Sinergie di Scuola

Immagine 1Giuro, non ci credevo quando, sullo schermo del pc, si è materializzata (oddìo, si potrà ancora usare questo verbo?) la schermata del SIDI con la funzionalità FatturazionelettronicaPA bella in vista tra i miei servizi:

Ho cliccato con circospezione, temendo si dematerializzasse, si dissolvesse nel caos informe che in questi giorni si è ingoiato le procedure degli esami di Stato, ha neutralizzato in un solo colpo le temutissime prove INVALSI e ha confinato nelle traduzioni di greco antico il sistema POLIS.

Invece no, non era un miraggio, la pagina si modificava docilmente, nel seguire le frecce: Utente scuola/Amministratore…confesso che non mi è mai stato molto chiara la differenza, così li provo entrambi: nel dubbio, meglio abbondare quam deficere, non possiamo farci stoppare al primo bivio!

Seguo le frecce, trovo la mia scuola:

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e arrivo senza intoppi alla pagina principale, la home page, che mi suscita subito un ohhhh di meraviglia mista a incredulità... funziona, e ci sono persino le FAQ!

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In alto a sinistra, la voce Gestione Fatture offre la possibilità di ricercare, protocollare, stampare (per gli irriducibili followers della sostanza cartacea) fatture elettroniche e blocchi di esse, facilmente come bere un bicchier d’acqua.

Sembra proprio che funzioni, e mi pervade, mi rassicura l’idea che finalmente sarà tutto sotto controllo, che nulla sfuggirà al sistema: fatture accettate o rifiutate, in scadenza tra 5 – 10 – 15 giorni o scadute... basterà controllare quotidianamente la pagina dedicata e “scopriremo i vantaggi che vengono dallo scambio di documenti in formato elettronico strutturato. L’obiettivo è quello di allinearli, riconciliare rapidamente le informazioni scambiate con la controparte e, infine, agevolare anche l’attivazione dei pagamenti, la verifica degli incassi e l’accesso al credito” (tratto dal sito www.agendadigitale.eu).

Come per ogni processo, non basta la norma a cambiare la testa delle persone, ci vorranno tempi di digestione e metabolizzazione, ma questa è la strada.

Nel frattempo, vanno contate le prime vittime: i nostri studenti finalisti regionali delle gare di pallamano, ai quali è toccato un ben strano riconoscimento! Sì, perché il 6 giugno (D-Day della FePA) avevamo provveduto a ordinare le medaglie d’oro, argento e bronzo, come di consuetudine... peccato che il fornitore storico, alla nostra precisa richiesta di avere la fattura in formato elettronico strutturato, cioè scritto in formato XML, secondo la sintassi del “Tracciato_FatturaPA” (formato definito dall’Agenzia delle Entrate), intestata all’Istituto XY, codice univoco IPA YXZ, contenente CIG e CUP (trattandosi di un progetto di sviluppo sociale co-finanziato con fondi UE, nevvero!) firmata digitalmente, per garantire autenticità del mittente e l’integrità del contenuto, da conservare rigorosamente in modalità elettronica, sia lato emittente sia lato destinatario, allegando la dichiarazione di tracciabilità dei flussi, obbligatoria per combattere le possibili infiltrazioni criminali nella filiera dei soggetti partecipanti alle gare della PA, abbia gentilmente declinato l’invito a fornire il materiale prescelto.

Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, potremmo dire che centottanta euro di medaglie in metallo sonante sono stati risparmiati: che sia anche questo un modo sottile di far mettere in pratica la spending review e abbattere i vincoli – in primis culturali – che limitano la competitività del nostro Sistema Paese?

L’unica certezza era che non potevamo lasciare i vincitori senza medaglie, così abbiamo optato – grazie alla geniale intuizione del prof di storia antica - per una soluzione più nobile, equo-solidale e a costo zero: corone di alloro, con materia prima donata dalla vicina di cortile (cottimo fiduciario con procedura ristretta di individuazione del fornitore), raccolta e abilmente intrecciata in proprio (lavoro in economia tramite amministrazione diretta), posta direttamente sul capo dei destinatari (con collaudo immediato e contestuale certificazione attestante la regolarità della fornitura) che, pare, abbiamo gradito immensamente.

Tutti felici e contenti? Neanche per sogno!

A me resta il dubbio atroce di non aver adeguatamente raccolto l’importante stimolo digitale fortemente legato all’innovazione della FePA (Fattura elettronica per la Pubblica Amministrazione, sigla appena coniata, più luccicante delle medaglie dematerializzate).

Mi impegno quindi, per il futuro, a fare di meglio e già immagino medaglie virtuali per tutti, da pubblicare sul sito dell’Istituto, sezione Trasparenza, Valutazione e Merito, sottosezione Amministrazione Trasparente, sotto-sottosezione Bandi di Gara….

Non so se i ragazzi lo apprezzeranno molto, ma il procedimento sarà certamente corretto e l’Autorità di Vigilanza dei Contratti Pubblici non avrà nulla da ridire. Come per Expo e Mose.

P.S. Qualsiasi riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

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