Sicurezza

Il 17 luglio 2017 si è concluso al MIUR il confronto sulle responsabilità del Dirigente scolastico relativamente alla sicurezza nella scuola che chiude gli incontri sui tavoli tecnici avviati a seguito della mobilitazione unitaria dei Dirigenti scolastici del 25 maggio scorso.

Ne ha dato notizia la Flc Cgil, comunicando che in apertura di seduta è stato affrontato l’esame del modello di questionario che verrà messo a disposizione degli USR per effettuare la valutazione dello stress lavoro correlato dei Dirigenti scolastici ed è stato successivamente affrontato il tema generale delle responsabilità dei Dirigenti scolastici in materia di sicurezza.

Sul questionario, il Sindacato ha evidenziato alcuni limiti derivanti da una incompleta conoscenza, da parte degli estensori del questionario, di tutte le complesse attività svolte dai Dirigenti scolastici. E ha pertanto proposto alcune integrazioni alle domande per ricomprendere fra gli ambiti in cui si manifestano relazioni potenzialmente “stressanti” per i Dirigenti scolastici anche quelle con gli organi dell’amministrazione, con gli organi di controllo, con le rappresentanze dei sindacali e con gli organi collegiali. 

Per quanto attiene al tema più generale delle responsabilità dei dirigenti in materia di sicurezza, la FLC Cgil ha invitato il MIUR a sostenere i disegni di legge c. 3830 e c. 3963 che modificano il regime delle responsabilità previste nel D.Lgs 81/2008 in capo ai Dirigenti scolastici di cui è stata calendarizzata la discussione in aula ma che, se non sostenuti, potrebbero non essere approvati entro la fine della legislatura. L’approvazione delle modifiche dovrà essere accompagnata da successive norme applicative attraverso le quali realizzare la completa integrazione delle responsabilità dei due soggetti responsabili della sicurezza degli edifici scolastici, Dirigente scolastico da una parte ed ente locale dall’altra, non solo nella direzione di precisare le responsabilità di ciascuno, come i due disegni di legge opportunamente prevedono, ma anche per metterli in condizione di lavorare congiuntamente per le finalità della sicurezza.

Come evidenziato dal sindacato, nella legislazione attuale manca infatti completamente un riferimento agli strumenti attraverso i quali questo coordinamento possa avvenire e tale lacuna rischia di vanificare anche la portata innovativa dei due disegni di legge, non risolvendo a monte l’ambiguità relativa alla possibilità che le conseguenze delle responsabilità, oneri civili, amministrativi e penali sottratte al dirigente attraverso l’assolvimento dell’obbligo di richiesta di intervento, possano ritornare in capo allo stesso Dirigente scolastico rispetto all’obbligo di vigilanza, seppure circoscritta alla sola attività didattica, peraltro non facilmente individuabile.

 

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