Sinergie di Scuola

Ad ogni anno scolastico è così! Al primo giorno di scuola ci si chiede se si sarà in grado di affrontare l’anno appena iniziato, e mentre si cerca di darsi e dare una risposta a chi si affida alla nostra comunità educante, ecco che ci si trova seduti intorno al tavolo delle riunioni per predisporre il piano degli adempimenti di fine anno scolastico.

Il 2017/2018 è un anno che gli operatori scolastici ricorderanno perché, dopo quasi un decennio, ha visto il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, ma è anche l’anno di altre novità, come ad esempio le prime prove Invalsi per la scuola secondaria computer based e anche delle prime prove Invalsi per la lingua Inglese. Per il primo ciclo di istruzione è l’anno del nuovo esame di Stato, culmine degli adempimenti conclusivi per i docenti di tale segmento dell’istruzione scolastica italiana.

Giugno è un mese importante anche per chi amministra la scuola. È infatti il momento in cui si fa il punto sull’attuazione del programma annuale, si esamina cioè quel che si è realizzato e si buttano le basi per quel che si realizzerà da settembre in poi, ossia nel prossimo anno scolastico.

Perché nella scuola è così che funziona: mentre un anno sta per chiudersi, già il successivo avanza a gran passo. Ogni anno ha i suoi “riti” e le sue “sorprese”: sempre uguale, ma sempre diverso.

Entriamo nel vivo del nostro approfondimento, quindi, esaminando alcuni adempimenti conclusivi che riguardano le diverse componenti della comunità educante.

Personale docente

Relazioni finali e rendicontazione attività svolte

Oltre quelli canonici connessi alla conclusione delle attività didattiche d’aula, numerosi sono gli adempimenti finali che riguardano i docenti.

Alcuni di questi sono legati all’attività didattica in senso stretto, altri sono legati all’ambito didattico in senso più ampio. Tra i primi ricordiamo gli adempimenti connessi alle valutazioni finali, agli scrutini di fine anno e allo svolgimento degli esami di Stato; fra i secondi, le rendicontazioni relative ai progetti di ampliamento dell’offerta formativa in cui essi sono coinvolti e quelle relative ai percorsi di formazione e aggiornamento svolti.

I docenti, nell’ambito degli adempimenti di fine anno, innanzitutto devono controllare con particolare attenzione di aver correttamente e completamente compilato il registro di classe e il registro personale dell’insegnante.

Occorre ricordare infatti che entrambi sono documenti ufficiali. In particolare, il registro di classe è un atto pubblico il cui contenuto è rilevante non solo ai fini didattici, ma anche per attestare fatti ed eventi verificatisi nello svolgimento della funzione docente e in quella propria del consiglio di classe.

Ad onor del vero occorre dire che ci sono stati diversi pronunciamenti giurisprudenziali che hanno attribuito la natura di “atto pubblico” oltre che al registro di classe, espressamente previsto dall’art. 41 del R.D. 965/1924, anche al giornale dell’insegnante; pertanto è buona norma controllare che entrambi siano accuratamente compilati almeno entro il giorno antecedente lo svolgimento dello scrutinio finale, assicurandosi che siano «diligentemente registrati progressivamente, senza segni crittografici, i voti di profitto, la materia spiegata, gli esercizi assegnati e corretti, le assenze e le mancanze degli alunni» così come indicato appunto dalla norma citata che, sebben vetusta anche nei termini – vedi segni crittografici, che sicuramente non ci sono nelle scuole che utilizzano il registro elettronico – è ancora vigente e applicata.

Entro la fine dell’anno ogni docente deve presentare una relazione sulle attività svolte e i risultati conseguiti per ciascuna disciplina di insegnamento, corredandola con il dettaglio del programma svolto (vedi Modello Relazione Finale Docente). Tali documenti, nel caso di utilizzo del registro elettronico, devono essere caricati, dopo averli trasformati in formato pdf, anche nell’area funzionale dedicata.

Il coordinatore di classe in collaborazione con il team docenti predispone la Relazione Conclusiva di Consiglio di Classe (vedi Modello Relazione Conclusiva) che deve essere approvata in sede di scrutinio finale. Anche in questo caso, oltre alla copia debitamente firmata da allegare alla documentazione cartacea dello scrutinio, dovrà essere prevista,qualora si utilizzi il registro elettronico, una copia in formato pdf da inserire nel nell’area funzionale dedicata.

Certificazione delle competenze ed esame di Stato

Mentre per la secondaria di secondo grado attualmente non cambia nulla in materia di valutazione e certificazione delle competenze ed esami di Stato, nel primo ciclo il D.Lgs. 62/2017 ha previsto l’emanazione da parte del MIUR di un modello nazionale per la certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione.

Con il D.M. 741/2017 è stata disciplinata la struttura dell’esame di Stato al termine del primo ciclo di istruzione. A tal riguardo rispetto alla precedente struttura degli esami sono state introdotte modifiche che riguardano tutte le prove scritte.

In particolare è prevista una sola prova scritta per entrambe le Lingue Straniere, una nuova struttura delle prove d’Italiano e Matematica e viene specificato che il colloquio multidisciplinare deve essere finalizzato a verificare l’acquisizione delle competenze da parte degli alunni.

Il modello unico nazionale di cui sopra è stato emanato con il D.M. 742/2017, cui sono seguite le Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo. Le linee guida hanno voluto fornire alle scuole indicazioni sulla valutazione e certificazione delle competenze, nonché sulla struttura e sulla compilazione del modello di certificazione.

Per la scuola primaria il documento di certificazione delle competenze, a firma del Dirigente scolastico, è redatto dagli insegnanti a conclusione dello scrutinio finale della classe quinta. Relativamente alla secondaria di primo grado, viene redatto dal consiglio di classe in sede di scrutinio finale solo per gli studenti ammessi all’esame di Stato e consegnato alle famiglie degli alunni che abbiano sostenuto l’esame stesso con esito positivo.

Il modello nazionale per gli alunni con disabilità certificata viene compilato, con gli opportuni adeguamenti, per renderlo coerente con gli obiettivi previsti dal Piano educativo individualizzato (PEI).

Il D.M. 742/2017, sia per la certificazione al termine della scuola primaria, che per quella al termine del primo ciclo, recita: «Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n. 104/l992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato». Ciò significa, ad esempio, che possono essere allegati al modello dei descrittori (es. rubriche, griglie) che declinano la padronanza delle competenze chiave, descritte dalle dimensioni del Profilo, in coerenza con il PEI, nei quattro livelli previsti dalla certificazione.

Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), dispensati dalle prove scritte in lingua straniera, si fa riferimento alla sola dimensione orale di tali discipline. Per gli alunni con DSA, esonerati dall’insegnamento della lingua straniera, ai sensi del D.M. n. 5669 del 12/07/2011, non viene compilata la relativa sezione.

Poiché la certificazione delle competenze è definita in sede di scrutinio finale, non è rilasciata alle alunne e agli alunni che partecipano all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione in qualità di candidati privatisti (nota MIUR n. 1865 del 10/10/2017 – Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione).

Il D.Lgs. 62/2017, all’art. 9, c. 3, lettera f, prescrive che la certificazione al termine del primo ciclo rechi «indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale di cui all’articolo 7, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese».

Il D.M. 742/2017, all’art. 4, c. 2 e 3, precisa che la certificazione al termine del primo ciclo «è integrato da una sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che descrive i livelli conseguiti dall’alunna e dall’alunno nelle prove nazionali di italiano e matematica. Il modello è, altresì, integrato da una ulteriore sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che certifica le abilità di comprensione e uso della lingua inglese ad esito della prova scritta nazionale, di cui all’articolo 7, comma 3, del decreto legislativo n. 62/2017».

Ciò significa che alla famiglia, al termine dell’esame di Stato vengono consegnati:

  1. l’attestato di superamento dell’esame sostitutivo del diploma;
  2. la certificazione delle competenze redatta dal Consiglio di Classe e sottoscritta dal Dirigente scolastico;
  3. la sezione predisposta e sottoscritta da INVALSI che attesta, mediante descrittori, il livello conseguito dagli allievi nelle prove nazionali di italiano, matematica;
  4. la sezione predisposta e sottoscritta da INVALSI che certifica i livelli di comprensione ed uso della lingua inglese nella prova nazionale.

Rendicontazione attività docenti

Ai fini della liquidazione dei compensi spettanti ai docenti per le attività svolte nel corso dell’anno scolastico, viene richiesta al personale interessato, per il tramite del referente di progetto, la rendicontazione delle attività svolte. Di seguito un esempio di documentazione:

  • scheda relazione finale (predisposta dal Referente di progetto);
  • registri presenze;
  • dichiarazione ore svolte da ciascun docente coinvolto nel progetto;
  • riepilogo attività di progetto con il dettaglio ore svolte, da consegnare alla funzione strumentale di riferimento.

Amministrazione

Come detto nell’introduzione, giugno è il mese durante il quale si fa il punto sull’andamento scolastico e sull’attuazione del programma annuale attività importanti che coinvolgono tutta la comunità educante e in primis il Dirigente scolastico.

Autovalutazione di Istituto
e questionari di gradimento

Nell’ambito del percorso di autovalutazione di ogni Istituto, ai fini del miglioramento del clima organizzativo e dell’ottimizzazione dell’erogazione del servizio, assume un’importanza fondamentale l’individuazione dei punti di forza e di debolezza del sistema nel suo complesso. È importante raccogliere le opinioni di chi è e fa scuola, alunni, genitori e personale, tramite ad esempio la predisposizione e somministrazione di questionari di gradimento, che possano aiutare nel raggiungimento di tale obiettivo (vedi fac-simile questionario di gradimento famiglie).

È opportuno prevedere la possibilità della compilazione on-line del questionario di gradimento. Anche nelle scuole con scarse risorse tecniche, quali ad esempi gli istituti comprensivi, che purtroppo sono sprovvisti della figura dell’assistente tecnico, può farsi ricorso agli strumenti messi a disposizione da Google nell’ambito della G Suite “Centro Didattico”, che con pochi passaggi permette di predisporre form compilabili che automaticamente alimentano fogli di calcolo, i cui dati possono essere facilmente elaborati a fini statistici e arricchiti da grafici da inserire in presentazioni digitali che ne consentano e agevolino la successiva divulgazione a beneficio di tutti gli stakeholders.

Per approfondimenti sul tema è disponibile a questo link un utile tutorial.

Qualora si voglia consentire a chiunque di aprire il modulo – evitando, quindi, che il compilatore necessariamente si doti di un account Gmail – bisogna ricordarsi di seguire le seguenti istruzioni fornite da Google:

Consentire a chiunque di aprire il tuo modulo

Se hai creato un modulo utilizzando un account professionale o scolastico, per impostazione predefinita potrà vederlo solo chi fa parte della tua organizzazione. Affinché il modulo possa essere utilizzato da chi non appartiene al tuo dominio, devi modificare le impostazioni.
Importante. Dopo aver modificato questa impostazione, potrà compilare il modulo chiunque sia in possesso del link.
1. Apri un modulo in Moduli Google.
2. Fai clic su Impostazioni in alto a destra.
3. Fai clic su INFORMAZIONI GENERALI.
4. Deseleziona la casella accanto a “Limita agli utenti di [iltuodominio.com]”.
5. Fai clic su SALVA.

Relazione del Dirigente scolastico sullo stato di attuazione del Programma annuale

L’art. 6, comma 1 del D.I. 44/2001 dispone la verifica dello stato di attuazione del Programma annuale al 30 giugno di ogni esercizio finanziario. Al Consiglio di Istituto spetta l’adozione della delibera in merito alla verifica del Programma annuale relativa alle disponibilità finanziarie dell’Istituto, allo stato di attuazione del Programma annuale e alle modifiche apportate in relazione alle maggiori/minori entrate verificatesi nel corso del primo semestre dell’esercizio finanziario 2017.

Le operazioni di modifica consentono di armonizzare l’attività didattica, che segue l’anno scolastico, con quella finanziaria legata invece, all’anno solare.

Di fatto al termine dell’attività didattica, entro il 30 giugno, il Consiglio di Istituto verifica le disponibilità finanziarie e lo stato di attuazione dei singoli progetti/attività compresi nel Programma annuale al fine delle opportune modifiche.

Successivamente all’avvio dell’anno scolastico sarà valutata l’opportunità di nuove modifiche alla luce dieventuali nuove esigenze emerse, tenendo conto delle risorse disponibili.

In sede di verifica dell’attuazione del Programma annuale il direttore sga provvede ad una puntuale analisi delle entrate accertate e riscosse e delle spese impegnate e pagate alla data della verifica da effettuarsi non oltre il 30 giugno. Presupposto dell’analisi gestionale di entrate e spese è il Programma annuale dell’esercizio finanziario in corso, approvato con delibera del Consiglio di istituto.

L’analisi gestionale delle entrate e delle spese è formalizzata nel modello H bis che è appunto un prospetto in cui vengono evidenziate, oltre alle sezioni delle entrate e delle spese, le colonne delle somme accertate, riscosse e, per differenza, le somme rimaste da riscuotere o da pagare.

In tale prospetto, sia per le entrate che per le spese la colonna programmazione contiene, alla data della verifica, la somma degli importi del programma annuale e di tutte le modifiche apportate fino alla data di produzione del prospetto.

Le modifiche al Programma annuale sono formalizzate nel Mod. F. Il modello F espone le modifiche al Programma annuale che possono essere effettuate più volte nell’anno ai sensi dell’art. 6 del regolamento di contabilità. È possibile infatti aggiungere progetti e attività a quelli inizialmente previsti all’atto della programmazione per l’anno finanziario.

Questo modello, in coerenza con il Programma annuale, evidenzia: le previsioni di competenza dell’anno già approvate, comprensive di eventuali modifiche precedenti, le modifiche oggetto dell’approvazione e la programmazione aggiornata.

In pratica il prospetto espone le modifiche con lo stesso livello di analisi del Programma annuale, prevedendo due sezioni:

  • entrate, raggruppate per fonte di finanziamento;
  • spese, raggruppate per progetti e attività.

Ricognizione dei beni mobili dell’istituzione scolastica

Nell’ambito degli adempimenti di fine anno scolastico è buona norma prevedere una attività di ricognizione dei beni mobili dell’istituto. Nello svolgerla, vanno coinvolte le figure che all’inizio dell’anno scolastico sono state individuate, a supporto dell’attività di consegnatario propria del Direttore sga, quali “consegnatari ausiliari” per la gestione e vigilanza sui beni mobili che si trovano nei vari plessi in cui si articola l’istituzione scolastica – in particolar modo i docenti che hanno avuto in affido i materiali e le attrezzature dei laboratori.

È opportuno formalizzare la riconsegna di tali materiali al Direttore sga mediante la predisposizione di apposito verbale da cui possano emergere anche elementi utili per comprendere qual è lo stato di conservazione dei beni e quali le necessità dei plessi, in modo da consentire una corretta gestione del patrimonio dell’Istituzione scolastica. In attesa dell’emanazione del nuovo regolamento contabile, al momento attuale è utile riferimento normativo per la gestione dei beni della scuola la C.M. n. 2233 del 1/04/2012.

In particolare è utile che sia segnalata la eventuale presenza di beni obsoleti, rotti, o non più utilizzabili, in modo che il Dsga possa proporne il discarico inventariale alla commissione di cui all’art. 52 del D.I. 44/2001. Tale commissione ha il compito, infatti, di individuare i beni non più utilizzabili e di attribuire, a quelli che saranno oggetto di cessione, un valore che sia il più possibile rapportato al prezzo di mercato, secondo le prescrizioni di cui al summenzionato articolo del regolamento di contabilità.

In proposito, si segnala l’articolo “La procedura per una corretta ricognizione inventariale” pubblicato in Sinergie di Scuola num. 65 – Gennaio 2017.

L’articolo illustra nel dettaglio come procedere alla ricognizione dei beni mobili, come effettuare il discarico inventariale:

  • di beni mobili per deterioramento e fuori uso;
  • di beni obsoleti e non più funzionali all’attività istituzionale;
  • di beni mobili nel caso di eventi fortuiti o di sottrazione;

e inoltre, quale documentazione produrre e quali controlli effettuare.

Aggiornamento del RAV

Tutti gli adempimenti di fine anno scolastico possono considerarsi propedeutici all’aggiornamento del Rapporto di AutoValutazione di Istituto. Per il corrente anno scolastico istruzioni su tale aggiornamento sono state fornite dal MIUR con nota n. 7985 dell’11/05/2018.

La nota richiamata ha evidenziato che l’allineamento del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) con la Legge 107/2015 ha determinato un prolungamento del triennio previsto per lo svolgimento delle fasi in cui si articola il procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche (autovalutazione, valutazione esterna, azioni di miglioramento, rendicontazione sociale) e ha collocato l’effettuazione della Rendicontazione sociale allo scadere del triennio di vigenza del PTOF, ovvero nell’a.s. 2018/2019.

Per quanto riguarda la Rendicontazione sociale, con l’inizio del prossimo anno scolastico verranno fornite indicazioni alle istituzioni scolastiche per favorirne la redazione, grazie alla messa a disposizione di un modello comune di riferimento sul territorio nazionale, «attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza», così come previsto dal D.P.R. 80/2013.

Per quanto riguarda il RAV, invece, come già avvenuto negli scorsi anni, sarà possibile rivedere e aggiornare le analisi effettuate e procedere, solo se necessario, alla revisione delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi di processo previsti. Si ricorda che, in particolare, l’aggiornamento del RAV si rende necessario in presenza di cambiamenti sostanziali intervenuti nell’istituzione scolastica, alla luce di nuovi dati nonché delle osservazioni dei Nuclei esterni di valutazione, se la scuola è stata oggetto di visita.

L’aggiornamento del RAV potrà effettuarsi secondo le modalità già sperimentate utilizzando l’apposita piattaforma informatica.

La piattaforma per l’aggiornamento del RAV sarà chiusa il 30 giugno 2018. La chiusura della piattaforma si rende necessaria per dare la possibilità ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali di riprendere le priorità interne al Rapporto e inserirle all’interno degli incarichi dei Dirigenti scolastici per i quali si avvia un nuovo triennio.

Per facilitare le operazioni legate al processo di revisione del RAV è possibile consultare la Guida all’Autovalutazione.

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