Sinergie di Scuola

Nel num. 25 - Gennaio 2012 di Sinergie di Scuola ci siamo chiesti se le famiglie - e soprattutto le scuole - siano pronte.

Abbiamo interpellato alcuni nostri collaboratori che operano direttamente in segreteria e presidenza, e abbiamo chiesto loro come stanno affrontando tutta la fase preparatoria, in vista della data iniziale di presentazione delle domande di iscrizione esclusivamente on-line, il 21 gennaio prossimo. Vediamo cosa ci hanno risposto.

Mara Bonitta, Dsga dell’IC di Maniago (PN) racconta:

Il mio è un istituto comprensivo, quindi tre ordini di scuola, con 10 plessi, 1280 alunni (di cui il 14% stranieri)  e 5 assistenti amministrativi.

Noi dovremo:

  1. raccogliere le domande di iscrizione in cartaceo per la scuola dell'infanzia (circa un centinaio per il primo anno + 200 circa per il secondo e terzo anno - le domande si ripetono ogni anno perché la scuola dell'infanzia non è scuola dell'obbligo);
  2. inserire i dati della scuola nella piattaforma Scuola in Chiaro (dati dei singoli plessi, orari, offerta formativa, finanza, servizi ecc.), ovviamente prima del 21 gennaio;
  3. personalizzare, per singolo plesso e per ogni ordine di scuola, la domanda di iscrizione, indicando tempi scuola, dati più o meno obbligatori da richiedere alle famiglie, criteri di accoglimento delle domande, di tutto e di più, per un totale di dieci facciate di domanda (!) eccezion fatta per le attività alternative alla religione cattolica, che non sono contemplate (...messaggio subliminare ?!?);
  4. dare supporto amministrativo e tecnico per le iscrizioni alla classe prima della scuola primaria (previste un centinaio) + alla classe prima della scuola secondaria di I grado (n. 140) + alla classe prima della scuola superiore (la circolare dice che è la scuola di provenienza a doverlo fare, quindi noi);
  5. collaborare con i Comuni per dare indicazioni sui servizi di mensa e trasporto;

il tutto senza la minima formazione, salvo una guida on line, la sperata presenza dello Spirito Santo e una noreply ministeriale che cordialmente .ricorda alla scuola di essere inadempiente, se non pubblica i moduli entro il 20 gennaio

Problemi?

Innanzitutto, una mole di lavoro per l'ufficio (teniamo presente che è il momento del passaggio degli stipendi dei supplenti al cedolino unico, che è tempo di predisporre il programma annuale, che entro breve (scadenze diverse da Regione a Regione, per il Friuli entro il 19 gennaio) andranno anche inseriti nella piattaforma INVALSI i dati anagrafici degli alunni per le prove nazionali, e che ogni giorno l'ordinaria amministrazione va comunque garantita).

Poi un certo disagio per i genitori di alunni stranieri, che a volte hanno grosse difficoltà con la lingua italiana, figuriamoci con internet, e per i genitori che non hanno pc e internet (stimati tra il 20 e il 30% del totale), che dovranno essere supportati dalla Segreteria. L'iscrizione prevede - tra l'altro - che la famiglia abbia un indirizzo email valido per ricevere la conferma di iscrizione, quindi bisognerà attivare loro anche quello. E dovranno tornare in Segreteria per leggere la risposta?

Un problema oggettivo è costituito da quei genitori che, pur appartenendo al bacino di utenza di un determinato plesso scolastico di scuola dell'obbligo, vogliono iscrivere il figlio in un altro plesso. Se venissero allo sportello, si potrebbero avvertire subito che la loro domanda è accolta con riserva, in attesa di verificare la disponibilità dei posti. Se invece fanno l'iscrizione on-line, questo filtro non c'è e quindi dovranno essere in qualche modo contattati e invitati a iscrivere il figlio alla scuola di competenza... poi si vedrà.

Un'altra difficoltà (potrebbe sembrare solo di carattere formale, ma non è così) è data dal fatto che le iscrizioni on-line non sono firmate dal genitore, quindi viene a mancare il patto formativo di corresponsabilità siglato con la scuola (presupposto giuridico per richiedere eventualmente dei contributi, nella scuola superiore) e i dati anagrafici esposti non possono essere considerati pari ad un'autocertificazione, che - se non è cartacea - richiede la firma digitale e la PEC.

Infine, a proposito dello sbandierato risparmio di carta previsto, siamo sicuri che le scuole non dovranno stampare le domande che ricevono (10 pagine, ricordiamolo), per costituire il fascicolo personale dell'alunno? E che, prima, non prepareranno dei moduli cartacei da far compilare comunque alle famiglia, perchè non si sa mai che nell'inserimento dei dati qualcosa si perda, o si aggiunga, o venga equivocato? Le segreterie saranno dematerializzate? In quale cloud custodiranno i dati? Potranno prelevarli in automatico da SIDI; tramite flussi, e innestarli nei loro software, oppure dovranno, come al solito, fare gli amanuensi?

Tutto ciò premesso, sono personalmente convinta che da qualche parte e in qualche modo sia necessario incominciare, e che il senso di responsabilità del personale amministrativo non lascerà le iscrizioni in panne, perché è abituato a risolvere qualsiasi tipo di problema.

Nella nostra scuola abbiamo previsto uno sportello dedicato alle iscrizioni che funzionerà negli orari di apertura al pubblico della Segreteria (tutti i giorni dalle 11 alle 13 e due pomeriggi dalle 14.30 alle 16.30). Ci sarà l'assistente amministrativa assegnata all'area alunni opportunamente istruita da me, che darò anche il supporto che serve nei casi dubbi o quando si presentano genitori che non parlano italiano.

La dirigente scolastica ha predisposto una serie di incontri con i genitori interessati, per illustrare POF e modalità di iscrizione, assieme ai docenti fiduciari. Insieme faremo un buon lavoro!


Osvaldo Pasello, Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Taglio di Po (RO), così risponde:

Le difficoltà saranno tante. Nel mio territorio, da un sondaggio informale, è emerso che meno della metà delle famiglie è in grado di operare autonomamente per le iscrizioni on-line. Dunque il lavoro ricadrà sugli uffici.

Altro problema non di poco conto sta nel passaggio Medie-Superiori: chi darà la consulenza alle famiglie? Le Scuole secondarie inferiori o le superiori? A Rovigo stiamo cercando di organizzare una rete tra le scuole dei due cicli. Quel che è certo è che quest’anno sarà un "terreno di prova”.

Passando infine alle scuole superiori, Caterina Runfola, Dsga del Liceo Banfi di Vimercate (MB), ci racconta a sua volta come si stanno preparando all’avvio delle iscrizioni on-line:

Nella scuola superiore in cui presto servizio abbiamo già organizzato uno sportello iscrizioni.

Nell’orario di ricevimento e per tre sabati pomeriggio la scuola sarà aperta dalla 14 alle 17 per supportare le famiglie nella formulazione della domanda on-line.

Tutti gli assistenti amministrativi e io saremo a disposizione come una vera e propria task force, in due laboratori multimediali con ADSL veloce: sette persone pronte a ricevere i genitori.

Ma i dubbi permangono. Innanzitutto, se non esistono software per la digitalizzazione degli atti e per la loro sicurezza e salvaguardia, per la loro veridicità, la domanda deve essere comunque stampata dalla scuola e tenuta agli atti. In questo caso dobbiamo far firmare ai genitori la domanda, altrimenti senza firma che validità ha?

In tutti i casi i genitori delle prime devono ritornare a scuola in estate per consegnare l'attestato della terza media, il foglio notizie e la ricevuta del versamento del contributo.

E poi, esiste un software che travasa i dati dal MIUR al software in dotazione alla scuola e all'anagrafe regionale, quale quello che ha la Lombardia? Non si rischia di dover scrivere tre volte gli stessi dati?

Infine, altre due domande:

  1. la scuola media perde la rintracciabilità dello studente, perché c’è il dubbio che i cambiamenti fatti dallo studente a luglio non vengano registrati sulla piattaforma, o sì?
  2. è interessante avere la possibilità di creare una mailing list per contattare le famiglie, di creare le classi in modo automatico solo cliccando sui nomi: ma sarà possibile tutto questo in automatico?

Digitalizzare non significa mettere on-line: sono due cose diverse. Noi possiamo avere tutta la modulistica on-line, ma la digitalizzazione è ben altra cosa e il Codice dell'Amministrazione Digitale lo dimostra.

E voi, volete raccontarci come vi siete organizzati per fronteggiare la nuova procedura?

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