La malattia da Coronavirus è la prima pandemia della storia in cui la tecnologia e i social media vengono utilizzati su vasta scala per mantenere le persone informate e connesse ma, allo stesso tempo, proprio questa tecnologia alla quale ci affidiamo sta amplificando un'infodemia che continua a minare la risposta globale alla crisi sanitaria e ostacola le misure per controllarla.
Un'infodemia è una sovrabbondanza di informazioni, online e offline, e comprende tentativi deliberati di diffondere informazioni sbagliate. La disinformazione può risultare dannosa per la salute fisica e mentale delle persone, aumentare la stigmatizzazione sociale e portare a una scarsa osservanza delle misure sanitarie, riducendo così la loro efficacia e mettendo in pericolo la capacità dei paesi di fermare la pandemia.
All'Assemblea mondiale della sanità nel maggio 2020, gli Stati membri dell'OMS hanno approvato la risoluzione WHA73.1 sulla risposta al Covid-19 che riconosce che la gestione dell'infodemia è una parte fondamentale del controllo della pandemia e invita gli Stati membri a fornire contenuti affidabili, ad adottare misure per contrastare la cattiva informazione, a lavorare per prevenire le attività cibernetiche dannose e a sostenere la divulgazione dei dati scientifici.
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Fonte: Inail