizzazione di un progetto richieda l’impiego di risorse eccedenti rispetto alla programmazione iniziale per spese maggiori o impreviste;
  • utilizzo del maggiore avanzo di amministrazione: l’art. 5 del D.I. 129/2018 prevede che, di norma, il Programma annuale venga approvato entro il 31 dicembre dell’esercizio finanziario precedente quello cui si riferisce, con la conseguente iscrizione, nel relativo Mod. A, di un avanzo di amministrazione “presunto”; in seguito alle operazioni di chiusura delle scritture contabili alla data del 31 dicembre e all’effettiva quantificazione dell’avanzo di amministrazione determinatosi alla medesima data, si può senz’altro procedere, mediante modifica da effettuarsi anche in sede di verifica al 30 giugno, alla definitiva iscrizione dell’avanzo di amministrazione nel Programma annuale, previo accertamento della sua effettiva realizzazione, anche dal punto di vista della disponibilità finanziaria.

Il Programma annuale può essere modificato per:

  1. apportare variazioni nell’ambito delle spese del progetto senza variare l’importo totale della spesa prevista. In tal caso le variazioni di spesa non variano la disponibilità del progetto e possono essere disposte con decreto del Dirigente, che non è obbligatorio trasmettere per conoscenza al Consiglio d’istituto;
  2. apportare variazioni per nuove o maggiori entrate finalizzate. In tal caso le variazioni di entrata e di spesa del programma annuale possono essere disposte con decreto del Dirigente, da trasmettere per conoscenza al Consiglio d’Istituto;
  3. apportare variazioni allo stanziamento dei progetti utilizzando il fondo di riserva. In tal caso il Dirigente può disporre il prelievo con proprio decreto da comunicare al Consiglio d’Istituto nella prima riunione utile per la conseguente modifica del Programma annuale; lo stesso infatti può ordinare la spesa eccedente, nel limite massimo del 10% della dotazione originaria del progetto, senza preventiva delibera del Consiglio;
  4. apportare variazioni per nuove o maggiori entrate non finalizzate. Il Consiglio d’Istituto approva le modifiche necessarie, con deliberazione motivata e seguendo l’iter completo di predisposizione del dirigente, proposta della giunta al Consiglio d’Istituto e approvazione da parte di quest’ultimo;
  5. variazioni per utilizzo della disponibilità da programmare. Il Consiglio d’Istituto approva le modifiche necessarie, con deliberazione motivata e seguendo l’iter completo di predisposizione del dirigente, proposta della giunta al Consiglio d’Istituto e approvazione da parte di quest’ultimo.

Pertanto, nei casi in cui sia necessario variare lo stanziamento dei progetti/attività o inserirne di nuovi, il Consiglio d’Istituto approva le modifiche necessarie con deliberazione motivata, seguendo l’iter completo di predisposizione del Dirigente su proposta della Giunta.

Modelli da utilizzare

L’attività di modifica al Programma annuale viene evidenziata nel Mod. F, nel quale vengono esposte le modifiche che possono essere effettuate durante l’esercizio finanziario, relativamente sia a nuovi Progetti sia ad eventuali integrazioni e variazioni che si rendano necessarie rispetto alla programmazione iniziale o ad una precedente modifica.

I modelli relativi alla verifica e alla modifica del Programma annuale che accompagnano il suddetto Mod. F sono:

  1. Scheda illustrativa Finanziaria Modifica Progetto/Attività – Mod. G (la scheda B del Programma annuale che si evolve in G dopo le azioni di Gestione);
  2. Situazione Amministrativa alla data – Mod. C (cioè situazione Amministrativa Presunta);
  3. Rendiconto Progetto/Attività – Mod. I;
  4. Attuazione Programma annuale – Mod. H-bis.

Alla relazione di verifica del Dirigente scolastico viene allegata una relazione predisposta dal Direttore SGA che contiene le entrate accertate, gli impegni assunti e i pagamenti eseguiti. A detta relazione vanno allegati i seguenti modelli:

  1. Mod. H-bis – Attuazione Programma annuale;
  2. Mod. I – Rendiconto Progetto / Attività.

Tutte le attività di modifica dell’esercizio finanziario si svolgono tra il 1° gennaio e il 30 novembre termine ultimo per le variazioni di Bilancio, tranne eccezioni motivate.

Le modifiche al Programma annuale possono essere classificate per quanto riguarda l’efficacia in:

  • modifiche di competenza del Dirigente scolastico che sono immediatamente esecutive, ma devono essere portate a conoscenza del Consiglio d’Istituto (art. 11, comma 3);
  • modifiche di competenza del Dirigente scolastico che sono immediatamente esecutive, ma sono soggette a delibera del Consiglio d’Istituto (art. 8, commi 2 e 4);
  • modifiche predisposte dal Dirigente scolastico che sono esecutive dopo l’approvazione del Consiglio d’Istituto (art. 10, comma 3).

Le competenze del DSGA in materia amministrativo-contabile

Le principali competenze del DSGA di tipo amministrativo, contabile e direttivo non sono dettate solo dal CCNL del Comparto Scuola, ma anche del D.I. 129/2018, nuovo Regolamento di contabilità delle Istituzioni scolastiche, in cui tale figura è analizzata in relazione al rapporto di stretta collaborazione con il Dirigente scolastico soprattutto nella stesura dei più importanti documenti di cui la scuola deve dotarsi: il Programma annuale e il Conto consuntivo.

Il DSGA fa parte di diritto della Giunta Esecutiva in cui ricopre il ruolo di Segretario. Ha la custodia di tutti i documenti inerenti i procedimenti amministrativo-contabili, che mette a disposizione dei membri del Consiglio di Istituto che ne facciano richiesta.

Nell’ambito della contrattazione interna d’istituto, il DSGA effettua il controllo sul Contratto d’Istituto e stila apposita relazione. In particolare i compiti previsti per il Direttore sono i seguenti:

  • collabora con il Dirigente scolastico alla stesura del Programma annuale e della sua relazione;
  • redige le schede illustrative finanziarie di ogni singolo progetto, attività e gestioni separate comprese nel Programma annuale;
  • provvede all’accertamento delle entrate;
  • predispone apposita relazione ai fini della verifica al Programma annuale che entro il 30 giugno il Consiglio di Istituto esegue;
  • aggiorna costantemente le schede illustrative finanziarie dei singoli progetti, attività e gestioni separate con riferimento alle spese sostenute;
  • firma, congiuntamente al Dirigente, le reversali di incasso e i mandati di pagamento;
  • provvede alla liquidazione delle spese, previo accerta- mento della regolarità della fornitura dei beni o dell’esecuzione dei servizi, sulla base di titoli e dei documenti giustificativi comprovanti il diritto dei creditori;
  • provvede alla gestione del fondo delle minute spese;
  • predispone il Conto Consuntivo entro il 15 marzo e collabora con il Dirigente scolastico alla stesura della relazione;
  • è responsabile della tenuta della contabilità, delle registrazioni e degli adempimenti fiscali;
  • svolge le attività negoziali eventualmente delegate dal Dirigente;
  • svolge l’attività istruttoria necessaria al Dirigente per espletare l’attività negoziale;
  • espleta le funzioni di ufficiale rogante per la stipula di atti che richiedono la forma pubblica;
  • provvede alla tenuta della documentazione inerente l’attività negoziale;
  • ha la custodia del registro dei verbali dei Revisori dei conti.

In base alle competenze e responsabilità il DSGA dovrà quindi possedere:

  • solida conoscenza della normativa a livello giuridico e finanziario;
  • grande disponibilità al colloquio a tutti i livelli;
  • capacità di leadership e di problem solving;
  • conoscenza delle nuove tecnologie per utilizzarle al meglio a sostegno di una richiesta dell’utenza sempre più diversificata ed esigente.

Conclusioni

Il Programma annuale è senz’altro il documento finanziario più importante della Scuola Autonoma, e saperlo predisporre correttamente è l’operazione basilare per un DSGA. Per tale ragione sono necessarie preparazione ed esperienza, e in tale ottica è fondamentale, soprattutto in questo anno e nel prossimo, una massiccia attività di formazione per i neo-assunti, mirata in particolare agli aspetti più pratici e operativi dell’attività che il solo studio non consente di affrontare adeguatamente.

Sicuramente sarebbe stato necessario affiancare i nuovi DSGA ad un tutor, come è stato per i Dirigenti scolastici, ma questo importante supporto non è stato previsto.

Il M.I. con la nota prot. 28419 del 17/09/2020, avente per oggetto: “Piano di formazione per i neoassunti DSGA a.s. 2020/2021”, risponde in parte a questa necessità e prevede che a partire da novembre 2020, fino a marzo 2021, si effettueranno corsi on-line per l’approfondimento delle più importanti tematiche utili al delicato lavoro di questi professionisti.

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