Sinergie di Scuola

La necessità di integrare l’offerta formativa della scuola con il mondo del lavoro è stata riconosciuta e inserita nella Buona Scuola (Legge 107/2015) con l’alternanza scuola-lavoro e già da due anni ha prodotto i suoi frutti.

L’alternanza fornisce ai giovani, oltre alle conoscenze di base, quelle competenze necessarie a inserirsi nel mercato del lavoro, alternando le ore di studio a ore di formazione in aula e ore trascorse all’interno delle aziende, per garantire loro esperienze “sul campo” in grado di superare la frattura tra mondo del lavoro e mondo dell’istruzione.

L’alternanza integra i sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro con la collaborazione produttiva tra i diversi ambiti, con la finalità di creare un luogo all’apprendimento in cui i ragazzi siano in grado di imparare concretamente gli strumenti del “mestiere” in modo responsabile e autonomo.

Nella scuola italiana gli ultimi due anni scolastici sono stati una fucina progettuale per l’alternanza scuola-lavoro, un segmento formativo che ha impegnato gran parte del personale docente e ATA a organizzare percorsi a scuola e in azienda in grado di coinvolgere gli alunni e le famiglie in esperienze di qualità importanti per la vita scolastica e lavorativa.

Come si vedrà, l’architettura che sorregge il progetto di alternanza scuola-lavoro di una scuola è piuttosto complicata per le numerose attività da gestire e per le tante unità di personale coinvolte.

L’attività delle due figure monocratiche della Scuola, Dirigente scolastico e Direttore SGA, è inoltre determinante per la buona riuscita del progetto.

La fase di inizio anno è delicata ma molto importante per semplificare tutte le varie operazioni da portare a termine, soprattutto per quanto riguarda l’individuazione di tutte le figure necessarie che dovranno essere dotate di incarichi corretti e retribuiti da parte del Dirigente scolastico.

Fare tesoro delle buone esperienze vissute nei rapporti aziendali, interrompendo invece quelli negativi, è senz’altro un altro tassello per agire correttamente. Trovare, verificare altre possibilità, allargare gli orizzonti in Italia e fuori è fondamentale per consentire agli alunni di fare esperienze qualificate; un altro bel modo di interpretare una norma che fornisce importanti prospettive a questa esperienza didattico-formativa.

La relazione del Dirigente scolastico

Seguendo la procedura descritta nella norma e riportata nella Guida Operativa elaborata dal MIUR e pubblicata nell’ottobre 2015, al termine dell’anno scolastico precedente il Dirigente scolastico deve aver stilato una relazione sull’andamento del progetto di alternanza scuola-lavoro con valutazione ed esiti del monitoraggio fatto sulle aziende che hanno accolto i ragazzi in stage; il tutto naturalmente dopo aver esaminato tutte le schede di valutazione dei percorsi e delle aziende compilate dalle stesse e dagli alunni.

La relazione del Dirigente scolastico è determinante per ripartire nel nuovo anno scolastico, considerando che nella Scuola il turn-over è elevatissimo e molto spesso chi si è occupato del progetto l’anno precedente non sarà colui che lo porterà avanti nell’anno in corso sia a livello dirigenziale, sia di docenza e amministrativo.

Le nomine dei soggetti coinvolti nel progetto

Pertanto, in avvio del nuovo anno scolastico il Dirigente scolastico in servizio procederà alle nomine del personale coinvolto nel progetto per ripartire con le nuove attività. Per un progetto così complesso, che impegna per un biennio tutti gli alunni dalla classe terza alla quinta, è necessario – specialmente per le scuole più grandi e numerose – dotarsi di una piattaforma che sostenga tutto il processo sia sul piano progettuale di individuazione e collaborazione con le aziende che per tutte le procedure documentali.

I soggetti coinvolti e necessari al corretto svolgimento del progetto sono i seguenti con le relative azioni di coinvolgimento:

  1. Comitato Tecnico Scientifico composto da rappresentanti del Mondo del Lavoro, delle Parti Sociali, della Scuola e dell’Università. Partecipa all’idea progettuale portando le esigenze del mondo del lavoro soprattutto con la programmazione delle attività di orientamento e il coinvolgimento in risorse umane e strumentali nei collocamenti degli alunni.
    Il Dirigente scolastico verifica la composizione del Comitato, analizza in base anche alle esigenze dei componenti le eventuali modifiche e procede alla convocazione non appena conclusa l’organizzazione interna di supporto al progetto (fine settembre primi di ottobre). Con i fondi a disposizione dell’alternanza scuola-lavoro è possibile prevedere il pagamento di un gettone di presenza o il rimborso spese ai componenti il Comitato.
  2. Responsabile di progetto.Il Docente interno responsabile di progetto è una figura fondamentale nell’Alternanza Scuola Lavoro, in quanto svolge tantissime azioni senza le quali il progetto non si attuerebbe. Il Responsabile di progetto:
    • individua il fabbisogno formativo;
    • partecipa e sviluppa l’idea progettuale, progetta gli strumenti di valutazione, gestisce le varie fasi del progetto ed i rapporti con i tutor aziendali;
    • cura il monitoraggio delle diverse esperienze e delle diverse fasi dell’alternanza, coinvolge e motiva tutti i partner del progetto, gli studenti ed i genitori;
    • diffonde il progetto ed i risultati, promuove l’attività di orientamento.
    Pertanto il Dirigente scolastico, se ha la fortuna di avere ancora in servizio il docente che ha svolto tale funzione nell’anno precedente con buoni risultati, procederà alla conferma dell’incarico e all’assegnazione dei compiti. Tale incarico è retribuito con i fondi concessi alla scuola e previsti dalla Legge 107/2015.
    Se il Dirigente scolastico opta per affidare tale incarico ad una Funzione Strumentale, i fondi sono previsti ad hoc per il Miglioramento dell’Offerta Formativa per tale attività e competenza.
  3. Tutor interni.Tali figure rappresentano le gambe del progetto. Sono determinanti per la relativa attuazione. I Tutor interni:
    1. partecipano all’idea progettuale e seguono il raccordo esperienza d’aula con quella d’azienda;
    2. si rapportano costantemente con il tutor esterno e l’azienda ospitante;
    3. individuano e cercano il collegamento alunni ed aziende e controllano tutta la documentazione in uscita ed entrata necessaria all’iter dell’alunno in alternanza scuola-lavoro;
    4. controllano le presenze degli alunni ed effettuano il monitoraggio dell’esperienza;
    5. valutano l’attuazione del percorso formativo elaborando un report sull’andamento dell’attività formativa e le competenze acquisite;
    6. valutano gli studenti;
    7. diffondono gli strumenti e le buone pratiche.
    Il Dirigente scolastico, dopo aver constatato il proprio organico docenti dell’anno, la permanenza ancora di figure che nell’anno precedente hanno ricoperto l’incarico in modo positivo, le richieste degli altri docenti e il Curriculum Vitae presentato, procederà a nominare i tutor di classe o di gruppo relativamente al Progetto di alternanza scuola-lavoro della scuola.
    I fondi per il pagamento di tali figure è a carico dei fondi MOF, nella fattispecie FIS, e in quelli specifici dell’Alternanza Scuola Lavoro messi a disposizione dalla Legge 107/2015.
  4. Commissione alternanza scuola-lavoro. Il Dirigente scolastico, in accordo con il Collegio dei Docenti, può inoltre individuare una commissione composta da docenti competenti ed esperti di supporto al Progetto di alternanza scuola-lavoro.
    In seno alla Commissione possono inoltre essere inserite unità di personale ATA come il Direttore SGA, gli Assistenti Amministrativi e Tecnici che collaborano con i docenti per gli aspetti tecnici, gestionali e amministrativi.
    La Commissione lavorerà in stretto raccordo con il Responsabile di Progetto (e/o Funzione Strumentale), i tutor interni, il Dirigente scolastico e il Direttore SGA per tutti gli aspetti documentali richiesti dal progetto. Tutti i membri della Commissione saranno destinatari di incarico da parte del Dirigente scolastico che dovrà indicare le competenze e le attività previsti per i componenti, i tempi ed i compensi assegnati.
    I compensi per i componenti la Commissione sono a carico dei fondi assegnati alla scuola dalla Legge 107/2015 oppure possono essere individuati anche all’interno del Fondo di Istituto.
  5. Direttore SGA, Assistenti Tecnici ed Amministrativi, Collaboratori Scolastici.Il personale ATA collabora al progetto ognuno per le proprie specificità e competenze.
    • Direttore SGA: coordinamento di tutta la parte amministrativo-contabile con particolare riguardo alla gestione dell’attività negoziale per acquisti e contratti; rapporti con le aziende; rendicontazione del progetto e raccordo tra tutte le componenti ATA coinvolte.
    • Assistenti Amministrativi: collaborazione con il Direttore SGA; rapporti con docenti, alunni e famiglie per tutte le operazioni del progetto.
    • Assistenti Tecnici: supporto ai docenti ed alunni nella fase delle lezioni e attività laboratori ali; supporto ai docenti ed agli assistenti amministrativi nella gestione della piattaforma dedicata.
    • Collaboratori Scolastici: accoglienza, sorveglianza e pulizia dei locali. Queste unità di personale sono costantemente impegnate nel supporto al progetto in funzione di sorveglianza dei locali e degli alunni, accoglienza del personale interno ed esterno che collabora a tale attività, pulizia di aule e laboratori utilizzati dai docenti ed alunni durante le attività di progetto.

    Tutte queste unità di personale devono essere destinatarie di incarico da parte del Dirigente scolastico che espliciti compiti, tempi e compensi all’interno del progetto di alternanza scuola-lavoro. I fondi per i relativi compensai sono messi a disposizione dalla Legge 107/2015.

I Consigli di classe

Individuate tutte le figure coinvolte, analizzata la situazione del progetto nell’anno precedente e verificata la disponibilità finanziaria, il Dirigente scolastico procederà insieme ai Consigli di Classe alla progettazione per l’anno in corso.

I Consigli di classe definiscono il percorso e l’articolazione del progetto in tutti i suoi ambiti, attivano percorsi di co-progettazione scuola-azienda del progetto formativo in alternanza. In particolare, sono coinvolti nell’approfondimento del profilo degli allievi, mettendone in rilievo non solo i bisogni specifici, ma soprattutto le competenze da acquisire riferite agli obiettivi formativi del progetto; elaborano unità di apprendimento riferite all’intero gruppo classe e realizzabili con molteplici metodologie, in particolare:

  • definizione del percorso e della sua articolazione: sviluppo temporale, durata, sequenze;
  • co-progettazione Scuola/Imprese del percorso formativo in alternanza;
  • approfondimento del profilo degli allievi, anche in rapporto a bisogni specifici;
  • definizione delle competenze da acquisire tramite l’alternanza, riferite agli obiettivi formativi del curricolo e del progetto.

Monitoraggio e valutazione

Il monitoraggio e la valutazione dei percorsi ASL saranno articolati nei seguenti momenti:

  1. monitoraggio in ingresso tramite somministrazione agli alunni di un questionario ex ante;
  2. monitoraggio finale tramite somministrazione di un questionario ex-post agli alunni e aziende coinvolte.

L’accertamento finale delle competenze sarà effettuato dal consiglio di classe in sinergia con tutti i soggetti coinvolti: il tutor aziendale, il tutor scolastico, lo studente, i docenti coinvolti. Scopo della verifica sarà quello di accertare le reali competenze dello studente nella loro diretta applicabilità ai contesti lavorativi.

A tale scopo saranno definiti strumenti per la valutazione delle competenze quali: questionari a risposta multipla o a risposta aperta, produzione di video o presentazioni digitali, report degli studenti (anche in forma di articolo di giornale).

Le attività di laboratorio saranno anche utili per l’accertamento delle competenze maturate in ambiente di lavoro.

Il Consiglio di classe definirà un impianto che tenga conto sia dei processi di apprendimento che dei risultati affidandone la valutazione ai vari soggetti:

  • docenti delle materie coinvolte: valutano le competenze durante ed al termine dell’esperienza sia tenendo conto dei risultati delle prove di verifica disciplinari, che delle valutazioni espresse dai tutor aziendali;
  • tutor aziendale: valuta il processo di formazione e la performance dello studente tenendo conto delle competenze acquisite nell’area dei linguaggi, in quella di indirizzo, nell’uso delle tecnologie e delle competenze di cittadinanza afferenti l’attività di stage;
  • tutor scolastico: esprime una valutazione complessiva dell’esperienza sia in itinere, che al termine del percorso tenendo conto delle valutazioni espresse dai soggetti coinvolti nell’esperienza;
  • studente: esprime, in itinere e alla fine del percorso un giudizio sullo stage (coerenza rispetto alle aspettative, accoglienza, rapporti con i colleghi, preparazione scolastica, competenze ecc.);
  • consiglio di classe: certifica, attraverso l’attestato delle competenze, l’efficacia dell’attività formativa tenendo conto della crescita professionale e personale dello studente.

La certificazione delle competenze

Anche per la certificazione delle competenze, come per l’attività formativa e la sua valutazione, si ritiene necessario lavorare in sinergia con il mondo produttivo in quanto ciò permette di superare la separazione tra il momento della formazione e quello dell’applicazione.

Il consiglio di classe certifica, attraverso l’attestato delle competenze, l’efficacia dell’attività formativa tenendo conto della crescita professionale e personale dello studente.

L’attestato, strutturato dal Consiglio di classe, viene redatto dal docente tutor interno e dovrà contenere, oltre ai dati dell’alunno, la tipologia di attività, la durata dell’esperienza, l’elencazione delle conoscenze, abilità e competenze acquisite.

Per quanto attiene alle competenze informali e non formali spetterà al Consiglio di classe validare e valutare le esperienze acquisite dall’alunno anche al di fuori dei percorsi formali di istruzione, tenendo conto delle competenze e abilità acquisite che risulteranno spendibili anche in altri contesti non solo scolastici.

Il parere del Consiglio di Stato del 5 settembre

Di recente il Consiglio di Stato ha espresso il parere n. 1941 del 5/09/2017 sullo schema di decreto interministeriale relativo alla definizione della “Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro, concernente i diritti e i doveri degli studenti della scuola secondaria di secondo grado impegnati nei percorsi di formazione di cui all’articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53, come definiti dal decreto legislativo 15 aprile 2015, n. 77” e alla definizione delle “Modalità di applicazione delle disposizioni di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni, agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro ovvero impegnati in attività di stage, di tirocinio e di didattica in laboratorio, senza pregiudizio per la tutela della salute e della sicurezza degli stessi nei luoghi di lavoro e nei laboratori”. Questo è uno degli ultimi tasselli per il completamento della Legge 107/2015 sul tema dell’alternanza scuola-lavoro.

Il parere del CdS è positivo con osservazioni. Di seguito si riportano le più significative:

  • lo schema di decreto non prevede specifiche disposizioni concernenti le modalità di trasporto, e la ripartizione dei relativi oneri, degli studenti con disabilità che partecipano alle attività di alternanza scuola-lavoro;
  • lo schema di decreto non individua con sufficiente chiarezza l’oggetto delle valutazioni demandate alla “Commissioni territoriali per l’alternanza scuola-lavoro”. A tal proposito la proposta normativa prevede l’istituzione, presso ciascun Ufficio Scolastico Regionale, di un’apposita Commissione per l’alternanza scuola-lavoro con la competenza a decidere sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o dai soggetti aventi la potestà genitoriale «contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti scolastici». La Commissione, presieduta dal Dirigente preposto all’USR, è costituita da tre studenti, due docenti, da un Dirigente scolastico, da un rappresentante della regione di riferimento dell’USR e da un genitore.

Lo schema di decreto sarà ora inviato nella sua versione definitiva alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Passerà poi al Ministero della Giustizia per il visto del Guardasigilli e per il successivo inoltro alla Corte dei Conti per la registrazione. L’iter si concluderà con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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