Il nuovo Bando Erasmus+ per il 2020 è stato pubblicato in data 5 novembre 2019, con due documenti fondamentali, entrambi reperibili sul sito dedicato:
- l’invito a presentare proposte 2020 — EAC/A02/2019 Programma Erasmus+ (2019/C 373/06);
- la Guida al programma.
Nell’invito sono indicate le date per la presentazione delle domande, che per le scuole sono:
- 5 febbraio 2020 per la presentazione dei progetti di formazione KA1;
- 24 marzo 2020 per la presentazione dei partenariati di sole scuole e misti KA2 (229 e 201 buone prassi/innovazione).
Gli obiettivi generali
La Guida è strutturata in tre parti (A-B-C) e contiene tutte le informazioni utili per presentare una domanda di sovvenzione.
La Parte A riguarda le informazioni generali e definisce, in particolare, gli obiettivi generali del Programma. Questa sezione va letta molto attentamente, perché contiene suggerimenti importanti per la scrittura di un buon progetto, ed è anche necessaria perché gli obiettivi del nostro progetto devono essere rilevanti, ossia coerenti a quelli del Programma.
Le azioni
Le azioni che sono indicate per raggiungere gli obiettivi, per la scuola, sono sostanzialmente 3, anche se gli Istituti possono partecipare anche alle azioni più complesse.
Ci limitiamo a suggerire alle scuole, soprattutto a quelle che si approcciano per la prima volta, le seguenti Azioni Chiave:
- KA1 scuola: Formazione del personale della scuola (docenti e ATA)
- KA1 VET: Formazione del personale della scuola (docenti e ATA) e Formazione all’estero degli studenti
- KA229 scuole: Progetti di scambio di sole scuole
- KA201 BEST PRACTICES scuole e VET: Progetti di scambio di buone prassi
- KA201 INNOVATION scuole e VET: Progetti di innovazione
Chi può partecipare
Tutte le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie, possono partecipare al Programma.
Possono partecipare, per i progetti KA201 di scambio di buone prassi e dell’innovazione, anche altre tipologie di Organizzazioni rispetto alle scuole, ossia Aziende, Università, Associazioni, Enti ecc.
Obiettivi specifici delle azioni
Gli obiettivi specifici perseguiti dal Programma Erasmus+ nel settore dell’istruzione e della formazione sono i seguenti:
- migliorare il livello di competenze e capacità chiave, con particolare attenzione per la loro rilevanza per il mercato del lavoro e il loro contributo a una società coesa, in particolare attraverso maggiori opportunità per la mobilità destinata all’apprendimento e una cooperazione rafforzata tra il mondo dell’istruzione e della formazione e il mondo del lavoro;
- promuovere miglioramenti della qualità, l’eccellenza dell’innovazione e l’internazionalizzazione a livello di istituti di istruzione e formazione, in particolare attraverso una cooperazione transnazionale rafforzata tra fornitori di istruzione e formazione e altri soggetti interessati;
- promuovere la nascita, avviando al contempo attività di sensibilizzazione al riguardo, di un’area di apprendimento permanente europea concepita per integrare le riforme politiche a livello nazionale e sostenere la modernizzazione dei sistemi di istruzione e formazione;
- favorire la dimensione internazionale dell’istruzione e della formazione, in particolare attraverso la cooperazione tra gli istituti dei paesi aderenti al Programma e dei paesi partner nel settore dell’IFP e dell’istruzione superiore, aumentando l’attrattiva degli istituti d’istruzione superiore europei e sostenendo le azioni esterne dell’Unione, inclusi i suoi obiettivi di sviluppo, mediante la promozione della mobilità e della cooperazione tra istituti d’istruzione superiore del Programma e di paesi partner, anche grazie al potenziamento mirato della capacità nei paesi partner;
- migliorare l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue e promuovere l’ampia diversità linguistica dell’UE e la consapevolezza interculturale.
Gli obiettivi specifici sono estremamente importanti, perché devono essere allineati a quelli del progetto che si intende presentare.
Connessione al progetto KA1
Per scrivere un buon progetto KA1, occorre riferirsi alla pag. 30 della Guida, dove si possono trovare tutti gli elementi per costruire un impatto attendibile, attraverso risultati specifici (questa parte è utile per definire i risultati di un progetto di mobilità) e ricadute all’interno delle organizzazioni. Subito dopo, ma non in ordine di importanza e di definizione, si possono incontrare gli obiettivi, che devono essere definiti all’inizio della proposta e prima dei risultati.
La Guida riporta delle schede esplicative per ogni tipologia di mobilità.
Soffermiamoci sulla scheda relativa alle mobilità per la scuola.
Particolare attenzione va dedicata a questa parte che sottolinea l’importanza dell’inclusione e dell’equità.
Per trovare i corsi, i partner che possono ospitare per le attività di insegnamento e per il job shadowing, esistono piattaforme specifiche che indirizzano la scelta e che facilitano i contatti:
La scheda che fornisce tutte le indicazioni del caso, oltre ai criteri di valutazione a cui sarà sottoposta la candidatura, è molto dettagliata. Ci sono schede per tutti i tipi di mobilità, dedicate anche a diversi settori di istruzione e di formazione.
Per i progetti KA1 è prevista la presentazione da parte dell’Istituto: non è dunque possibile presentare la domanda individuale (è necessario un Piano di Sviluppo Europeo della scuola, e quindi di un’analisi dei bisogni accurata e realistica, collegata agli obiettivi evidenziati).
È anche prevista la presentazione da parte di un Consorzio di scuole, anche senza l’egida dell’USR di riferimento: difatti, una scuola può coordinare un Consorzio di scuole.
Il budget previsto copre:
- i costi del volo, a seconda della distanza chilometrica;
- i costi del soggiorno, a seconda del costo della vita del Paese ospitante;
- i costi del corso per un massimo di 70 euro al giorno;
- una quota per ogni partecipante (che sotto le 100 mobilità è di 350 euro pro-capite) che costituisce il supporto organizzativo, utile per affrontare i costi di gestione del progetto.
La parte della Guida che riguarda l’Azione KA1 Scuola è da pag. 64 fino a pag. 70.
Connessione ai Partenariati
Da pag. 103 a 107, la Guida illustra le priorità orizzontali e verticali che devono essere considerate all’interno del formulario (vedi tabella).
Almeno una di queste priorità deve far parte di un progetto di partenariato.
La scelta delle priorità deve essere giustificata nel formulario.
Le attività previste in un partenariato sono le seguenti, e si possono realizzare attraverso gli scambi degli studenti, eventi di formazione congiunta, mobilità combinata degli studenti, mobilità a lungo termine degli studenti:
- attività che rafforzino la cooperazione e il networking tra le organizzazioni;
- sperimentazione e/o attuazione di pratiche innovative nel settore dell’istruzione, della formazione e della gioventù;
- attività che facilitino il riconoscimento e la convalida delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite attraverso l’apprendimento formale, non formale e informale;
- attività di cooperazione tra gli enti regionali per promuovere lo sviluppo di sistemi di istruzione, formazione e gioventù e la loro integrazione nelle azioni di sviluppo locale e regionale;
- attività a sostegno dei discenti con disabilità/esigenze speciali per completare cicli educativi e facilitare la transizione al mercato del lavoro;
- attività che mirino a preparare e valorizzare in modo migliore i professionisti dell’istruzione e della formazione affinché possano meglio far fronte alle sfide della parità di trattamento, diversità e inclusione nell’ambiente di apprendimento;
- attività che promuovano l’integrazione dei rifugiati, dei richiedenti asilo e dei migranti appena arrivati, e che sviluppano la consapevolezza della crisi dei rifugiati in Europa;
- iniziative transnazionali che favoriscano lo spirito imprenditoriale e le abilità imprenditoriali, per incoraggiare la cittadinanza attiva e l’imprenditorialità.
Scambi tra scuole
Per gli scambi tra scuole sono sufficienti minimo 2 scuole di almeno due Paesi diversi, fino a un massimo di 6 scuole partecipanti.
I partenariati scolastici possono attuare diverse attività rivolte al personale e agli alunni:
- Scambi di breve durata di gruppi di alunni (da 3 giorni a 2 mesi): alunni di diversi paesi possono collaborare ad attività connesse agli obiettivi del partenariato. Le attività di scambio a breve termine sono concepite per offrire esperienze internazionali di apprendimento agli alunni, sviluppare la loro comprensione della diversità delle culture e delle lingue europee e aiutarli ad acquisire le competenze sociali, civiche e interculturali necessarie al loro sviluppo personale.
- Mobilità a lungo termine degli alunni (da 2 a 12 mesi): alunni di età minima di 14 anni possono trascorrere un periodo di tempo presso una scuola ospitante e in una famiglia ospitante all’estero. È previsto che le scuole di invio e ospitanti dovrebbero assicurare risultati di apprendimento di alta qualità, offrire un riconoscimento adeguato agli alunni coinvolti e sostenerli costantemente durante il loro periodo di mobilità.
- Eventi di formazione congiunta di breve durata per il personale (da 3 giorni a 2 mesi): il personale docente e non docente può collaborare allo scambio di esperienze e know-how, oppure ricevere formazione congiunta.
- Attività di insegnamento o formazione a lungo termine (da 2 a 12 mesi): attraverso un distacco più lungo in un istituto scolastico partner, questa attività consente al personale di sviluppare le loro conoscenze e comprensione dei sistemi di istruzione e formazione di altri paesi e lo aiuta a condividere e acquisire competenze, metodi e pratiche professionali.
Le attività, per questi progetti KA229 devono essere centrate sulla mobilità degli studenti, che diventano il focus del progetto. Per i partenariati di scambio di buone prassi e dell’innovazione, KA201, le mobilità possono anche non essere inserite, se non motivate come valore aggiunto per il progetto. Per questi ultimi, il partenariato deve essere formato da almeno 3 Enti di 3 Paesi diversi, con un massimo di 10 partner.
Informazioni per i richiedenti
La parte C contiene informazioni per i richiedenti. È fondamentale, prima di avviare la redazione di un progetto Erasmus+, seguire questi passaggi per la registrazione oppure per la ricerca dell’Organisation ID (OID), se l’organizzazione è già in possesso di un PIC number:
- Creare un account EU Login (tranne se la persona che rappresenta l’organizzazione/il gruppo possiede già un account). I nuovi account EU Login possono essere creati qui;
- Accedere al Sistema di registrazione delle organizzazioni per Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà qui ed effettuare la registrazione per conto dell’organizzazione/del gruppo.
La registrazione deve essere effettuata una sola volta. Al termine, l’organizzazione/il gruppo riceverà un ID organizzazione.
Le organizzazioni che possiedono un PIC e in precedenza hanno richiesto un finanziamento nell’ambito dei programmi Erasmus+ e del Corpo europeo di solidarietà tramite le agenzie nazionali riceveranno automaticamente un ID organizzazione. L’organizzazione può controllare il proprio ID organizzazione o modificare alcune delle informazioni ad esso collegate attraverso il sistema di registrazione delle organizzazioni per Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà.
Analogamente al PIC, l’inserimento dell’ID organizzazione nel modulo comporterà il caricamento di tutte le informazioni fornite dall’organizzazione/dal gruppo in fase di registrazione e le visualizzerà nel modulo.
Dopodiché è possibile accedere ai moduli per la redazione del progetto. Si segnala in proposito un articolo pubblicato dall’Agenzia Nazionale.
Come scrivere un buon progetto
Ecco un flusso virtuoso che porta alla costruzione di un progetto armonico, in cui i bisogni sono reali, i problemi sono esistenti e si crea il progetto per risolverli (aiutiamoci con dati statistici e con strumenti come il RAV e gli atti della scuola).
Da questa analisi discendono obiettivo generale e obiettivi specifici (non tantissimi, massimo 3 obiettivi specifici), che vanno declinati nelle attività che intendiamo realizzare.
Le attività devono essere esplicitate secondo la Regola delle 5W + How – Who, What, When, Where, Why, How (Chi, Cosa, Quando, Dove, Perché, Chi, Come) – evidenziando risultati e metodi, strumenti di valutazione e di disseminazione.
Non sottovalutiamo l’impatto, cioè il valore aggiunto del progetto, che deve essere previsto sui partecipanti, sulle organizzazioni e anche a livello più ampio (locale, regionale, nazionale, europeo).
Tutto il lavoro deve essere condotto da un team di progetto, coordinato dal Dirigente scolastico, che è la persona che definisce le linee politiche e di indirizzo della scuola e che, assieme al DSGA e al suo staff, ha la visione di tutto il sistema.
In questo modo il progetto diventa davvero condiviso e pensato per il bene della scuola e degli studenti: si percepisce l’armonia delle azioni e la volontà di un miglioramento dei processi.
Il progetto non è la compilazione di un formulario, è la creazione di un quadro sul quale si abbinano colori e forme.