Sinergie di Scuola

Per scrivere un progetto Erasmus+ di partenariati per scambi tra scuole KA229, focalizzati sullo scambio degli studenti, la prima cosa da conoscere sono i requisiti per partecipare e altre informazioni che si possono trovare sul sito www.erasmusplus.it: uno dei requisiti fondamentali è avere l’OID number.

In proposito segnaliamo che su YouTube è possibile vedere un video molto utile dell’Agenzia.

Il web form

Sulla parte sinistra del webform si trovano delle parti da compilare. A mano a mano che si completano, il triangolo rosso diventa verde.

Questo aspetto è importante per l’invio del form: solo quando tutti i triangoli diventeranno verdi si potrà cliccare su SUBMIT. Il tasto PDF permette, in qualunque momento, di salvare il progetto nell’omonimo formato.

Vediamo una ad una le parti del form, cercando di dare qualche suggerimento.

Context

In questa parte cercate di trovare un titolo accattivante, con un acronimo originale.

Definite la durata, che non deve superare i 24 mesi se non ci sono mobilità di lunga durata.

Inserite l’Agenzia IT e selezionate la lingua veicolare scelta.

Il progetto può prevedere come lingua veicolare una lingua straniera, ma può essere scritto in italiano, purché con i partner si sia condivisa la copia in lingua veicolare.

Participating Organizations

Aggiungere gli OID di ogni Ente partner.

È molto importante descrivere bene la presentazione della scuola proponente e di tutti i partner componenti la “cordata”.

Le informazioni generali riguardano il contesto in cui opera la scuola, la sua grandezza (quanti alunni, quante classi), la tipologia di istituto e le sue caratteristiche.

In figura 1 proponiamo uno schema da utilizzare come guida.

Le altre informazioni che aiuteranno il valutatore a capire il background della scuola, la sua esperienza, lo staff che condurrà il progetto, sono:

Perché la scuola intende partecipare al progetto?

La scuola intende partecipare al progetto perché, insieme ai partner, ha evidenziato dei problemi che intende risolvere attraverso le attività inserite nella proposta e perché ha / non ha esperienze nell’ambito educativo affrontato.

Questa domanda è collegata all’ultima:

Quali sono le competenze dello staff e le esperienze della scuola che possono valorizzare il progetto?

Per partecipare ad un progetto non è necessario aver avuto esperienze in ambito europeo: in questo caso, si è considerati “newcomer”.

Le scuole che partecipano al progetto hanno peculiarità che possono dare valore al progetto rispetto al tema e all’argomento affrontato.

Un esempio di descrizione è riportato in figura 2.

ATTENZIONE! Per questa prima parte, relativa alla presentazione dei partner, ricordate che i caratteri disponibili sono 3.000 al massimo.

Project description

In questa sezione, occorre definire quali sono i problemi comuni del partenariato, quindi l’analisi deve essere supportata da dati statistici per poter essere realistica e concreta.

I documenti utili per poter effettuare questa analisi nelle nostre scuole sono i dati OCSE-PISA, i dati statistici di Eurobarometro e i dati che si possono trovare su Eurydice e su Cedefop.

Dopodiché, analizzate i dati riportati a livello europeo nelle statistiche che riguardano l’argomento in questione e fate riferimento alle normative cardine dell’Europa (Libri Bianchi, Libri Verdi, Raccomandazioni ecc.). Abbiate una visione olistica dell’argomento. E ricordate che i problemi sono comuni al partenariato.

I problemi, poi, si trasformano in obiettivi. Analizzeremo prima l’obiettivo generale di miglioramento, che vada a risolvere il problema, e poi quelli specifici (2 o 3 sono più che sufficienti), dando una spiegazione della connessione degli obiettivi declinati alle priorità indicate nella proposta.

Nello specifico dei singoli box:

  • Please describe the motivation for your project...: Motivazioni del progetto, inserire qui l’albero dei problemi. Occorre fare un’analisi accurata dei problemi che si intende risolvere, collegandosi anche ad un più ampio spettro europeo.
  • What are the objectives you would like to achieve...: Ad ogni problema va collegato un obiettivo che sarà poi declinato in attività, nel box n. 3, che devono giustificare la scelta delle priorità. Ad ogni attività si agganciano i risultati, tangibili e non. Non dimentichiamo l’obiettivo generale.
  • How are the planned activities...: In questo box spiegare come le attività pianificate aiuteranno a raggiungere gli obiettivi. Esempio: Obiettivo 1, Attività 1.1, Attività 1.2; Obiettivo 2, Attività 2.1 ecc.

Learning, Teaching, Activities – Timetable

Una volta definiti gli obiettivi, per ciascuno di essi decliniamo le attività da realizzare per poterli raggiungere:

  • attività di mobilità e scambio di studenti (a breve o a lunga durata);
  • attività di formazione;
  • attività di insegnamento a lungo durata.

A queste attività dobbiamo aggiungere quelle preparatorie alle mobilità, che saranno supportate da eTwinning e che saranno svolte all’interno di ogni Paese.

Per le LTTA (ossia per le attività internazionali previste nel progetto), ci sarà un’apposita sezione nella quale occorrerà prestare attenzione ai particolari.

Queste attività, denominate C, saranno catturate direttamente nella Timetable, alla quale andranno aggiunti tutti gli altri Project Events, che avranno la codifica P e che riguarderanno tutte le attività da svolgere nei Paesi di appartenenza o altre attività specifiche (valutazione, disseminazione).

Ad ogni attività è necessario abbinare i risultati tangibili (poster, e-book, app, sito, blog ecc.) e non tangibili (miglioramenti delle performance, aumento delle competenze ecc.).

La descrizione delle LTTA è un percorso a più livelli, nel quale sono richieste diverse informazioni.

La prima parte è destinata a dimostrare come si intende gestire la parte organizzativa/gestionale: il valutatore ha necessità di sapere come saranno gestite le mobilità.

Per ogni attività di apprendimento e di formazione occorre predisporre una presentazione accurata, nella quale si delineano i profili dei partecipanti, i criteri di selezione adottati, le attività preparatorie previste per la realizzazione dell’attività.

Un consiglio: per la specifica delle attività servitevi della metodologia delle 5 W + How – Who, What, Why, When, Where [Nella mia declinazione sostituisco Why con Whom, dato che l’obiettivo è già presente nella nostra struttura, nda] – utilissima per seguire uno schema, nel quale andranno inserite tutte le caratteristiche della mobilità.

Management

Per ogni attività è importante definire il target coinvolto, specificando bene le caratteristiche e i criteri di selezione dei partecipanti al progetto e alle mobilità.

Occorre delineare tutti i beneficiari del progetto, perché alla mobilità parteciperà sicuramente un numero congruo di persone, ma il valore aggiunto del progetto avrà sicuramente un effetto più ampio nelle scuole del partenariato.

Inoltre, affinché il partenariato possa essere equilibrato e ben strutturato, in base alle esperienze dichiarate dai partner, è indispensabile definire i ruoli e le responsabilità all’interno del progetto, e quindi attribuire chiaramente i compiti di ciascuno per la realizzazione delle attività.

Il coordinatore avrà la supervisione dei processi di comunicazione, monitoraggio e valutazione, disseminazione e controllerà che tutte le fasi del progetto vengano effettuate.

Ciascun partner avrà la responsabilità di organizzare la mobilità prevista nel proprio Paese, avrà la responsabilità di curare la comunicazione interna, in accordo con la comunicazione a livello generale di partenariato.

Ogni partner curerà il monitoraggio e la disseminazione nel proprio Paese.

Se tra i partner ci sono delle esperienze forti, occorre attribuire a questi partner le relative responsabilità: ad esempio, un partner molto esperto nella costruzione dei siti, avrà la responsabilità di creare e gestire il sito di progetto.

Ogni partner curerà la gestione amministrativa-contabile del proprio progetto e la cura del Mobility Tool e dei rapporti con la propria Agenzia Nazionale.

Occorre anche descrivere bene come si intende organizzare e supportare le mobilità, sia dal punto di vista amministrativo-contabile, sia rispetto alla preparazione culturale e linguistica. Vale a dire:

  • predisporre le lettere di incarico;
  • attuare tutte le procedure per l’organizzazione della mobilità;
  • verificare che tutte le azioni sulla sicurezza siano state esperite;
  • verificare che la tutela della privacy sia attuata;
  • fornire tutte le informazioni sul Paese ospitante;
  • indicare cosa fare in caso di necessità ecc.

Il follow-up

Riprendendo gli obiettivi, spiegate bene come intendete valutare se questi sono stati raggiunti o meno.

Un consiglio: indicate un piano di valutazione costruito con le 5W + How. Quindi:

  • Chi sarà responsabile della valutazione;
  • Quando si valuterà (ex ante, in itinere, ex post);
  • Cosa si valuterà (i risultati raggiunti, ad esempio);
  • Come si valuterà (gli strumenti di valutazione che userete);
  • Quale sarà il target da valutare (a seconda degli obiettivi).

Predisponete un cruscotto di indicatori per misurare:

  • l’impatto, ossia il raggiungimento degli obiettivi;
  • i risultati, ossia se i risultati attesi sono stati raggiunti (tangibili e non);
  • la soddisfazione dell’utenza.

Ricordate che, se misurate, dovete indicare anche le soglie e il target, per esempio: «Almeno l’80% degli studenti raggiunge la sufficienza in matematica» (se il punto di partenza era che solo il 50% degli studenti aveva la sufficienza in matematica e se il nostro obiettivo era quello di aumentare il numero degli studenti con la sufficienza in matematica).

L’impatto è interno alla scuola, interno al Partenariato, ma si verifica anche a livello locale e a livello più ampio.

La disseminazione è un processo ben descritto nell’Annex II della Guida, che si consiglia di leggere molto attentamente.

Qualche consiglio:

  • la disseminazione è un processo che dura per tutto il periodo di progetto;
  • è un piano che va descritto con le 5W + How;
  • si deve tenere conto delle azioni che si intendono implementare (formare, informare, rendere consapevoli).

Non siate sintetici in questa parte, è quella che dimostra come il progetto andrà a modificare in meglio la scuola, la partnership, il contesto locale.

Il budget

Grazie ad un sistema di incrocio dei dati che si inseriscono nel portale, il budget sarà costruito automaticamente.

Fate attenzione alle distanze chilometriche e utilizzate il supporto del distance calculator, consigliato dall’Agenzia nazionale Erasmus+, così le informazioni saranno precise.

Il sommario

Il sommario è la parte che legge il valutatore prima di approfondire l’analisi del progetto: seguite bene la traccia proposta e cercate di essere chiari e concisi.

Negli Annex allegate solo la Dichiarazione d’Onore e spuntate tutte le voci della Check list.

Valutazione del progetto

Prima di scrivere il progetto, leggete bene la Guida per Esperti Valutatori, che delinea tutte le caratteristiche necessarie perché il progetto possa essere ben valutato ed essere, quindi, finanziato.

Per la valutazione dei progetti KA229 è destinata una percentuale pari al 70% dell’intero budget: il restante 30% è destinato ai KA201 (buone prassi e innovazione).

Da quando è stata introdotta questa azione, si sono verificati questi risultati, al termine delle valutazioni:

  • Candidature ricevute: 245 coordinatori italiani
  • Proposte approvate: 165
  • Progetti in lista di riserva: 8
  • Proposte approvate come partner: 836 scuole partner italiane

La percentuale di successo è stata del 67,35%.

Per scrivere un buon progetto ci vuole tempo, una idea innovativa da proporre, ma soprattutto tanta voglia di lavorare insieme per il bene dei nostri studenti che, se sono già grandi, potrebbero essere coinvolti nelle attività di progettazione... perché no?

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