Sono 14.224 i posti disponibili in tutta Italia per i corsi a numero programmato di specializzazione sul sostegno indetti dal MIUR con D.M. n. 92 dell’8/02/2019.

I vari Atenei autorizzati per l’a.a. 2018/2019 hanno pubblicato i bandi per iscriversi alle prove di accesso, che consistono in un test preselettivo, una o più prove scritte, una prova orale.

Le preselezioni si svolgeranno il 15 e 16 aprile. In particolare:

Il test preliminare è costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne individua una soltanto. Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale 0 punti.

Il test ha la durata di due ore.

Il test preliminare e la prova scritta, secondo quanto previsto dal D.M. 30/09/2011, allegato C, saranno volte a verificare, unitamente alla capacità di argomentazione e al corretto uso della lingua, il possesso da parte del candidato di:

La prova orale verterà sui contenuti delle prove scritte e su questioni motivazionali.

È ammesso alla prova scritta un numero di candidati pari al doppio dei posti disponibili per gli accessi. Sono inoltre ammessi alla prova scritta coloro che, all’esito della prova preselettiva, abbiano conseguito il medesimo punteggio dell’ultimo degli ammessi. Non è quindi previsto un punteggio minimo.

Sono inoltre ammessi in soprannumero ai relativi percorsi i soggetti che, in occasione dei precedenti cicli di specializzazione:

  1. abbiano sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non si siano iscritti al percorso;
  2. siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
  3. siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non in posizione utile.

Nel caso in cui la graduatoria dei candidati ammessi risulti composta da un numero di candidati inferiore al numero di posti messi a bando, si può procedere ad integrarla con soggetti, collocati in posizione non utile nelle graduatorie di merito di altri atenei, che ne facciano specifica richiesta, a loro volta graduati e ammessi dagli atenei sino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per essere invece ammesso alla prova orale il candidato deve conseguire nella prova scritta una votazione non inferiore a 21/30.

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