Prefazione di Caterina Runfola

In situazioni di crisi, come quella che stiamo vivendo oggi, appare sempre più necessario ricorrere a sistemi didattica a distanza di supporto all’insegnamento in presenza.

Infatti, sin dal 2017, al Beet Show di Londra erano quasi scomparse le LIM, ossia le attrezzature per insegnare attraverso il digitale, sostituite dai software di gestione della classe, non solo dal punto di vista amministrativo (registro elettronico), ma soprattutto dal punto di vista didattico.

Molte risorse sono reperibili grazie al lavoro di una docente di una scuola della provincia di Monza, Anna Danella, che cura un padlet aggiornatissimo.

Ma come gestire, invece, l’urgenza amministrativo/contabile, se le scuole sono chiuse?

Sarebbe sufficiente dotarsi di un collegamento di linea VPN (Virtual Private Network) a scuola, sul proprio computer, con l’accesso da remoto. In un attimo ci si collega dal proprio computer, da casa, avendo l’accesso a tutti i documenti, ai software di gestione, come se si stesse lavorando direttamente sulla propria postazione di lavoro.

E se, per motivi di cause di forza maggiore, la scuola fosse chiusa, ciò non significa che le attività debbano fermarsi, soprattutto oggi, in una società che ci permette i collegamenti virtuali grazie alla Wi-Fi e alle tecnologie. Basta solo volerlo.

 

L’emergenza CoVid19 che ha avuto, come conseguenza, la chiusura delle scuole in alcune Regioni del Nord, ha portato alla riflessione sullo stato dell’arte, in Italia, circa la formazione a distanza e la possibilità, per gli studenti, di fruire di classi virtuali non solo in situazioni di emergenza ma anche quale supporto ulteriore alla didattica.

Ci si è spesso fermati a parlare di Flipped Classroom, di webtools nella didattica, di didattica digitale e interattiva, ma quanto, in realtà, le scuole sono pronte ad affrontare la sfida della classe virtuale?

Tra i docenti che, martedì 25 febbraio 2020, sono stati impegnati nel webinar di TuttoScuola “La didattica non si ferma”, in cui c’è stato anche un veloce intervento dell’attuale Ministro dell’Istruzione – Comparto scuola, Lucia Azzolina, le proposte sono state molteplici. Dall’uso delle G-Suite per le scuole, alle videolezioni.

Ancora non si sa quante scuole potrebbero gestire, di fatto, una formazione a distanza basata sulle tecnologie attive. E poi c’è chi propone questo modo di supportare la didattica da anni.

Un’esperienza di didattica a distanza

Per i bambini sono “Miss Angela”.

Inglese in full immersion, con CLIL (Science, Music + moduli cross-curriculari) e technoCLIL.

Le mie classi sono avvezze già ai Padlet, i bambini “giocano” con le LearningApps, si divertono con i diversi webtools (da Tagul a Popplet, da Canva a Animoto, passando per Kahoot! ed EdPuzzle) e sperimentano la classe virtuale con Edmodo.

Solitamente il fine settimana è dedicato ai giochi su LearningApps, per tenersi allenati con la didattica.

Poi è arrivato il CoVid19 e la piattaforma Edmodo è diventata il modo in cui sentirsi ancora in classe, con i compagni e con la Miss nelle diverse classi virtuali per le 4 sezioni, identificate dal nome Miss Angela’s Bilingual Class (e l’indicazione della classe).

Tra quiz e video, caricamento di file e risposte ai sondaggi, tra i commenti ai lavori e i ringraziamenti alla Miss, i bambini hanno vissuto quotidianamente l’esperienza didattica in remoto con entusiasmo e curiosità, e con la gioia di vedere i badge aumentare sul profilo e, al completamento del primo set di compiti, ricevere un attestato di completamento dell’attività (realizzato in Canva).

C’è una scuola che va avanti con le sue eccellenze e la voglia di crescere, nel compimento di quel Lifelong learning che deve essere davvero la chiave della nostra crescita, indipendentemente da cause endogene che possano minare il flusso educativo in corso.

Di webtools per la didattica ce ne sono tantissimi, e sono validi per tutte le classi e per tutti gli ordini di scuola.

Gli studenti, attraverso il learning by doing, e grazie a linguaggi a loro più vicini, consolidano le conoscenze e le competenze... e si divertono.

Le opportunità sono molteplici...basta mettersi in gioco!

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