Sinergie di Scuola

A pochi giorni dalla pubblicazione della non proprio lusinghiera relazione della Corte dei Conti (deliberazione 6/10/2015, n. 7/2015) sullo stato di attuazione del piano per la dematerializzazione delle procedure amministrative in materia di istruzione, università e ricerca (si veda l’articolo a pag. 38), il MIUR ha presentato il nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), adottato per supportare l’attuazione della Legge 107/2015, al fine di «sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale».

Il piano, immediatamente operativo e valido per il prossimo quinquennio (fino al 2020), può disporre di risorse pari a 1 miliardo di euro, di cui 600 milioni stanziati per le infrastrutture e 400 milioni per formazione, monitoraggio e misure di accompagnamento, e si struttura in 35 azioni chiave.

Tale importante investimento va ad aggiungersi ai 123,9 milioni di euro per il 2016 e ai 630 milioni che, dal 2017 al 2021, integreranno il fondo per il funzionamento degli Istituti Scolastici (Legge 107/2015, art. 1, comma 25), determinando perlomeno un’inversione di tendenza rispetto ai tagli di risorse effettuati ai bilanci dell’istruzione fino a un paio di anni fa.

All’approssimarsi dei termini previsti per l’approvazione del Programma Annuale 2016 (15 dicembre 2015) e per l’approvazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (15 gennaio 2016), può rivelarsi utile confrontare gli obiettivi di innovazione e digitalizzazione del sistema scolastico con i fondi che saranno resi disponibili per concretizzare le singole azioni previste e con modalità e tempi di attuazione, anche al fine di:

  • individuare le azioni che sono più accessibili per gli Istituti Scolastici;
  • contestualizzare meglio i bandi MIUR (con particolare riferimento ai PON e a quelli ex Legge 44/97) ai quali le scuole sono chiamate a partecipare;
  • strutturare una più pertinente previsione dell’offerta formativa e della correlata programmazione finanziaria e contabile.

Ci limiteremo a considerare due (Strumenti e Formazione) tra i quattro passaggi fondamentali in cui si articola il Piano (Strumenti/Competenze, Contenuti, Formazione, Accompagnamento), ciascuno dei quali strutturato in azioni caratterizzate da tempi, risorse, obiettivi specifici.

Strumenti

Accesso (digitale della scuola per abilitare la didattica digitale)

Azione #1 – Fibra per banda ultra-larga alla porta di ogni scuola

Azione #2 – Cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole (LAN/W-Lan)


Con l’Avviso AOODGEFID-9035 del 15/07/2015 sono stati messi in campo circa 90 milioni di euro, sufficienti a finanziare le richieste delle 6.109 scuole cui andranno circa 88,5 milioni di euro per la realizzazione della rete LAN/WLan (85%) o per il completamento di quella già esistente (15%).

Azione #3 – Canone di connettività (il diritto a internet parte a scuola)

Il MIUR intende erogare alle scuole un contributo di circa 1.200 euro annui (in media) per i costi del canone per la connessione a internet, con l’obiettivo di potenziare le connessioni esistenti e mettere le scuole in grado di abilitare l’attività didattica attraverso le tecnologie digitali, per servizi di:

  • connettività di base, per le scuole che nel 2015 non hanno ricevuto finanziamenti specifici dagli EE.LL. competenti;
  • connettività evoluta, alle scuole che sono già sostenute economicamente dal proprio Comune o Regione di appartenenza.

Spazi e ambienti per l’apprendimento (spazi rivoluzionati e ambienti virtuali)

Partendo dalle proprie linee guida per l’edilizia scolastica del 2013, che descrivevano cinque possibili tipologie di ambienti per l’apprendimento (la classe, lo spazio laboratoriale, l’agorà, lo spazio individuale e quello informale) il MIUR evidenzia la sintonia delle proposte del Piano con la diffusione delle tecnologie digitali dentro e fuori la scuola.

Azione #4 – Ambienti per la didattica digitale integrata

Il primo bando PON per la progettazione e realizzazione di ambienti digitali (avviso prot. 12810 del 15/10/2015) suggerisce tre possibili modelli, per un investimento complessivo di circa 100 milioni di euro (in media € 25.000 per scuola):

  • aule aumentate dalla tecnologia;
  • spazi alternativi per l’apprendimento;
  • laboratori mobili.

Azione #5 – Challenge Prize per la scuola digitale

I “Challenge Prizes” (chiamati anche “primi incentivi”) offrono una ricompensa in denaro a chi riesce rispondere a un problema (la sfida) in maniera particolarmente innovativa, sviluppando una soluzione articolata in diverse fasi. Lungamente utilizzati nel corso della storia, queste competizioni continuano a essere usate per risolvere sfide di grande entità: si definisce una sfida tecnologica o sociale, e si mette in palio un premio per la realizzazione di una soluzione.

Nello scorso mese di ottobre è stata pubblicata la graduatoria dei 21 finalisti che avevano partecipato nel 2014 al primo Challenge MIUR “Talent Italy” finalizzato alla creazione di corsi e-learning MOOC (Massive Open Online Course).

Azione #6 – Politiche attive per il BYOD (Bring Your Own device)

Il MIUR, in collaborazione con Agid e il Garante per la Privacy, svilupperà apposite linee guida per promuovere l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche identificando i possibili usi misti dei dispositivi privati nelle attività scolastiche.

Azione #7 – Piano Laboratori


Identità digitale (carta di identità digitale per studenti e docenti)

Azione #8 – Sistema di autenticazione unica (Single Sign On)

L’azione si inserisce nel più ampio obiettivo della creazione di un sistema pubblico integrato per l’identità digitale (SPID), all’interno del quale ricondurre e razionalizzare gli accessi e le autenticazioni alle piattaforme MIUR, attualmente numerosi e diversificati (applicazioni SIDI, istanze POLIS, Intranet e portali web di servizio).

Azione #9 – Un profilo digitale per ogni studente

L’obiettivo è quello di sostituire la Carta dello Studente “Io Studio”, finora distribuita a circa 8 milioni di studenti, istituzionalizzando il profilo digitale dello studente, cui associare anche un curriculum delle esperienze effettuate durante il percorso didattico.

Azione #10 – Un profilo digitale per ogni docente

Anche in questo caso, l’identità digitale creerà un continuum con la “Carta del Docente”, introdotta dalla Legge 107/2015 per sostenere la formazione, l’aggiornamento, la crescita culturale e professionale dei docenti, dando evidenza al lavoro in classe e a scuola (portfolio professionale docenti) e al bagaglio di esperienze formative costruito.


Amministrazione digitale

La digitalizzazione dei processi amministrativi e gestionali della scuola costituisce un processo strategico per il funzionamento della scuola digitale. Per evitare che la digitalizzazione sia considerata un aggravio burocratico occorrono investimenti strategici su tutta l’architettura di scuola digitale, raccordando digitalizzazione amministrativa e didattica, per una gestione migliore e più efficiente dei dati relativi alla scuola.

Azione #11 – Digitalizzazione amministrativa della scuola

Oltre alla gestione già avviata di fatturazione elettronica, protocollo informatico, contratti di supplenze brevi de materializzati e Portale unico elle iscrizioni alle scuole secondarie di II grado, è prevista la revisione dei canali di comunicazione tra MIUR e Scuole, per fornire un supporto tempestivo ai problemi di carattere amministrativo e contabile delle Segreterie.

Azione #12 – Registro elettronico

L’obiettivo è quello di dotare di un registro elettronico tutte le classi di scuola primaria, che attualmente l’hanno adottato in modo disomogeneo, nonostante l’obbligo sancito dal DL. 95/2012. Grazie alla messa a disposizione di tutte le informazioni, le famiglie potranno colloquiare con la scuola in modo più agevole.

Azione #13 – Strategia “dati della scuola”

A partire da settembre 2016 si procederà con la pubblicazione on-line delle banche dati relative a:

  • bilanci delle scuole;
  • dati pubblici afferenti al Sistema nazionale di valutazione;
  • Anagrafe dell’edilizia scolastica;
  • dati in forma aggregata dell’Anagrafe degli studenti;
  • provvedimenti di incarico di docenza;
  • piani dell’offerta formativa;
  • dati dell’Osservatorio tecnologico;
  • materiali didattici;
  • opere autoprodotte dagli istituti scolastici e rilasciati in formato aperto.

Una sezione apposita sarà destinata a pubblicare la normativa, gli atti e le circolari MIUR; sentito il Garante della Privacy, sarà infine possibile accedere, tramite il portale, al curriculum degli studenti e al portfolio dei docenti.


Formazione

Azione #25 – Formazione in servizio per l’innovazione didattica e organizzativa

La Buona Scuola ha introdotto per la prima volta la formazione obbligatoria in servizio per il personale docente, che hanno grande necessità di formazione ICT: secondo un’indagine OCSE TALIS 2013, almeno il 36% ha infatti dichiarato di non essere sufficientemente preparato per la didattica digitale, a fronte di una media europea del 17%.

La formazione è rivolta a docenti (per la realizzazione del PTOF), Dirigenti scolastici (per l’avvio di politiche di innovazione all’interno dell’Istituzione Scolastica) e direttori dei servizi generali e amministrativi (per le procedure di dematerializzazione, procedure legate a bandi, acquisti e contrattualizzazione derivanti dal PNSD).

È previsto inoltre lo sviluppo di una rete di almeno 300 “snodi formativi” (le sedi dove avverrà la formazione, destinatarie dei 10 milioni di euro all’anno) che dovranno assicurare la copertura dell’intero territorio nazionale sull’innovazione digitale, didattica e organizzativa.

La formazione potrà essere svolta sia da docenti della scuola, sia da enti di formazione accreditati dal MIUR, e avrà come argomento fondante l’innovazione didattica.

Dall’estate 2016 è prevista per 1.000 docenti e Dirigenti scolastici con forte propensione all’innovazione e alla cultura digitale un’esperienza di formazione digitale all’estero presso i migliori centri e università del mondo.

Azione #26 – Assistenza tecnica per le scuole del I ciclo

Le scuole del I ciclo non hanno spesso a disposizione personale per l’assistenza tecnica, per cui da marzo 2016 il Ministero finanzierà la creazione di “Presìdi di Pronto Soccorso Tecnico”, formati tra scuole del primo ciclo e scuole secondarie, con lo scopo di gestire piccoli interventi di assistenza tecnica per le scuole. A ciascuna delle 5.709 istituzioni scolastiche primarie sarà erogata una quota di 1.000 euro.

Tale quota potrà essere utilizzata dalle scuole, individualmente o in rete, per coprire parte dei costi di assistenza tecnica.


Azione #27 – Rafforzare la formazione iniziale sull’innovazione didattica

Obiettivo di tale azione è rafforzare le iniziative di formazione per sviluppare soprattutto quelle che sono le “competenze di innovazione e sperimentazione didattica” nella funzione docente.

Portare la scuola nell’era digitale non è solo una sfida tecnologica, è una sfida organizzativa, culturale pedagogica, sociale e generazionale che va accompagnata da robuste iniziative di formazione del personale.

Le azioni specifiche che verranno attuate sono le seguenti:

Azione #28 – Un animatore digitale in ogni scuola

Ogni scuola avrà un “animatore digitale”, un docente che, insieme al Dirigente scolastico e al direttore amministrativo, ha un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola.

Ad ogni scuola saranno assegnati 1.000 euro all’anno, che saranno vincolati alle attività dell’animatore nell’ambito della formazione interna del personale, del coinvolgimento della comunità scolastica e nella creazione di soluzioni innovative.

Gli animatori presenteranno un progetto che sarà inserito nel Piano dell’Offerta Formativa e pubblicato sul sito della scuola, per essere poi oggetto di monitoraggio.

L’animatore, in sostanza, dovrà stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola.

Come spiegato con la nota prot. n. 17791 del 19/11/2015, l’animatore sarà destinatario di un percorso formativo ad hoc su tutti gli ambiti e le azioni del PNSD, in modo da sviluppare le sue competenze e capacità nei compiti principali, vale a dire organizzazione della formazione interna, delle attività dirette a coinvolgere la comunità scolastica intera e individuazione di soluzioni innovative metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola.

A tal fine le scuole dovranno individuare tra i docenti di ruolo una figura con spiccate capacità organizzative che, per un triennio, sia in grado di stimolare l’interesse di tutto il personale scolastico e di coinvolgere l’intera comunità.

I dati del docente individuato dovranno essere inseriti su un’apposita piattaforma che sarà disponibile fino al 10 dicembre 2015. Il link per l’accesso sarà inviato via mail ai Dirigenti scolastici.


Azione #29 – Accordi territoriali

Azione #30 – Stakeholders’ Club per la scuola digitale

Il mondo della scuola deve estendersi al di fuori delle proprie aule ed aprirsi ad attori esterni, in una visione di educazione allargata che dura tutto l’arco della vita.

Lo Stakeholders’ Club pensato per la scuola digitale comprende quindi tutte le collaborazioni del MIUR con l’esterno, dall’impresa alla società civile.

Un esempio di queste collaborazioni è la piattaforma “Protocolli in rete”, un canale digitale (che le scuole sono già state invitate ad utilizzare) dove si possono stipulare accordi operativi tra aziende e il mondo dell’istruzione.

Azione #31 – Un galleria per la raccolta di pratiche

Il Piano avrà un suo sito di accompagnamento dove si potranno trovare tutti i dati relativi all’attuazione del Piano stesso, corredato da una galleria di buone pratiche ed esempi a cui tendere.

Azione #32 – Dare alle reti innovative un ascolto permanente

Le reti innovative saranno censite e mappate, per formare la “Rete per l’innovazione nella scuola”, che verrà formalizzata attraverso una chiamata pubblica aperta a tutte quelle organizzazioni che fanno dell’innovazione e della scuola digitale la loro ragion d’essere.

Azione #33 – Osservatorio per la Scuola Digitale

Il nuovo Osservatorio raccoglierà l’eredità del vecchio Osservatorio Tecnologico, si interfaccerà con l’Osservatorio per l’Edilizia Scolastica, con i dati sulla formazione e con altre parti del patrimonio informativo del MIUR e servirà per misurare il grado di innovazione digitale nella scuola.

I dati che raccoglierà serviranno a capire come si muoveranno le scuole per abilitare la didattica digitale e costituiranno un indicatore dedicato per l’ampliamento del prossimo Sistema Nazionale di Valutazione.

Azione #34 – Un Comitato Scientifico che allinei il Piano alle pratiche internazionali

Il Piano avrà un suo Comitato Scientifico che servirà come “organo di garanzia” sulla sua attuazione. Verrà nominato entro la fine del 2015 e sarà convocato almeno 2 volte all’anno, con lo scopo di: monitorare l’andamento dei Piano, proporre modifiche, e allineare l’azione del MIUR alle pratiche internazionali nella sfera educativa.

Azione #35 – Il monitoraggio dell’intero Piano

È previsto un monitoraggio complessivo, che combini il monitoraggio qualitativo con quello basato sulla raccolta di tutti i dati della scuola (i dati del SNV, la formazione del personale, la valutazione dei Dirigenti, le effettive dotazioni tecnologiche, i finanziamenti ricevuti, gli apprendimenti, i piani formativi ecc.)

Le risorse per il monitoraggio del primo triennio saranno individuate a partire dall’anno 2016.

Finanziamenti

La notevole concentrazione delle risorse su un grande obiettivo come quello di portare l’educazione italiana nell’era digitale, passa da un’armonizzazione delle finalità e dalla creazione di sinergie tra le diverse fonti di finanziamento, che sono riassunte nella tabella riportata per un totale di 1.094,5 milioni di euro, che fino al 2020 saranno investiti in tecnologia e formazione per l’innovazione digitale nella scuola.

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