In data 3 novembre il M.I. ha trasmesso le Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico, elaborate dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della salute, dal Ministero dell’Istruzione e dalle Regioni. Il documento contiene una revisione del sistema di gestione dei contatti dei casi confermati di infezione da SARS-CoV-2, anche alla luce dell’aumento della copertura vaccinale e della riduzione della circolazione di SARS-CoV-2 in comunità, al fine di favorire la didattica in presenza e rendere il più possibile omogenee a livello nazionale le misure di prevenzione attuate in ambito scolastico.

Sono in particolare previste misure differenziate in base ai soggetti interessati (alunni o insegnanti/operatori scolastici), alla classe frequentata (Sistema Integrato 0-6 anni o scuole primarie/secondarie) e allo stato di vaccinazione, nonché al numero di casi confermati correlati epidemiologicamente nella classe/scuola.

Individuazione dei contatti e comunicazioni

In seguito alla segnalazione di un caso positivo in ambito scolastico, il referente Covid-19 o il Dirigente scolastico individua i possibili contatti (scolastici) del caso positivo e trasmette loro – o ai loro genitori/tutori, nel caso di minori – le disposizioni standardizzate, predisposte preventivamente dal Dipartimento di Prevenzione (DdP), fornendo così le indicazioni che ciascun contatto dovrà seguire responsabilmente in base alla propria situazione, fatta salva diversa indicazione da parte del DdP.

Qualora il DdP non sia già intervenuto, il referente Covid-19 o il Dirigente segnala al DdP la presenza del caso positivo a scuola, i contatti scolastici individuati e comunica agli interessati le istruzioni standardizzate che sono state loro fornite.

Esecuzione dei test

I contatti individuati dovranno effettuare un test antigenico o molecolare, inclusi anche i test molecolari su campione salivare, gratuito e valido ai fini diagnostici nella tempistica prevista nelle tabelle allegate alle indicazioni. La modalità di prescrizione di tali test seguirà l’organizzazione regionale.

In merito all’effettuazione dei test, si adottano tempistiche differenziate a seconda dei casi, così come indicato nelle suddette tabelle:

  1. Tempo zero (T0): prima possibile dal momento in cui si è stati informati dal referente/Dirigente/DdP. Se il risultato è negativo si può rientrare a scuola. Se invece è positivo, è necessario informare il DdP e il Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta (MMG/PLS) e non recarsi a scuola. Il referente/Dirigente sarà informato secondo le procedure adottate localmente per i casi positivi occorsi tra gli studenti e gli operatori scolastici;
  2. Tempo 5 (T5): ulteriore test dopo 5 giorni dal momento T0 (es. il momento della comunicazione). Se il risultato è positivo, è necessario informare il DdP e il MMG/PLS e non recarsi a scuola. Il referente/Dirigente sarà informato secondo la procedura adottata localmente per i casi positivi occorsi tra gli studenti e gli operatori scolastici.

Sorveglianza con testing

Il DdP, in base alla presenza di più casi nella stessa classe, sezione o gruppo, comunicherà al referente/Dirigente i provvedimenti aggiuntivi da intraprendere e la relativa tempistica di rientro a scuola.

I soggetti (bambini, studenti, personale scolastico) che ricevono indicazione da parte del DdP/referente/Dirigente ad effettuare sorveglianza con testing non possono entrare in ambiente scolastico in attesa dell’effettuazione del test.

Per i soggetti sottoposti a sorveglianza con testing, il rientro a scuola dopo l’effettuazione del test a T0 potrà avvenire solo se si è in possesso di attestazione rilasciata dai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica in merito all’effettuazione del tampone e all’avvenuto rilascio del relativo risultato ovvero in seguito ad una comunicazione da parte del DdP. Rimane ovviamente vietato rientrare in classe in presenza di positività al tampone.

I DdP comunicano tempestivamente al referente/Dirigente eventuali casi di positività.

Relativamente al test a T5, è facoltà del DdP disporre provvedimenti di sanità pubblica (ad es. quarantena) qualora non venga effettuato.

I soggetti che non si attengono al programma di sorveglianza con testing devono effettuare la quarantena così come previsto dalla circolare ministeriale in vigore sui tempi di quarantena.

Nei soggetti sottoposti a quarantena, compatibilmente sia con la situazione epidemiologica in corso sia con le capacità di testing disponibili in ogni contesto, il test a T0 è fortemente raccomandato per descrivere la situazione epidemiologica dell’entità della circolazione nel gruppo e per rilevare precocemente eventuali ulteriori casi positivi, diminuendo il rischio di contagi in ambito familiare.

Cautela nelle frequentazioni

Ai soggetti in sorveglianza con testing deve essere richiesto, in modo responsabile, di limitare le frequentazioni sociali e le altre attività di comunità (ad esempio attività sportive in gruppo, frequentazione di feste, assembramenti, visite a soggetti fragili) e di mantenere in maniera rigorosa il distanziamento fisico e l’uso della mascherina incontrando altre persone oltre ai familiari.

Identificazione dei contatti

I contatti devono essere identificati in un lasso di tempo che va da 48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi del caso o dalle 48 ore antecedenti la data dell’esecuzione del test risultato positivo (se il caso è asintomatico) fino al momento della diagnosi e dell’isolamento del caso Covid-19.

Come criterio orientativo, il documento suggerisce di considerare esposto l’insegnante/operatore della scuola primaria e secondaria che, nelle 48 ore precedenti, abbia svolto in presenza 4 ore o più, anche cumulative, all’interno della classe in cui è stato individuato il caso Covid-19, tenendo conto del rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza che l’insegnante deve rispettare.

Scatta la quarantena in presenza di tre casi

Ciò che emerge con chiarezza dalla lettura delle tabelle allegate alle Indicazioni è che la quarantena per tutta la classe e la conseguente attivazione della didattica a distanza non deriva da un solo caso positivo.

Infatti, per quanto riguarda le scuole dalla primaria alla secondaria di II grado, le regole sono le seguenti:

Caso positivo tra gli alunni

Caso positivo tra i docenti

Eventuali modifiche alle procedure

In qualunque momento, gli operatori di sanità pubblica possono valutare, in collaborazione con il referente/Dirigente, eventuali ulteriori contatti oltre al gruppo/classe, in base all’attività svolta, alle caratteristiche e alla durata della stessa, considerando i vari elementi utili all’indagine epidemiologica.

L’operatore di sanità pubblica, inoltre, sulla base di valutazioni individuali del rischio, può ritenere che alcune persone abbiano avuto un’esposizione ad alto rischio, e quindi necessitano di quarantena, a prescindere dalla durata e dal setting in cui è avvenuto il contatto (es. mancato o scorretto utilizzo delle mascherine prescritte).

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